Urlarlo al mondo

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Una persona non si ritrova mai magicamente dentro un gran casino, proprio no. Quel disastro cresce, se ne fanno tanti quasi insignificanti e poi si ingarbugliano tra loro, come tante scatole che sistemi una sopra l'altra finché non ti cadono tutte addosso e non sai neanche come è successo perché succede davvero in fretta. Almeno per me è stato così. Ho iniziato sempre più spesso a cercare di risolvere i miei problemi evitando la gente e questa credo fosse l'ultima scatola che mancava per farmi cadere tutto addosso e restare bloccata sotto. La cosa veramente interessante è che evitando gli altri si arriva ad isolarsi e di conseguenza quando resti bloccato sotto una pila di pesanti scatole anche se chiedi aiuto non arriverà nessuno. Non sai con chi parlare e non sai come affrontare i problemi. (Ciao Esme, ti voglio bene)
Si ascolta musica, si legge, si scrive, si designa ma non ci si può scordare di avere ancora un mucchio di scatole addosso che continuano a farti stare male. Bene, lo ammetto.
Sto ammettendo che magari avrei dovuto affrontarla la gente piuttosto che evitarla così non mi troverei in un casino di tali dimensioni. Ammetto che sono permalosa e orgogliosa è molto spesso preferisco evitare la gente piuttosto che chiedere aiuto o dire qualcosa di spiacevole, perché si sono anche una fifona che scappa dai suoi problemi invece di cercare di risolverli.
Sono fatta così purtroppo.
Mi hanno sempre raccontato che da piccola odiavo la matematica, non ero fatta per i numeri, non ero fatta per i problemi e quindi li evitavo. Evitavo di svolgere i problemi matematici anche se comportava un brutto voto come risultato e io non ero una che non studiava. A quanto pare è così anche nella vita vera, evito la gente con cui dovrei discutere, quelli a cui dovrei dare spiegazioni e quando decido di affrontarli è troppo tardi perché ho già fatto il danno. Cazzo, poi mi chiedo cosa ho sbagliato.
Ho evitato il mio nano poco nano per un lasso di tempo capendo solo dopo che non potevo rinunciare a guardarlo senza smettere di respirare. Sto evitando il mio principe azzurro per nulla gay e per nulla azzurro perché ho paura di dirgli che io per lui per quanto vorrei provare qualcosa, non provo nulla in confronto a ciò che provo io per il mio nano abbastanza stronzo. Sto evitando chi mi dice che andrà tutto bene e chi mi dice che sono carina. Sto evitando chi non è mio amico e finisco per evitare anche chi lo è. Ho evitato ed Eviterò la gente che mi piace perché non so come farò a rivolgergli la parola. Sto evitando ed Eviterò chi non vuole aiutarmi e anche chi per farlo ce la mette tutta. Sto evitando ed Eviterò chi vuole la mia felicità perché ho paura che questa sia irraggiungibile.
E vorrei che qualcuno metta da parte il suo orgoglio per insistere e continuare a parlarmi. Vorrei avere il fegato di dire alla gente che li evito non perché io sia arrabbiata o non voglia parlare, ma perché ho paura. Ogni giorno io ho paura di dire qualcosa di sbagliato e allora è meglio non dire nulla. Vorrei che tutti capissero, che qualcuno venga ad abbracciarmi e mi dica che a lui/lei non importa se ho paura e non voglio parlargli/le perché comunque mi aspetterà, mi capita e con un po' di fortuna mi vorrà pure bene. Purtroppo ho imparato a mie spese che i sogni non si avverano.

-scusate per la deprimitudine-

Diario di un adolescente incasinata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora