12.Incubi

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«Nwa, ci hai abbandonati.. te ne sei andata vigliaccamente.. VeRgOgNaTi..» sembra la voce di mia madre. Proviene dal molo.
«mammaa, mi sei mancata» corro in quella direzione per abbracciarla.
Non vedo nessuno. Non c'è anima viva.
Sono tornata nel mio Paradiso.
Continuo a urlare "mamma", ma la mia voce riecheggia nel porto stranamente vuoto. Sembra sia l'alba, ma aspetta! Come sono finita qui??
Finalmente scorgo dall'inizio del molo un'ombra, non capisco chi sia.
Rahassan.. non lui, Dio! Non lui!
È seguito da mia madre, lei ha lo sguardo basso, le lacrime, e lividi sul viso e sulle braccia. Ma cosa succede?..
«Mamma, cosa diavolo è successo?»
Senza guardarmi mi risponde con voce rotta «ho preso io il tuo posto, tuo marito ha preso me».
Piango forte. Non avrei mai voluto mia madre facesse la mia stessa fine.

«Svegliati, è solo un brutto sogno!» mi dice con voce preoccupata una bambina dagli occhi azzurri e i capelli ricci e scuri.
È mattino, io apro gli occhi di scatto, il sole mi rende difficile vedere, mi sento finalmente riposata dopo mesi che non succedeva più.
«scusami» rispondo alla bimba, con tono calmo «non volevo».
Ci presentiamo, lei si chiama Laura, ha 5 anni ed è qui da quando gli assistenti sociali l'hanno tirata fuori da una delle famiglie più disagiate del paese. Lei mi racconta cosa le è successo, ho subito grande compassione di quella povera creatura. La stringo forte in un abbraccio, lei ricambia dolcemente.

Oggi conosco le abitudini del collegio, poi ho modo di presentarmi meglio a Paolo, 17 anni, Daniele, 15 anni, Naomi, 17 anni e Rachel, 10 anni, miei compagni di stanza e da ora acerrimi nemici fino alla fine della giornata.
«come tutti avrai il desiderio di lasciare questo posto, e allora ti mostrerai più dolce e simpatica rispetto ai tuoi compagni, affinché ti scelgano. È un enorme negozio di esseri umani questo, e per essere acquistabile, devi mostrare il meglio di te, se necessario anche mentendo» mi intima Naomi, «buona continuazione, oggi è il giorno».
Preoccupata mi sistemo e inizio a cercare di sembrare più dolce possibile, sistemata e pulita.
Oggi indosserò un vestitino che avevo comprato durante il soggiorno a casa da Salvatore; è di colore rosso, ha un cinturino sotto il seno di colore bianco, lego i breads con un nastrino rosso, indosso delle ballerine, un giacchetto nero e scendo a conoscere le famiglie.

Passano giorni, il primo incontro è andato molto male, nessuno mi ha voluta perché ero "diversa". Però non perdo le speranze! È solo la prima volta, la prossima andrà meglio.

Sono passati tre mesi, dieci incontri con le famiglie, nessuno mi vuole. Perché? Forse non apprezzano il mio carattere, proverò ad essere più docile,forse la prossima andrà meglio.

Finalmente, una domenica ho l'incontro con una coppia di sposi che, dopo una figlia e troppi tentativi, vuole adottare un ragazzo, e in quel caso, in quell'unico caso forse, vuole proprio me!
Ho il colloquio.
Subito si presentano, sono cordiali. Si, ma davvero stavolta!
La donna interrompe le conversazioni dopo un paio d'ore insieme «vorresti essere nostra figlia?» ora mi chiede con fare calmo ma con felicità celata da quella signorilità che contraddistingue i signori.
«ma certo» sobbalzo dalla sedia!
Finalmente, gente! Finalmente ho trovato una famiglia disposta a crescermi come merito.
La signora Maria Grazia chiama subito la proprietaria del collegio per comunicare le intenzioni, ottenere i documenti e portarmi finalmente a casa!
Vengo mandata in camera, così salgo velocemente le scale per andare in camera, sistemare tutto e partire, di nuovo, verso una quarta destinazione.
Saluto Paolo e Naomi, gli ultimi rimasti e scappo via da quel postaccio.
Scappo come non meritassi di essere parcheggiata lì come in attesa di essere scelta, come un capo d'abbigliamento abbandonato dentro la vetrina di un negozio, che tutti guardano perché molto diverso dagli altri, ma nessuno compra per lo stesso motivo. Perché opposto ai gusti degli altri, che preferiscono altro.
Il bianco dal nero.
Il cotone dalla lana.
I quadretti dalle righe.

Ma chi siamo noi per dire che tutti preferirebbero lo stesso maglione. Quella mattina Nwa dovette ricredersi. Le era stata data un'altra opportunità, e lei non l'avrebbe di certo sprecata.
Imparò a non legare con nessuno, questo era il suo segreto ormai.

Saluto cordialmente la direttrice del collegio, tirando un sospiro di sollievo quando le porte di quel palazzo mi si chiusero alle spalle, e da lì fui libera di cominciare davvero una vita da sedicenne. Stavolta la vita mi sorrideva ed io ero pronta per sorridere di nuovo nonostante tutto e tutti.

Sempre dai finestrini di un'auto, osservavo e pensavo. Cosa mi succederà ancora?
Ad un tratto ripensai a Thomas!
Era tantissimo tempo che non lo vedevo, mi sembrava essere passata una vita. Cosa starà facendo adesso?
Calava già la sera, il tramonto non era mai stato così luminoso qui! O forse ero io a non essermi mai accorta della sua bellezza da dietro le finestre di quel maledetto palazzo.

Un'ora di viaggio verso Palermo mi parvero un batter d'occhio sopraffatta solo da pensieri positivi. Così fu tempo per me di sistemare nuovamente tutto in una nuova camera, cambiando ancora una volta rapporti, abitudini, stile di vita, "famiglia".
Scesi dall'auto mi trovai subito in un ambiente confortevole, un posto che forse conoscevo già. Nah, solo impressione mia, non è possibile.
E di nuovo tutto da capo.
Presentazioni, conoscenze, nuova casa, ma stavolta la famiglia era reale.. ed io chiamavo "sorella" una ragazza che per la legge era davvero mia sorella.
Questo cambiamento prospettò un inizio vero. La rinascita di Nwa. Quella in cui vissi per tanti anni fino a che il mio principe non venne col suo famoso "cavallo bianco" per portarmi verso la felicità.
Mamma Maria Grazia, papà Guglielmo, mia sorella Anna e Kilije, la nostra gattina, sono la mia nuova fantastica famiglia!
Ho smesso di fare incubi da quando ho cominciato a vivere come una vera adolescente dovrebbe fare. Senza preoccuparsi di dover lavorare, con la sola preoccupazione di dover andare a scuola per imparare e diventare un cittadino futuro di questo mondo, che ci vuole sempre più istruiti e svegli per non permettere a nessuno di calpestare la nostra dignità.

12° capitolo
Dopo anni, ecco un nuovo capitolo, chi ancora aspettava un aggiornamento??
Un saluto, TPA 🍒

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 27, 2020 ⏰

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