Crescere

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Quanti bambini sognano di svegliarsi e di essere cresciuti? Le bambine sognano di truccarsi e uscire con i ragazzi, di dare il primo bacio e comprare le prime tacco dodici.
Quante di queste bambine una volta cresciute non vogliono altro che tornare indietro?
Quante di queste bambine una volta che si trovano in procinto di darlo quel primo bacio tanto sognato non vogliono fare altro che seppellirsi morte di paura? Quante una volta messi i tacchi tornano a casa con i piedi pieni zeppi di vesciche e le ginocchia sbucciate per le troppe cadute? È proprio lì che sta il problema, non vedi l'ora di andare avanti finché non vedi l'ora di morire. (Ironia)
Iniziamo con il dire che facevo parte di quella categoria di bambine, con il dire che fino a due anni fa mi vestivo di nero e andavo in giro a farmi mettere da parte dalla gente. Poi sono arrivata al liceo e all'età di quattordici anni la cosa è un po' tragica dal momento che la trasformazione fu drastica:
Da "emorompipallepessimistasfigataealquantoorribile"
A  "laragazzinadolcequellachesitruccaeamalavodkamacheleggeeohmaguardanientemale" ci vuole un attimo. Ok magari non ci vuole un attimo ma solo vestiti decenti, trucco e tagli di capelli non troppo orribili. Fatto sta che incontrai il primo ragazzo di cui mi sono innamorata, quello che mi piaceva davvero e che mi faceva chiedere il perché, con le farfalle nello stomaco e tutte le altre stronzate da ragazza Tumblr.
Uno stronzo, uno stronzo che mi piace ancora e con cui ho combinato molti, molti casini. Uno stronzo che esce con quattro ragazze alla volta, il tipo di persona che io non dovrei essere così stupida da farmi piacere, ma è successo, mi ha fatto innamorare di lui e poi se ne è andato.
E credo sia a quel punto che le cose si sono davvero messe male. Sono iniziati i casini, quelli veri, perché tentavo di dimenticarlo. Un oblivio sarebbe stato più efficace.

(Per tutte le ragazze la cui migliore amica con vita sentimentale peggiore della vostra vuole farvi dimenticare il tipo che vi piace, sappiate che non si può, purtroppo ne porterete sempre un pezzetto con voi e cercare di dimenticare con altri ragazzi è anche peggio, li riporta alla mente più spesso quei piccoli pezzetti di lui)

Fatto sta che al mare mi si avvicina un ragazzo che decide di farmi un trucco di magia (e si spero vivamente che nessuna delle persone di cui ho intenzione di parlare legga tutto ciò)
Lui avrebbe dovuto essere il mio primo bacio, ma mi sono tirata indietro.
In questo stesso momento lui mi sta aspettando senza sapere che quei pezzetti di "Colui che mi piace ancora nonostante la stronzaggine" non vogliono ancora andarsene. Di ragazzi ne ho rifiutati tanti ma questo sembra perfetto, questo mago con 10 in fisica, questo principe azzurro etero, questo sogno della maggior parte delle ragazze aspetta me. E io non so come fare a dirgli che io non ce la faccio proprio a stare con lui. Quindi si, lo sto evitando. Sto evitando il principe azzurro in attesa che uno dei sette nani, il più stronzo dei sette nani non affatto nani, mi scriva anche solo un "mi manchi". Mi andrebbe bene.
Mi mancano i pomeriggi con il più stronzo dei sette nani e non riesco a respirare quando penso a lui. Ebbene sì  sono proprio scema. Per fortuna le mie amiche e la mia vodka mi aiutano a tirarmi su di morale. Mi ricordo di quando il mio nano per nulla nano mi prese in braccio e scorrazzammo per il retro del palco (facevamo teatro insieme si lunga storia) e poi mi ricordo degli sguardi, gli sguardi belli che duravano tanto e che mi scavavano dentro, dei resta e dei per sempre. Quando guardo il più stronzo dei nani è questo che succede:
improvvisamente mi dimentico di tutto e di tutti e finalmente sto bene. Poi guardo il principe azzurro e penso a come evitarli quei suoi sguardi senza pensare a qualcun'altro.
Non sono la tipica ragazza a cui piacciono gli stronzi ma a quanto pare lui mi piace e non so neanche perché, l'unica risposta vera che so dare e che mi fa sentire bene. Non è bellissimo. Non è intelligentissimo. Non è perfetto. Non è certo il principe azzurro ma a me lui piace, e ogni giorno spero di piacergli anche solo un quarto di quanto lui piace a me.  Ho una gran paura. Oggi è il primo giorno di settembre e ben presto non ci sarà più l'estate a separarmi dai corridoi nei quali da un momento all'altro può arrivare colui che cerco solo di dimenticare senza successo.

Diario di un adolescente incasinata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora