Capitolo 4

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-Ehm, si sono io.
Isabella si è dimenticata di dirmi che avrò un fratello.
Luciano mi guarda, anzi più che altro mi fissa, con quei suoi grandi occhi neri.
Io intanto mi giro da Isabella che si sta avvicinando da noi.
Isabella si ferma e ci guarda.
Isabella:" Beh. Vedo che vi siete conosciuti voi due. Scusa se non tel' ho detto Mary, ma avrai due fratelli. Luciano e Gabriele."
Io annuisco.
Isabella:" Vieni cara, ti mostro la tua nuova casa."
Mi dice sfoderando uno splendido sorriso. Entriamo in casa e vedo subito un bambino girato intento a richiudere velocemente il barattolo della nutella.
Poi si gira.
Aw, che dolce ha tutto il viso pieno di nutella!
Il bimbo mi guarda e sorride.
Poi viene subito da me.
Xx:" Ciao tu devi essere Mariasole,  piacere io sono Gabriele!"
Dice tutto d'un fiato allungando una mano.
Io:" Ehm, ciao Gabry, sì sono io."
Dico io stringendogliela e sorridendogli.
Luciano intanto ci guarda e si limita a sbuffare 'leggermente'.
Sta per risalire le scale quando Isabella lo chiama.
Isabella:" Luciano?"
Luciano si blocca e si gira.
Lu:" Si?"
Isabella:" Tesoro, mostra a Mariasole la sua stanza."
Luciano rotea gli occhi e continua a sbuffare.
Io lo guardo.
Poi mi guarda lui.
Lu:" Beh? Che fai, vieni o resti tutto il giorno lì a fissarmi? Decidi."
Io:" Arrivo, arrivo."
Dio, che odioso.
Prendo la mia piccola valigia e salgo le scale con colui che sarebbe diventato mio fratello.
Continuo a seguirlo finché non arriviamo davanti a una stanza chiusa con una porta in legno bianco.
Luciano la apre.
Entro nella stanza e sento ancora il leggero sbuffo di Luciano da dietro.
Lu:" Beh ciao! "
Mi giro verso di lui che se né già andato.
Mi guardo intorno.
È una stanza stupenda.
Il pavimento è in parquet e le pareti sono bianche. Due grandi finestre lasciano entrare la luce che illumina tutta la stanza.
Il mio suardo, chissà perché, ricade subito sul letto, bianco e grigio.
Un armadio in legno è appoggiato al muro e una scrivania anch'essa in legno è sistemata proprio davanti al letto.
Adoro la mia stanza, sì.
Apro la valigia e la svuoto.
Ad un certo punto mi capita di mano la lettera di Giuly, Swami, Mattia e Marco.
La osservo, nella busta c'è scritto solo:" Eppure basterebbe così poco per essere felici...e quello sei tu. Anche se poco proprio non sei
Giulia, Swami, Marco e Mattia"
Alla lettura di ciò mi cade una lacrima sulla busta.
La guardo e dopo qualche secondo decido di aprirla.
Comincio a leggere.

A Mariasole, da tutti noi.

Carissima sorellina.
Ne abbiamo passate tante noi due vero?
Ricordi la lotta dei biscotti a cinque anni?
Mamma e papà si erano arrabbiati talmente tanto che alla fine avevano giocato con noi.
E Rikky?
Il nostro pesciolino rosso te lo ricordi?
Morto due giorni dopo per mancanza d'affetto, già.
Come dimenticarlo.
Quando avevo sei anni, mi ricordo che mamma mi aveva detto dieci parole, dieci parole che non dimenticherò mai. Ricordo ancora la sua voce dolce e i suoi occhi verdi che mi guardavano, preoccupati.
Mi sembra quasi di sentirla.
«Prenditi cura di lei, sempre, tu sei il suo esempio.» 
Ieri quando sei venuta da me piangendo, mi è crollato il mondo addosso. Io ti dovevo proteggere, non potevo lasciarti andare via da me.
Mariasole tu sei la cosa più bella in questo mondo, sei la mia sorellina e ti vorrò sempre un mondo di bene, ovunque tu sarai.
Giulia.

Mi asciugo qualche lacrima e riprendo a leggere.

Hey tesoro, sono Swami.
Sono sicura che ora ti trovi in una casa nuova con persone nuove e una vita nuova.
L'unica cosa che spero è quella di riuscire a mantenere sempre i contatti con te. Mi manchi di già.
Vedi l'unica cosa che mi viene in mente è un semplice grazie.
Grazie per tutto Mariasole. Tu sei una ragazza stupenda. Tu, solo tu, hai saputo vedere in me qualcosa di buono, tu hai guardato oltre i miei pochi pregi i miei infiniti difetti e li hai saputi accettare. Per questo non finirò mai di dirti grazie.
Ti amo Mariasole.
Per sempre tua,
Swami.


Asciugo altre lacrime e continuo a leggere.

Ciao scimmia, sono Mattia. Ci manchi di già, sai? Sai che non sono bravo con le parole dolci. L'unica cosa che ti posso dire è che io, Giuly, Marco e Swami, speriamo solo che tu stia bene. Ovunque ti trovi. Questione di priorità! Un bacio,
Mattia.

E ora, Marco.
Mi manca tanto già da ora.
Inizio a leggere.

«Voglio che tu lo prometta.
Lo prometto
Risposi a Giulia sì e no una settimana fa. Voleva che ti proteggessi. Che io ci fossi sempre per te e questo te lo posso assicurare. Ti amo Mariasole, ricordatelo sempre.
Un bacio enorme,
Marco.

Le lacrime cadono veloci sulle guance.
Appoggio la lettera sulla scrivania e mi stendo sul letto, sfinita.

Ciao giovani volpine.♡
Come state? Spero bene.
Ok lo so che è penoso e corto ma scusatemi.
Questa settimana ero piena di impegni.
Sorry.
Comunque.
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate della storia.
Un bacio,
Aly♡

'Destiny?' ||L.S. M.P.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora