Riconciliazione

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Driiiin.
Davide apre la porta.
«Mamma che ci fai qui?»
«Sono venuta a prenderti»
»Non ci credo...»
«Vieni a darmi un abbraccio»«Un, ok, non cosi forte, mi fai male»
«Scusa mamma»
Una risata riempì la stanza.
«Maria!!! Come sei cresciuta!»
«Si...»
«Vieni qua sorellina»
Mi era mancato tantissimo, avevo le lacrime agli occhi.
«Come stai amore?»
«Bene, lavoro con Daniele in una pizzeria»
«Lavori?»
«Si... sono bravo a fare pizze, un mostro!»
«Dov'è Daniele?»
«In bagno, si sta facendo la doccia»
«Vabbe, vieni a fare una passeggiata con noi?»
«Si, Va Bene»

Davide camminava affianco la mamma e io lo osservavo mentre parlavano; era più alto dall'ultima volta, la voce era più grossa ed era ingrassato, portava un paio di occhiali nuovi, non pensavo avesse problemi di vista e indossava nuovi vestiti... non se la cavava male.
«Lo volete il gelato?»
«Sì» rispondiamo all'unisono io e Davide.

Andando verso la gelateria incontriamo un gruppo di ragazzini non raccomandabili che smontavano qualcosa da un motorino e tra tutti, Davide si accorge che c è anche Paolo con loro.
«Paolo che fai?»
«Ti ho sempre detto che non sono cazzi che ti riguardano»
«C'è la mamma»
Butta un'occhiata prima alla mamma e poi a me. Si gira e continua a fare quello che stava facendo.
Anche lui era cresciuto, ma era diverso, aveva vestiti bucati e sporchi di polvere, un occhio tutto nero, mi faceva paura. Non aveva più occhi innocenti, adesso erano cattivi.
«Amore della mamma, che ti è successo?»
«Niente»
«Come stai?»
«Non ti interessa»
«Dai, PAolo, non fare cosi...»
«VATTENE!»
«Dai mamma, andiamo, non è un buon momento»
«Ciao Paolo, ti voglio bene» e con le lacrime agli occhi ce ne andiamo.
«Tu sai cosa gli è successo?»
«Stella lo fa stare tutto il giorno in giro per strada e ha stretto amicizia con gente che ruba e spaccia, non va più a scuola e fa il bullo con tutti anche a casa di stella ma lì c'è Tore, il fidanzato di Stella, che gli da qualche ceffone, forse quell'occhio nero gliel'ha fatto lui oppure qualcun'altro, è solito picchiarsi con gente a caso. Una volta l'ha fatto anche con me.»
Si blocca e mi guarda, stavo piangendo.
«A te non farà mai del male, ci sono io!» e mi abbraccia.
«Ho fame, andiamo a mangiare».

«Oi Nunzia!! E tu che ci fai qua?» un grosso abbraccio di Daniele copre mia madre minuta.
«Mi sono messa un paio di soldi da parte e ora voglio ricominciare da zero»
«Come vi trattavano là?»
«Mi sentivo in carcere...»
«Basta con i discorsi brutti, cuciniamo»

Il pranzo è finito con diverse barzellette, ridevamo a crepapelle. Se qualcuno ci avesse visto avrebbe pensato che eravamo una famiglia felice.

«Ho trovato una casa, che ne dite, volete venire a vivere con noi? Tu, Davide, potresti iniziare la scuola e tu Daniele potresti continuare a lavorare e ad aiutarmi a casa»
«Per me andrebbe bene» risponde Daniele.
«Anche per me!»
« E Paolo?» chiedo.
«Paolo non credo vorrà venire» risponde Davide. «Vieni qui sorellina, mi sei mancata tanto, guardiamoci i cartoni animati»
Ci siamo messi entrambi sul divano, la tv era grande, mi sentivo al cinema.
Neanche due secondi e mi sono addormentata con le testa appoggiata sulla spalla di Davide. Mi sentivo in paradiso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 24, 2017 ⏰

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