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Christa's pov
Ero distesa sul mio letto a leggere, come quasi ogni sera del resto. Mi mancavano poche pagine a finire il codice da Vinci di Dan Brown ed ero così immersa nella lettura che l'ultima cosa che desideravo era essere interrotta, così quando Vincent, il mio maggiordomo, bussò alla porta gli risposi abbastanza svogliatamente.
<<Signorina Christa, c'è una ragazza alla porta che chiede di lei.>> mi disse pacatamente, ignorando il mio tono scortese.
<<È Sasha?>> chiedo improvvisamente incuriosita, è raro che io riceva visite personali.
<<No signorina, non l'ho mai vista in vita mia.>>
A quel punto la mia attenzione era stata decisamente risvegliata, così mi alzai, infilai una vestaglia e un paio di pantofole e scesi al piano terra per vedere chi era la misteriosa visitatrice. Aprii la porta e rimasi come pietrificata sull'uscio, davanti a me l'ultima persona che mi aspettavo di vedere.
<<Ciao Christa.>> disse semplicemente Ymir.
<<Oh... Ehm... Ciao anche a te...>> le dissi imbarazzata, non avevo dimenticato la nostra ultima conversazione prima che si assentasse misteriosamente da scuola per una settimana.
<<Posso parlarti in privato?>> mi chiese, con tutta la calma del mondo.
<<Certo, non c'è problema, entra pure.>> le dissi gentilmente, non sapevo davvero cosa aspettarmi da lei.
Le feci strada fino in salotto, dove solitamente i miei genitori accolgono i loro ospiti.
<<Accomodati pure.>> le dissi, ma lei si era già lasciata cadere sul divano con una smorfia di dolore.
<<Ti sei fatta male?>> le chiedo.
Lei non rispose, ma continuò a fissare eloquentemente Vincent. Io capii al volo.
<<Per favore Vincent ci faresti una tazza di tè?>> gli chiesi, facendogli capire che volevamo restare sole.
<<Ma certo signorina, vado subito.>>
Non appena si defilò, Ymir mi raccontò quello che le era successo.
<<So di averti trattato male, e ti chiedo scusa, ma davvero non avevo altro posto dove andare... Sono orfana e senza un soldo, e ora sono anche senza casa e con una ferita.>>
A quel punto si alzò la maglietta logora e mi mostrò una larga fasciatura intrisa di sangue, aveva l'aria di fare molto male.
<<Oddio, mi dispiace... >> le dissi <<Posso chiedere Vincent e ti cambierà la fasciatura se vuoi...>>
<<Non è la ferita il problema, il problema è che non ho un posto dove vivere... Sono venuta qui per chiederti aiuto, ricca come sei dovrai pur avere dei contatti.>> abbassò la voce guardandomi supplichevole <<So che tu sei diversa da loro... Per questo ti chiedo aiuto... >>
<<Io... Non so cosa posso fare, ma posso darti un letto per stanotte>> mi risolverti <<Torno subito, hai altro oltre lo zaino?>> indicai il vecchio zaino da montagna che non aveva ancora lasciato un attimo da quando era entrata.
<<Nulla, è tutto quello che ho.>>
Mi alzai e andai in cucina dove c'erano Vincent ed Evelyn, la mia cameriera personale. <<Per favore prepareste la camera degli ospiti? Ymir si fermera per la notte.>>
Evelyn si mise subito all'opera ma Vincent mi prese in privato.
<<Signorina Christa, è sicura sia una buona idea? La ragazza proviene sicuramente dai quartieri poveri, non penso i suoi genitori approverebbero.>>
<<Beh, loro non sono presenti, no? È solo per una notte, domattina provvederò a liquidarla.>> dissi, non senza una nota di tristezza <<Non vedo niente di male in una buona azione.>>
<<Posso permettermi di sconsigliarle certe compagnie, signorina?>>
Non risposi per non essere scortese.
<<Signorina, la camera degli ospiti è pronta.>> Evelyn entrò in quel momento in cucina, smorzando la tensione ormai palpabile fra me e il fedele Vincent.
<<Accompagnerò personalmente Ymir.>> dissi subito, lieta di avere una scusa per rimandare la conversazione.
Tornai in salotto, dove Ymir stava lottando per non addormentarsi sul divano.
<<Vieni, ti mostro la tua camera.>> le dissi con un sorriso, avevo già dimenticato i nostri precedenti.
Lei si alzò, prese lo zaino e mi seguì, visibilmente imbarazzata.
<<Domani chiederò una nuova fasciatura.>> cercai di mantenere il sorriso, ma il silenzio della ragazza mi metteva in soggezione... Probabilmente sarà stanca.
<<Questa è la tua stanza, domattina verrà a chiamarti Evelyn per la colazione.>>
<<Grazie.>>
Ormai l'avevo capito, era una ragazza di poche parole.
<<Buonanotte.>>provai a dirle, ma ormai era entrata. Non ricevetti risposta.

Stay With Me Tonight || YumikuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora