Corre la pioggia, la notte bussa alla mia finestra. Non la lascio entrare, porta con sè il silenzio e un vento gelido. Ho paura, nella notte, che la notte veda i miei occhi. Per fuggire li chiudo e ora, nel buio che è mio, riassaporo nella pioggia ogni lacrima, nel vento ogni respiro. E se il buio non basta a nascondersi, cerco il cielo, il più grande che riesco a pensare. Volo adesso, tra il Sole e il deserto, capitano di un oceano di sabbia e di luce, nomade schiavo forse del tempo, solo del tempo. A volte ripenso alle catene della notte, al suo gelo che mi fa ancora tremare gli occhi, al mio buio; penso che possa assomigliare forse al tempo, sì, solo al tempo. E' in quelle notti senza notte, di stelle senza pioggia, che io, nel deserto, ho sete.