Lui mi ha scritto.
Non tolgo lo sguardo dalla notifica del mio cellulare, che ha appena squillato.
Mi alzo dal letto.
Voglio parlargli.
Percorro il corridoio e entro nella sua stanza.
Luciano è seduto sotto la finestra.
Il viso tra le ginocchia, le cuffiette nelle orecchie.
Il volume della canzone è talmente forte che riesco a capire che canzone sta ascoltando.
Because of You, Kelly Clarkson.
Non si è accorto della mia presenza.
Luciano sta lì, la faccia bagnata dalle lacrime.
Rileggo il suo messaggio.
[14/04/2017, 14:43] Luciano: Non ti parlo di persona semplicemente perché credo di non meritare più un tuo sguardo, una tua parola. Non basterebbero tutte le scuse di questo mondo, per farmi perdonare. Mi manchi, ma ho imparato a convivere con la certezza di non poterti più avere. Ti amo.
Eh poi arrivano.
Le lacrime scendono sulle guance, colano a terra.
Bagnano il pavimento.
Singhiozzo.
Le mani mi tremano, le ginocchia stanno per cedere.
Eh ecco che cado sulle ginocchia sul pavimento bagnato dalle mie infinite lacrime, la testa fra le mani.
Eh lui si gira.
Le cuffiette ancora nelle orecchie, smettono di riprodurre la canzone.
Lo sguardo di Luciano cade su di me, sui miei occhi gonfi, sulla mia pelle rossa e ancora piena di lividi, sulle mie ginocchia deboli, sui miei capelli lunghi e neri che toccano terra, sulle mie labbra contratte.
I nostri sguardi si incontrano una seconda volta.
Le lacrime scendono veloci sulle sue guance.
Lu:" Mi dispiace."
La voce esce flebile, sottile.
Con un filo di voce, rispondo.
-Dispiace anche a me.
Mi alzo da terra.
Luciano ripete i miei movimenti.
Poi, lentamente, prova ad avvicinarsi.
A quel punto, la paura mi blocca, e due secondi più tardi, corro velocemente verso la mia stanza.
Le lacrime iniziano a percorrermi le guance, di nuovo.
Cado a terra.
Chiamo Adriano.
《Ciao piccola, dimmi.》
Dice lui, con la voce roca.
Io tiro su col naso.
《Mery, perché piangi?》
《Luciano...》
Mi interrompe subito.
《CAZZO, GIURO CHE SE HA PROVATO A TOCCARTI...》
《No, Adry...puoi tornare? Per favore.》
《Certo. Arrivo.》
Passano circa cinque minuti, ecco Adriano che suona il campanello.
Lo sento parlare con mia madre.
Adry:" Ciao Isabella, Mery mi ha chiesto di venire. Posso salire?"
Isabella:" Ciao Adriano, certo sali.》
Adriano sale le scale.
Poi, bussa nella mia stanza.
-Vieni.
Adriano apre la porta e trova una bambina piccola seduta vicino al letto, gli occhi rossi e gonfi, le ginocchia sbucciate e i lividi sulla pelle chiara.
Adriano mi guarda, poi viene a sedersi affianco a me.
Adry:" Dimmi pure."
Adriano asciuga le mie lacrime, mi bacia la fronte.
Io appoggio la testa nell'incavo della sua spalla.
Adry:" Luciano è uno stronzo. Non devi fidarti di lui, okay?"
Mi raddrizzo e lo guardo dritto negli occhi.
Mi crede così ingenua?
-Pensi che io mi fidi di lui?
Adry:" No, certo ma..."
-Adriano senti, credo di voler rimanere sola. Per un po', almeno fino a quando non mi riprendo.
Adry:" Oh, va bene piccola, non c'è problema, posso chiamarti dopo."
Scuoto la testa.
-No no, credo di volermi prendere una pausa.
Adry:" Si, infatti ti ho detto che ti chiamo dopo, amore."
-ADRIANO CAZZO, UNA PAUSA DA TE!
Urlo.
Appena due secondi dopo, scoppio in lacrime.
Adry:" Ah, allora...beh okay. Okay."
Adriano si alza.
Mi guarda e si dirige verso la porta.
Mi lascia lì, per terra, con le lacrime agli occhi.
Adry:" Okay."
Annuisce, poi va via.
Scende le scale e esce dalla casa.
Senza dire una parola, mi alzo dal pavimento e esco di casa.
Sono stanca di tutto ciò.
Ho bisogno di una pausa.
Non da Adriano, non da Luciano, ma da me.Buongiorno amori miei♡
Scusate l'assenza, ma non ho potuto aggionarnare.
Come state? Io bene dai.
Se questo capitolo vi é piaciuto, lasciate una stellina e un commento♡
Detto questo.
Un bacio,
Aly♡
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'Destiny?' ||L.S. M.P.||
FanfictionLuciano, classico ragazzo antipatico, che riesce a sciogliersi solo con una persona. Eh se questa persona fosse proprio Mariasole? Mariasole è una ragazza stupenda, rimasta orfana con sua sorella, vive nel piccolo orfanotrofio di Milano. Isabella e...