Non sono come lei

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Io non sono come lei. Non ho gli occhi azzurri in cui ti perdi quando la vedi e non ho di certo quei capelli biondi, mai spettinati. Non sono dolce come lei, non sono bella come lei e sicuramente non ti faccio sentire bene quanto ti fa sentire lei. Ti giuro che mi odio per questo, ti giuro che vorrei essere come lei solo per poterti piacere. Io sono io e non posso cambiare, tu sei tu e non ti posso piacere.
Lo so questo. Non ho nulla di ciò che vuoi, non posso essere nulla di ciò che voglio. Sono magra ma forse troppo, i miei capelli castani sono sempre e saranno sempre spettinati qualunque cosa io faccia, i miei occhi saranno sempre banali, marroni, semplici. Non sarò mai dolce quanto lo è lei e anche se un po' compenso in simpatia comunque non è ciò che vorresti tu. Non è ciò che vorrebbe nessuno. Com'è che si dice? "Dì a una ragazza che è bellissima mille volte e non ci crederà mai, dille che è brutta una volta e ci crederà per sempre". Mi sento proprio così quando la gente mi fa complimenti quali "carina" o persino "bella" a volte "stupenda", io non mi sento così. Io mi sento uno schifo. Non sono la ragazza che può piacere a te come non sono la ragazza che può piacere a nessun'altro, neanche a me stessa, mi odio per questo. Il mio comportamento goffo non è che aiuti, il mio portamento fa schifo, il suo è bellissimo. Dio solo sa come cammina, li fa girare tutti, anche te. Io però non sono lei e questo mi fa male. Io ho lottato per te, poi arriva lei e senza far nulla tu la ami. Sono felice che tu ci stia bene. Ma sono triste perché io non potrò mai starci bene come ci stai tu. Non penso troverò mai qualcuno da guardare come tu guardi lei. Non penso che qualcuno guarderà mai me così. Se non mi piaccio io come posso piacere a qualcun'altro? Ora capisco, ora capisco tutto. Lei è meglio di me ti do ragione. Ti rendi conto di quanto sono stupida? Avevo paura di perderti e invece non ti ho mai avuto. Non mi hai mai voluto vero? Ho sempre fatto schifo anche a te. Mi immagino i pensieri che hai fatto su di me, pochi, solo quelli in cui pensavi a quanto fossi patetica o forse a quanto ti facessi pena, perché è così, vero?
Chissà se qualcuno vedendomi passare ha mai pensato "che bella ragazza". Non credo, non possono, c'è di meglio. Mi odio, ti odio, ti amo, mi odi e io sono stanca. Vorrei solo scappare dove il colore dei miei capelli non conta nulla. Vorrei andare dove tu puoi pensare qualcos'altro di me. Ti odio perché mi hai fatto odiare me stessa. Ora capisco perché sentivo di dover cambiare, perché d'altronde sapevo di farti schifo come sapevo che lei era meglio di me.

Ti amo comunque, mio nano, anche se tu neanche mi vedi,
sono felice per te, sono felice per voi, sono felice che lei sia perfetta. Mi dispiace non esserlo, perché io volevo esserlo perfetta, volevo esserlo per te.

Vorrei essere una canzone alla radio, quella per cui alzi il volume.

Se vi state chiedendo che fine ha fatto il capitolo otto, non so se lo pubblicherò mai.
Scusate per lo sfogo.

Diario di un adolescente incasinata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora