Capitolo 14: Rinunce

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POV'S LEO: Avrei una grande intenzione di entrare nel negozio, ma evito, piuttosto di curiosare all'interno, aspetto che escano, così da coglierle di sorpresa. Dopo tre quarti d'ora di attesa, Luna seguita dalla cugina esce e vedendomi iniziano ad essere sottopressione entrambe.

Leo: «Che fate qui?»
Luna: «È un indovina, dovresti provare a farti leggere le carte. è divertente»
Leo: «Siete scomparse nel nulla li dentro»
Victoria: «E tu perchè ci spiavi?»
Leo: «La situazione mi sembra confusa e visto che non parliamo molto, mi tocca che inseguirvi»
Luna: «Da quanto ci segui fin qui?»
Leo: «Quindi non è la prima volta che venite?»

La scarpa di Vicky finisce in modo maldestro su quella dell'altra, causandole dolore, per farla star zittire cosi che lei possa prendere parola.

Victoria: «È la prima volta che ci entriamo, era da un po' che avevamo trovato questo posto, ma sono fatti nostri, ed ora torniamo in hotel; vieni con noi?»
Leo: «Ok»

"Non so che altro dire, ma qualcosa nascondono di sicuro". Per cena vengono serviti gli spaghetti, il mio piatto preferito, con sugo di pesce e crostini. Durante la sera non esco quasi mai, preferisco stare davanti al computer per guardare Il trono di spade.

POV'S VICTORIA: «Ci stava per scoprire lo sai vero?» Rimprovero Luna. «Si lo so» risponde lei rammarica.

Non sono troppo dura con lei, infondo è la mia migliore amica, ma cerco comunque di farla ragionare in qualche modo. Sapendo che Leo le piace, non riesce a mentire molto e sputa tutta la verita su un piatto d'argento. "Se non ci fossi stata io gli avrebbe detto che Hope è sua nonna e che è ricercata su Pandora".

La sera usciamo insieme a Victor ed entrambi, sia lui che Lulù, sono nervosi e non mi vogliono dirmi il motivo. Al nostro rientro troviamo in camera mia Sasha farsi lo smalto. Mi faccio una doccia veloce con uno shampoo al miele e l'acqua gelata. Il tempo
scorre in fretta e gia si fa tardi. La doccia dura più del previsto e la mia compagna di stanza non mi rivolge minimamente la parola, neanche una buonanottte. Resto sveglia ancora un po' prendendomi cura della mia pelle. Faccio una maschera al viso all'avocado, per poi cambiarmi lo smalto da azzurro a nero e già si sono fatte le 2 di notte. Non riesco a prendere sonno col pensiero che domani torneremo a casa, la nostra vera casa.

Esco sul balcone per fumare una sigaretta e noto che Leo e Luna stanno parlando da un piano all'altro. Mi accovaccio a terra con la speranza che non mi abbiano sentito. Spengo la sigaretta appena accesa e la lascio nel posacenere.

POV'S LUNA: Dopo aver lasciato Victoria in camera sua con Sasha entro nel mia due porte dopo la sua, dove la mia compagna di stanza già è infilata nel letto e dorme beata. Io fatico a dormire, nella mia mente nasce un brutto incubo dove Leo mi vuole uccidere.

Rimango ferma, sdraiata nella stessa posizione a pensare a lui per poi uscire a prendere una boccata d'aria. La sua stanze è sopra quella di Victoria e riesco a vedere bene il suo balcone in alto a me. Lui è lì, seduto sul cornicione a guardare il panorama.

Vorrei non mi avesse visto, ma il suo sguardo freddo mi congela il cuore, per poi spezzarlo come un colpo di freccia al petto. Non mi rivolge la parola, così cerco di fare io il primo passo.

«Non dormi?»
«Domani partiamo e conoscerò altri membri della mia famiglia, la cosa mi agita un poco»
«Per quale motivo?»
«Ci saranno degli insulti verso ciò che ha fatto mio padre e per come sia morto»
«Non credo proprio»
«Vedi potresti ridurti così anche tu...»
«Non lo farò»

Si avvicina a me volando e questo mi innervosisce, non in senso cattivo, con i suoi occhi puntati verso i miei vorrei svenire all'istante. Appoggio le mani sul cornicione e faccio un respiro profondo aspettando che parli.

«Io sono preoccupato che tutti farete la stessa fine, dalle sigarette alle canne e dalle canne alla coca»
«No fidati, io e Victoria abbiamo provato altra roba, ma non ci è piaciuto molto, preferiamo l'alcool, almeno quello lo bevi?»

Scuote la testa e mi da le spalle, come se si fosse offeso o provasse vergogna nell' essere un adolescente senza alcuna esperienza in questo campo. Non lo biasimo, se Victoria ed io non fossimo amiche sarei nella sua stessa situazione.

«Prima di sapere che tu fumavi mi piacevi»

Cosa? Come? Davvero? Non è possibile

«Ora non ti piaccio più?»

Stupida ha parlato al passato, più chiaro di così ”

«La vita è la tua ma io non voglio averci a che fare con chi non si accorge di quanto male si stia facendo ai polmoni»
«E se smettessi?»
«Anche mio padre lo ripeteva spesso, mia madre ci ha creduto, ed io non farò il suo stesso errore»

Il discorso di suo padre è molto profondo; è un tasto della sua vita da non toccare, un tasto dolente che gli fa vedere tutto nero. Eppure è stato lui stesso a parlarne, io avrei preferito parlare dei suoi sentimenti, ma lui ha preferito chiarire la sua confusione. Vorrei sconfonderlo, fargli capire che posso essere migliore.

«Fidati di me, te lo dimostrerò»

Come risposta ricevo un' altro sguardo freddo. Si alza in volo tornando nella sua stanza dove c'è anche James. Victor mi ha raccontato della rissa che c'è stata. "Quei due se la meritavano una lezione"

~Spazio autrice~

Faccio capitoli corti così che riesca ad aggiornare almeno una volta ogni due settimane e mi dispiace perché vorrei fare di più.

I Dominatori Degli Elementi: Viaggio Sulla Terra (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora