Mi svegliai di soprassalto per un rumore che proveniva dalla mia destra.
Ci misi qualche secondo per capire che era la mia sveglia, allungai il braccio e la spensi.Quando aprii gli occhi venni infastidita da un raggio di sole che mi colpiva in pieno viso.
Ieri sera ero così stanca che mi sono addormentata senza chiudere la finestra.In seguito ad una serie di lamenti e sbadigli mi alzai dal letto, presi l'intimo e dei jeans con uno strappo alle ginocchia e mi diressi verso il bagno.
Dopo una doccia mi vestii velocemente, andai in camera e misi anche una maglietta e delle puma.
Scesi al piano di sotto e in cucina c'erano già i miei due fratelli e mia mamma."Amore stasera non ci sono, tornerò a casa tardi" annunciò quest'ultima.
"Va bene mamma" risposi.
"Ti ho preparato il caffè" continuò."Grazie, ci sono i biscotti? Ho fame" dissi
"No, ho finito adesso l'ultimo" disse Tom, addentanto i miei biscotti preferiti.
"Bastardo" risposi, sorseggiando la bevanda che reggevo tra le mani.
"Ci metti troppo tempo a prepararti, se fossi scesa prima adesso avresti lo stomaco pieno" ribatté Jake."Vi siete messi d'accordo per caso?
E perché sia chiaro, siete voi che vi svegliate troppo presto" dissi poggiando nel lavandino la tazza ormai vuota."Si va bene, ti aspettiamo in macchina, muoviti" disse Jake alzandosi dalla sedia.
Salii in camera e presi il cellulare e lo zaino.Mentre scendevo le scale sbloccai il telefono e trovai alcuni messaggi da parte di Aline, Brian e il mio vecchio amico Landon.
Mi è dispiaciuto partire e lasciarlo nella mia vecchia città, anche se mi ha promesso di venire qualche giorno in visita durante le vacanze natalizie.Non aspetto altro, è da poco più di due settimane che non lo vedo e mi manca già tantissimo, chissà come farò a trascorrere una vita senza di lui e Shana, dopo averci passato praticamente un intera esistenza insieme.
Salii in macchina e appena partimmo risposi ai messaggi ricevuti poco fa.
Uscii dalla macchina salutando i miei due fratelli con un abbraccio e mi diressi verso Aline che se ne stava seduta sul prato a chiaccherare con un ragazzo che non riconobbi trovandolo di spalle.
"Ciao Aline, madonna siamo al secondo giorno e già non resisto più" dissi prima di identificare il ragazzo che si girò sogghignando.
Kyle."Buongiorno Jess" disse la mia amica.
"Ciao Jessy, hai una scarpa slacciata sai?" Disse Kyle squadrandomi.Guardai verso il basso e notai che aveva ragione, mi inginocchiai per allacciarmela, poco prima di stringere il nodo una mano mi spinse in terra facendomi cadere e scatenare le risate di alcuni studenti.
"Ho potuto notare in più di un occasione che l'equilibrio non è un tuo punto forte" disse ridendo.
"Vaffanculo Kyle!" Dissi alzandomi con uno scatto e girandomi per avanzare verso l'entrata.
Era così irritante."Jessy, aspettami!" Sentii dire in lontananza da Aline.
Rallentai il passo e lei mi si affiancò.
"Scusalo, a volte è un po' insopportabile" mi disse col fiatone.
"Un po'?" Sbuffai ancora arrabbiata.
A lei scappò una risata che si interruppe col suonare della campanella.Le ore di lezione passarono in fretta, e così anche la settimana.
La passai tra le frecciatine irritanti di Kyle e le uscite con Aline.
Era venerdì e potevo gustarmi il suono della campanella che annunciava la fine della prima settimana scolastica.Mi diressi, com'era mio solito fare, alla macchina di Jake.
Attraversai il parcheggio mentre mi guardavo in torno per ricordare dov'era parcheggiata l'audi RS7 nera opaca tanto amata da mio fratello.
Sentii urlare in lontananza il mio nome.
Era una voce famigliare, ma non riuscii a collegarci un volto.
Mi voltai e vidi Brian corrermi incontro.In quella settimana ci avevo chiaccherato spesso e lo avevo trovato molto simpatico e carino.
"Brian" dissi sorridendo.
"Ti ho vista al suono della campanella ma sei praticamente corsa via, dovresti rallentare un po' il passo, sembra che ogni volta tu stia correndo una maratona." Disse ridendo."Ehiii, non insultare il mio modo di camminare! Sei tu che cammini a passo di lumaca" dissi difendendomi.
"Troveremo una via di mezzo. Comunque volevo chiederti una cosa" disse.
"Dimmi" risposi.
"Vorrei sapere se ti andrebbe di fare un giro in centro o in qualche locale con me, domani sera" disse abbassando per pochi secondi lo sguardo e accennando un sorriso.
"Certo che mi andrebbe" dissi sorridendogli."Allora fatti trovare sotto casa per le nove, più tardi mi scriverai l'indirizzo" e si avvicinò lasciandomi un bacio sulla guancia.
"Va bene, a domani allora" risposi incamminandomi.Mi avvicinai alla macchina e mio fratello non era ancora arrivato, però, in compenso ci trovai appoggiato Kyle che mi fissava aspirando la sigaretta che teneva tra le labbra.
Aveva un cipiglio in volto, sembrava quasi arrabbiato.
"Che ci fai qui?" Dissi ponendomici davanti.
"Non sono affari tuoi. Piuttosto, te la spassi con Brian?" Disse addrizzando la postura.
"Non sono affari tuoi" risposi, con lo stesso tono che aveva usato lui poco prima."Touche" rispose.
Con uno scatto veloce mi attirò e mi girò bloccandomi tra lui e la macchina.
"Ma sei matto? Lasciami stare" dissi cercando di spostarlo inutilmente.
Era alto quasi uno e novanta e io davanti a lui sembravo ancora più piccola."Non ti avvicinare a lui" mi impose.
"A-a chi?" Domandai arrossendo leggermente per la vicinanza.
Scossi la testa leggermente e mi ripresi."A Brian." Disse con fare ovvio.
"Perché dovrei?" Esclamai infastidita.
"Perché lo dico io." Disse alzando leggermente il tono di voce."Scansati, poi la Barbie ossigenata si incazza se ci vede." Dissi cercando ancora di spingerlo poggiando le mani sul suo petto.
"La Barbie ossigenata?" Rispose ridendo.
"Si, la tipa che hai difeso al nostro primo incontro." Dissi seria.
"Ah, Steffy" disse.
"Non significa nulla per me" continuò.
"Mi è indifferente" dichiarai.
"Non sembro così indifferente dal modo in cui arrossisci." Disse quasi in un sussurro.
"Mi fai venire caldo, ci sono trenta gradi e mi stai appiccicato. Capisco che sono irresistibile però cerca di trattenerti" dissi soddisfatta.
"Ah bene" disse.
Spinse il bacino contro il mio, e appoggiò le mani lungo i miei fianchi.
Dalle mie labbra fuoriuscì un mugolio di piacere che non riuscii a trattenere e diventai paonazza in viso.
"Capisco che sono irresistibile però cerca di trattenerti" mi sussurrò all'orecchio per poi allontanarsi e appoggiarsi vicino a me con un ghigno di vittoria.
Uno a zero per te, Bennett.SPAZIO AUTRICE
Buongiorno!
Chiedo scusa per il ritardo ma ho avuto mille impegni e non ho potuto aggiornare.
Mi sono ritrovata a scrivere questo capitolo all'una e mezza di notte quindi apprezzate lo sforzo.
Ho notato che dal primo capitolo siamo scesi di molto, mi piacerebbe aumentare nuovamente le visualizzazioni quindi consigliate la storia ai vostri amici!
Grazie dell'attenzione, alla prossima!💗
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farewell
RomanceJessy è una ragazza sedicenne, impulsiva e molto testarda. Ha superato molti drammi già in giovane età e ha attraversato un periodo cupo, nonostante tutto è sempre riuscita a superare ogni situazione, anche delle peggiori, le si parasse davanti e ad...