Stava guardando il muro ammuffito da ore ormai quando ad un certo punto entrò la donna mora. Con sé portava la solita televisione così sottile da essere quasi invisibile, posata in equilibrio perfetto su un mobiletto di legno con le rotelle.
<Ti ricordi chi sei?> Chiese come suo solito. E come suo solito lei non le rispose, continuando a guardare imperterrita il muro.
La donna sospirò e schiacciò un pulsante sulla tv, accendendola, dopodiché entrarono delle persone nella stanza. Che fossero uomini o donne Savannah non lo sapeva. Non osava guardarli per chiarirsene e non le importava nemmeno. Le persone la presero di peso e la legarono ad una sedia, bloccandole il volto per costringerla a guardare la televisione e le orribili immagini che mostrava.
Questa volta il video che le mostrarono era ambientato in un bosco. La visuale, come tutti gli altri filmati, era all'altezza del viso del protagonista del quale si vedevamo solo le braccia, come se volessero farti impersonare in quell'individuo.
Questa volta le braccia erano di un intenso color cioccolato ed erano muscolose, da uomo. Brandivano un'ascia che tagliava ogni ramo che intralciasse il loro cammino, mentre la visuale si spostava veloce tra gli alberi. Ad un certo punto si sentirono delle urla e ad una decina di metri di distanza si vide una donna che stringeva a sé un bambino mentre guardava terrorizzata l'artefice della sua più profonda paura.
Savannah sapeva cosa sarebbe accaduto. La fine dei filmati era sempre la stessa, anche se i protagonisti cambiavano. Anche se l'ambientazione cambiava, che fosse una città o un bosco.
Calde lacrime le scesero lungo le guance.
chiese quando le urla smettevano e non rimaneva altro che una pozza di sangue e due corpi mutilati e irriconoscibili abbandonati sul suolo ricoperto dalle foglie autunnali. Adesso regnava un silenzio surreale, nenache gli uccellini cinguettavano più.
Savannah non conosceva quelle persone e non sapeva perché fosse in quella stanza. Cosa stava succedendo? Perché la torturavano in quel modo?
Vide la donna mora annuire e appuntarsi qualcosa sul blocchetto che portava con sé ogni volta. Dopodiché tutti lasciarono la stanza portando con sé la televisione.
I giorni passavano, e la situazione non cambiava. Non sapeva da quanto era lì e non sapeva per quanto ci sarebbe rimasta.
Di nuovo entrò la donna mora con al seguito i suoi aiutanti.
Questa volta il filmato era ambientato in una stanza abbastanza lussuosa, come si poteva notare dalle tende di velluto color oro che sfioravano pavimento e dai mobili antiquati in stile vittoriano.
La visuale si girò verso la portafinestra, un braccio pallido con un bracciale in oro bianco piuttosto femminile si allungò per scostare la tenda e si intravide uno scorcio di un terrazzo con un uomo di spalle che stava appoggiato alla balaustra mentre ammirava il panorama.
La protaginista si girò di scatto serrando le tende, attese qualche attimo e si incamminò a passo spedito verso lo specchio posto sul muro di fronte al letto a baldacchino. Il suo volto appariva sfocato allo specchio come se fosse stato censurato, ma Savannah non vi badò perché la sua attenzione si focalizzò sull'oggetto che la donna prese da uno piccolo scompartimento dietro lo specchio.
Adesso le braccia pallide brandivano una pistola.
La visuale si spostò di nuovo verso la portafinestra e, dopo averla aperta, un braccio si alzò tremante e sparò all'uomo di spalle dopodiché lo schermo divenne nero.
<Che cosa volete da me?>
chiese per l'ennesima volta Savannah.
< Non ti creano sensazioni buone? Gioia? Senso di appagamento?> Chiese invece la donna.
<Voi siete dei pazzi! Come fa a piacermi una cosa del genere? Perché mi torturate in questo modo?>
urlò Savannah tra le lacrime.
La donna si appuntò qualcosa sul blocchetto e Savannah avrebbe voluto dargli fuoco. Che cosa si segnava? Che lei era anormale perché odiava vedere quel genere di cose? Ma in che mondo era finita?
***
Il signor Robert era davvero felice quella mattina: era il suo primo giorno di pensione e finalmente poteva svegliarsi tardi e gustarsi la sua bella tazza di caffè e vedere il telegiornale con tutta calma.
Si sedette sulla poltrona e cambiò canale fino a che non trovò il viso del presentatore che stava giusto per annunciare la notizia tanto attesa:
<...Fino ad ora di questo progetto si sapeva ben poco, ma dopo un intervista agli scienziati possiamo finalmente dirvi di più su questo esperimento che cambierà la vita di molte persone. A lei la linea> stava dicendo il giornalista. L'inquadratura cambiò e ora stava mostrando un uomo vestito con un camicie bianco.
<Una persona cambia con le esperienze di vita, si forgia un carattere e un modo di pensare. Se per una ragione i ricordi venissero cancellati, quella persona potrebbe farsi altri ricordi e quindi il suo carattere sarebbe diverso. Sarebbe una persona diversa dentro lo stesso corpo.
Se un bambino cresce in una famiglia disastrosa diventerà una persona problematica in futuro, se nessuno interverrà. Se i suoi ricordi venissero cancellati e il bambino venisse affidato ad una famiglia migliore, il bambino crescerà sano. Non sempre però i disagi mentali vengono da una brutta infanzia. Possono essere dei traumi o delusioni prese in malo modo, siamo arrivati così ad una conclusione:
Abbiamo preso criminali pluriomicidi di tutti i carceri del paese. Abbiamo cancellato completamente la loro memoria lasciando solo il loro nome e l'educazione base. Abbiamo fatto vedere loro dei filmati di scene violente prese dai ricordi di altri pluriomicidi presi come esperimenti per lo stesso progetto e abbiamo osservato le loro reazioni. Tutti si sono dimostrati inorriditi davanti a tali violenze e saremo felici di annunciarvi, che dopo una rigida istruzione ed educazione a ciò che è giusto, li reinseriremo nella società. Dopo il consenso dei capi del governo possiamo attuare "Revolution" non solo per gli assassini, ma per tutte le persone che dimostreranno atteggiamenti violenti di qualsiasi tipo.
Per un mondo migliore.>
<Per un mondo migliore>
ripeté lo slogan tra sé il signor Robert prima di spegnere la televisione.
