Capitolo 8 -Sei pronto?-

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*Lorenzo's pov*

Sono già pronto per uscire, ma sono indeciso su Palazzo vecchio. Non so se vedere sia museo che torre oggi oppure fare museo oggi e torre domani o viceversa. Visto che avevo fame scesi a fare colazione e ne approfittai per chiedere un consiglio a Stefano.
"Buongiorno" dissi andando verso di lui sorridendogli.
"Ciao Lore" disse ricambiandomi il sorriso.
"Il solito cappuccino?"
"Sì grazie" non so perché, ma mi sentivo meglio solamente a guardarlo, figurati quando sorrideva.
"Allora dove vai oggi?"
"Sono indeciso. Non so se visitare tutto Palazzo vecchio oggi oppure visitarne una parte oggi e una domani. Cosa mi consigli tu che abiti qui?"
"Contando anche il fatto che starai qui per due settimane, ti consiglio di vederne una parte oggi ed una domani"
"Da quale inizio? Palazzo o torre?" sembra che gli stia facendo un'interrogatorio, ma voglio solamente un consiglio.
"Palazzo" dice senza pensarci due volte.
"Come mai?"
"Ci sono più cose da visitare, a parer mio è più bello"
"Va bene capo, oggi andrò a visitare il Palazzo" dico sorridendo.
"Guardalo anche per me!" dice ridendo.
"Va bene, allora vado"
"Ci sei stasera?"
"Non lo so. Perché, volevi fare un'altra cena per conoscerci meglio?"
"Solo se vuoi" adesso cosa dico?
"Ehm...ti faccio sapere. Magari passo dentro oggi pomeriggio oppure direttamente stasera" non sapevo cosa dire.
"Ah, ok" c'era rimasto...male?
"A dopo" dico cercando di fargli capire che sarei passato. Sorrisi.
"A dopo"dice sorridendomi.
Esco dal bar/ristorante e mi dirigo verso Palazzo vecchio.
C'era rimasto male perché gli avevo detto che forse stasera non ci sarei stato o era solamente una mia impressione? Probabilmente la seconda era la risposta giusta, era solo una mia impressione. In ogni caso, anche se so che me ne pentirò, voglio rimediare.

*Stefano's pov *

Lorenzo è appena uscito, così posso togliere quel finto sorriso che mi si era creato sulla faccia. Aveva detto che forse stasera non ci sarebbe stato. Spero che verrà. Io qua sono solo, non ho amici. Ho detto a Lore che avevo qualche amico, appunto, avevo. La nostra amicizia è finita qualche anno fa. Sono solo a Firenze, oltre alla mia famiglia ovviamente; ma qui non ho amici o persone con cui passare il mio tempo libero insomma. Solo. I miei migliori amici sono a Milano, infatti è da un po' di tempo che mi frulla nella testa l'idea di andare ad abitare lì. Volevo farlo in queste settimane ma è arrivato Lorenzo. Non so tanto di lui, anzi, non so niente di lui ma mi piace. Non nel senso che sono innamorato, pur essendo gay, ma avere un amico per queste due settimane non mi dispiacerebbe. Anche se non ho pensato ad una cosa: come faremo quando tornerà a casa? Non so neanche dove abita. Non so molte cose di lui ed è per questo che vorrei fare queste cene per conoscerci meglio perché al mattino non si ferma tanto.
I miei pensieri vengono interrotti dalla chiamata di un cliente.
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Sono le 14 e di Lorenzo neanche una traccia. Spero che venga oggi pomeriggio perché non mi sono reso conto del fatto che stasera io lavoro. Ieri sera era una serata libera, ma non ne posso chiederne un'altra. Non ho neanche il suo numero per avvisarlo.
Mi chiamano per servire una persona così mi dirigo verso il tavolo prendendo il taccuino e la biro.
"Salve, è già pronto per ordinare?" dico scrivendo sul taccuino il numero del tavolo.
"A dire il vero aspettavo una persona che però mi sa che non può venire" riconosco questa voce. Alzo lo sguardo e vedo Lorenzo. Che bello vederlo.
"Lore!"
"Ciao Stefano" dice ridendo.
"Sono contento di vederti perché mi sono dimenticato di dirti che stasera non posso stare con te perché lavoro, mi dispiace" dico tutto d'un fiato.
"Tranquillo. Oggi pomeriggio lavori?"
"No. Perché?"
"Ti va se andiamo a fare un giro insieme?"
"Certo! Volentieri!" sono contentissimo!
"Bene, però adesso voglio mangiare!" dice ridendo.
"Certo scusa" dico ricambiando la risata. Dopodiché prendo il suo ordine e porto il foglietto in cucina. Sono contento che sia qui.
Il tempo passa in fretta e si fanno le 15:30. Lorenzo ha finito di mangiare e sta pagando, mentre io mi sto cambiando nello spogliatoio. Oggi voglio portarlo a Piazzale Michelangelo, da lì si vede tutta Firenze.
"Eccomi" dico dirigendomi verso di lui.
"Sei pronto?"
"Sì"
"Bene, andiamo?"
"Certo"
"Dove mi porti fiorentino?" dice ridendo. Fiorentino. Mi piace. Mi metto a ridere.
"Piazzale Michelangelo!"
"Non ci sono mai stato"
"È un punto panoramico praticamente. Da lì vedi tutta Firenze"
"Wow! Non vedo l'ora. È tanto lontano?" dice agitato.
"Abbastanza, ma ho la macchina quindi ci possiamo andare tranquillamente"
"Va bene, andiamo allora!"
"Ok ok" dico accompagnando la sua risata. Com'è dolce.

Ciao a tutti, come state? Vi è piaciuto il capitolo?
Scusate per quest'ultima assenza, ma tra poco inizia la scuola e ho dovuto preparare tutta la roba. Voi che scuola fate? Avete già iniziato?

Ciaooo 😁

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