capitolo

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Le giornate passavano velocemente e tutto sembrava andare per il verso giusto,eravamo felici,ed eravamo insieme,Angela aveva smesso di minacciaci e noi ci godevamo il sole e la quiete dei nostri giorni,Clara si era emozionata non appena aveva visto le nostre mani intrecciate,e Nash dopo il discorso de fratello maggiore iper protettivo è scoppiato a piangere insieme a Taylor e James.
-«a che pensi?» mi chiede Cameron risvegliandomi dai ricordi di qualche giorno orsono.
-«a noi» rispondo semplicemente,e sento un sorriso farsi spazio sulle mie labbra che per nulla al mondo provo a mascherare,lui d'altro canto si avvicina rubandomi un leggero bacio a stampo e un altro sorriso.
-«ti amo» mormora improvvisamente facendomi sganare gli occhi e avvampare violentemente,dio mi sto rammolendo da quando sto con lui.
Lo guardo negli occhi,perdendomi in quel colore così bello e caldo,e adesso azzuro contro color cioccolata sento il cuore più leggero e sento l'adrenalina pompare nel mio sangue,sorrido guardando il cielo mormorando un delicato «mamma,papà ora sono felice»  prima di rigurdare Cameron e ricambiare il suo gesto con un bacio che si affretta ad approfondire.
Con il fiato corto guardo le nostre mani intrecciate per poi rientrare in casa e andare in camera per prendere una coperta,passo davanti allo specchio e guardo il mio riflesso,questa sono io.
Questi sono i miei occhi,quelli che sono capaci di esprimere felicità e di sorridere prima delle labbra,questa sono io,quella ragazza felice e non quella incazzata con il mondo intero,questa sono io,innamorata nuovamente della vita e delle persone che mi corcondano,questa sono io con i miei mille difetti che qualcuno ha imparato ad amare.
Afferro la coperta in pile azzurra e scendo nuovamente in veranda cercando Cameron con lo sguardo non appena noto l'amaca dove in precedenza era seduto vuota.
-«Cam?» il mio cellulare esplode in un suoneria fastidiosa e mi affretto a rispondere senza nemmeno osservare il nome del mittente pur di fermare quel trillo rumoroso.

mi si mozza il respiro non appena sento la voce gelida e pultroppo famigliare di Mark, chi mi saluta con un -"hey bambolina" e posso già immaginarmi il suo solito ghigno straffottente sulle labbra,respiro profondamente cercando di calmarmi,non mi avevano mai minaccata,mi avevano sempre lasciato fuori da tutta quella storia,il loro obbiettivo era Cameron e solo dio sa quanto li odio per questo.

con voce ferma e decisa mormoro un -"che vuoi mark?" che risulta più pungente e sprezzante di quanto volessi sento la sua risata gelida perforarmi i timpani e un brivido mi attreversa la schiena,consapevole che il loro mondo fosse qualcosa di troppo grande per una normale sedicenne che voleva,assieme al suo fidanzato,andare contro le regole e provare a fare la super eroina della situazione per vivere il suo felice e contenti.

_"volevamo solo farti sentire la sua voce per l'ultima volta" sento le sue urla agghiaccianti,colme di dolore,e tante risate in sottofondo,lacrime fredde e salate solcano le mie guance,e la voce sembra immprovvisamente essere scomparsa,apro la bocca cercando di urlare e il risultato sono solo dei singhiozzi strozzati che vengono sopraffatti dalle sue urla continue.

-"ti progo mark,non farlo,ti prego,faccio tutto ci che volete" sono disperata,e la mia voce esce un sussurro appena udibile,passo una mano sul volto e soffoco l'ennesimo singhizzo prima che Mark rida in modo inquietante e dica -«vieni via con me o tu o lui,scegli» avrei dovuto davvero scegliere? Avrei dovuto mettere a paragone due vite,era una cosa spregevole orrenda,perché anche se tu fai il lavoro più umile del mondo la tua vita sarà sempre pari alla vita di un politico o di un uomo d'affari,non potevo scegliere,questa non era un scelta,si sveglie un vestito nuovo,si sceglie il proprio gruppo di amici,si sveglie il nostro hobby,ma non si sceglie chi far vivere e chi morire.
-«okey,verrò con te» lo so,è stato tutto troppo avventato,ma non potevo lasciarlo morire,era me che voleva,non lui.
-«ti vengo a prendere,ah e ti porto il chihuahua»
Almeno lui sarebbe stato al sicuro.

||un tuffo nella felicità||~Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora