Capitolo 8

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vidi tutto bianco e una donna dai capelli del medesimo colore mi stava venendo vicino
"Ciao Angels non credi sia il momento di svegliarti?"
"Ma se sono qui da nemmeno di 20 secondi"
"Invece sei qui da una settimana e il tuo Mate è preoccupato"
"Posso chiederti perché io sono con un ragazzo così perché il filo rosso ci ha legati?"
"Aldar ha bisogno di te lui non è mai stato capito veramente e tu sei l' unica che ha il carattere giusto per ascoltarlo capirlo e farli capire le cose... Ora vai è il momento!"
Vidi una porta dorata e la atravversai

Una luce acciecante mi fece aguzzare gli occhi
Sentii una mano che stringeva la mia
"Angels ti prego svegliati tu... Sei tutto ciò di cui ho bisogno per vivere
Vi prego dei aiutatemi..."

Gli strinsi la mano e lo guardai sorridente
"Ciao Aldar sono felice di sapere quello che hai detto"

Aldar sgranò gli occhi,"ANGELS sei sveglia" mi si lanciò addosso
"Lupo troppo cresciuto sei pesante..."
"Ahahahahah scusa..."
Mi diede un bacio nella guancia

"Mi spieghi perché sono svenuta?
" Priscilla ti ha colpito con una padella in testa..."
"Quella tipa ha idee assurde, già che c'era poteva picchiarmi con un cucchiaio..."

"In ogni caso ho deciso di cacciare lei e Alexandra dal branco sono le sole che avrebbero il coraggio di vendicarsi e non voglio che tu rischi sempre"
"Ah come se Priscilla potesse farmi veramente qualcosa... Sembra un oca ...Alexandra non so non la conosco e non voglio conoscerla!"

"Immaggino... Vieni ti porto a prendere una tazza di tè con me mia madre e ... basta."
Mi prese a mo di sposa e uscì da quella stanza dirigendosi verso l' uscita della villa

"Aldar..."
"Mmh"
"Perché non mi racconti un pò di te, non so nulla di nulla e tu invece sai tutto di me e non mi sembra giusto non trovi?"
"Non adesso okay!? ora sta zitta e riposa!"
Quello suonava come un comando più che un suggerimento e la cosa mi stava innervosendo

Un tavolino fatto in marmo e delle sedie in zaffiro splendevano alla luce del sole come un tesoro, rimasi lì a fissarlo finché notai una donna seduta in una di quelle sedie, sembrava Mary Poppins dal modo bizzarro in cui era conciata
"Madre..."

Aldar urlò quel nome come se non fosse a 3 metri da noi ma bensì a un kilometro,
La donna si voltò e ci salutò con un gesto vago della mano
Aldar mi fece sedere in una sedie e prese posto vicino a me

"Buonsalve signora madre"
"Angels..."
Aldar mi lanciò un occhiata di sbiecco
"Aldar lasciala in pace e smettila di trattarla così..."
"La ringrazio sono appena stata male..."
"Angels non ti tratto male sei tu che inizi!"
"A me non risulta lupetto"
"Invece ho ragione io tesoro"
"No"
"Si"
"No"
"Si"
"No"
"Si"
"No"

"FINITELA DI LITIGARE ACCIDENTI!"
Aldar si alzò dalla sedia e con una tale forza da farla cadere

"Donna ho ragione io, e visto che sei scema e non lo capisci sei in punizione, perciò alza il culo e torna in camera!"

"Scusami io sarei la scema... Ma ti senti quando parli! Sei tu quello che mi provoca e io dovrei stare zitta e buona solo perché? Perché tu soffri di manie da protagonismo ma V-A-I -A- -F-A-N-C-U-L-O-!"

Aldar mi dette uno schiaffo talmente forte da farmi girare il volto
"Se non fosse per me ti avrebbero uccisa se non fosse per me adesso saresti sola come un animale... Se non fosse per me tu saresti MORTA!!"

Della lacrime mi uscirono dagli occhi io non piangevo con facilità chi mi conosceva lo sapeva bene e per la prima volta una persona era riuscita a farmi piangere come un bambina.
Corsi via verso la villa salii le scale sotto lo sguardo di tutti, inciampai in un gradino cercarono di aiutarmi ma io mi rialzai non pensando al dolore alla gamba e mi chiusi in quella camera... Quella maledetta camera.

Qualche ora dopo sentii bussare alla porta in modo insistente

"APRIII LA PORTA DONNA!!! HAI TRE SECONDI SE NON LA APRI LA SFONDO E FIDATI NON TI CONVIENE!!!"
"UUUNOOOO..."
non volevo farlo entrare ero sconvolta e stavo piangendo senza un vero motivo in realtà, quelle erano tutte le lacrime che mi ero tenuta dentro
"DUUUUEEE...."
non mi interessava se mi avrebbe picchiata non mi interessava se sarei morta per mano sua di certo sarei stata meglio.
"TTTRRRREEEEEE...."

Senti un rumore assordante ma non vidi nulla perché avevo le mani nel viso e stavo continuando a piangere.
Sentii una mano prendermi per i capelli e scaraventarmi nel pavimento

"Sei una stronza! cazzo piangi?!, non ti ho fatto nulla, stai solo facendo scena, la vittima, perciò piantala!ORAA!"

mi misi a sedere nel pavimento
"Aldar perché ti comporti così... Tu sei un ragazzo sei un licantropo sei più forte e sei un Alpha l' unica cosa che fai però è urlarmi parole che mi feriscono come hanno sempre fatto tutti, per cose che sono inutili..."
Mi asciugo le lacrime con la manica della felpa
"Sapete solo farmi soffrire e il bello è che io non faccio nulla anzi continuo a sorridere alla vita sperando di avere qualcosa per cui combattere che non sia me stessa, tanto la mia famiglia nemmeno mi calcola... Io VOGLIO QUALCUNO CHE MI VOGLIA BENE VERAMENTE, CHE CI TENGA A ME SONO STANCA! SOOOONOOOOO STTTAAAAANCAAAA!!!!"

Mi risedetti nel pavimento rannicchiandomi, Aldad mi sollevò e mi fece sdraiare sul letto

"Angels ti va di raccontarmi un po' di te?"
"Cosa vuoi sapere"
"Bhe perché hai questo modo di comportarti e perché non curi il tuo aspetto e tutto il resto voglio sapere perché ti arrendi ecco!"

"Da piccola nessuno mi voleva veramente mi usavano per conoscere mia madre, una paleontologa, e niente ho sempre cercato di riconoscere i veri dai falsi amici quelli che miravano ad un autografo a quelli che miravano alla mia amicizia.Ho sempre dovuto proteggermi in qualche modo e il carattere intrattabile e poco amichevole mi è stato di vero aiuto.
Il mio aspetto non mi sembra importante"

"Perché non mi credi quando ti dico di volerti bene e di amarti?!"
"Non mi fido di nessuno Aldar ci provo ma lo trovo difficcile..."

Aldar mi guardò dritto negli occhi
"Prova per una volta a credermi e ti dimostrerò il mio amore!"

Le sue parole erano sicure il suo tono pacato e dolce, cosa avevo da perderci dopo tutto?

"Va bene... Ora però vorrei fare una passeggiata... Da sola!"

Aldar mi guardò imbronciato ma acconsentì ugualmente.

Misi una magliettina e dei pantaloni leggeri, scesi le scale della villa e mi misi a camminare verso il bosco.

Più mi addentravo più mi sentivo libera. Ad un certo punto sentii un cespuglio frusciare, guardai da quella parte ma non vidi nulla di insolito,
Continuai la mia passeggiata. Un rametto spezzato, il mio cuore accelerò i battiti, chi c' era? Chi mi stava seguendo?.

Un ombra mi passò davanti come un fulmine, il mio cuore perse un battito.

Guardai a destra e a sinistra ma non c'era niente..., per sicurezza decisi di tornare in dietro,

Ma spattei contro qualcosa di solido...o meglio Qualcuno...

The Mate {COMPLETA/DA REVISIONARE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora