BAMBINI VIZIATI

TH:FINTO

Non avevi mantenuto la promessa. In realtà nemmeno io avevo mantenuto la mia. Niente NamJoon, niente TaeHyung.
Per le due settimane a seguire, io non riuscivo a dimenticarti. Ti scrivo, t'avevo detto baciandoti, ma poi non l'avevo fatto e nemmeno tu.
Fissavo la tua sorridente immagine di profilo, quel 19 dipinto su una guancia e la ragazza al tuo fianco con un sigaretta tra le labbra.
Dio, ero proprio stupido. T'avevo pensato quando, davanti a delle pesche sciroppate, m'era venuto in mente l'odore forte di menta che si sentiva in casa tua.
Non lo so perchè, ti pensavo sempre in realtà. Le pesche sciroppate sono una scusa.

Poi l'avevo fatto, l'amore. Con YoonGi, e m'ero sentito sporco. Sporchissimo.
Il suo modo di toccarmi era completamente diverso rispetto al tuo e, la sua voce, non mi faceva venire i brividi come la tua. Il problema era che lui non era te.
Comunque lo sapeva, che avevo fatto l'amore con un altro, insomma, le voci girano. I segni sul mio corpo erano sbiaditi, ma tu nella mia testa eri fresco Kim NamJoon.
L'avevo lasciato, una sera di primvera. Tu non ti facevi sentire da troppi mesi e io ero dannatamente annoiato.

Ero uscito, quel giorno, avevo voglia di tè verde. Ghiacciato.
Al supermercato ne avevo preso uno, e ricordando, ero passato per il reparto dei cereali. Mio fratello voleva quello schifo arcobalenato, sanno di acido. Comunque.
Avevo appoggiato lentamente il tè a terra perchè di prendere un carrello non se ne parlava nemmeno, solo poche cose.
Poi tu eri arrivato e, diamine, è vero che distruggi tutto. Quel pomeriggio dovetti scusarmi più e più volte anche da parte tua. Il tè sul pavimento del supermercato non si puliva da solo, mi offrii io al posto delle inservienti.
Mentre pulivo tu ti eri appoggiato allo scaffale delle birre, mi guardavi.
Che strano incontrarti così, mi avevi sussurrato sorridendo.
Già, che strano. Non ti stavo pensando, okay forse solo un po'. Cazzo ti pensavo, si.