Neanche ci accorgermo di stare per addormentarci, che già ci stavamo precipitando in un sonno profondo.
12.00.
Mi sveglio.
Cazzo, è già mezzogiorno, e queste dormiglione ancora non ne vogliono sapere di svegliarsi. Mia madre non c'è, l'ho sentita tornare stamattina verso le 5 ed è già andata via di nuovo, quella povera donna ha proprio bisogno di riposo.
Il sabato mia sorella non va a scuola, perciò dovrebbe essere in casa. Vado a vedere se è sveglia oppure se dorme ancora.
Salgo la solita rampa di scale e mi precipito lentamente verso la seconda camera a destra, appunto quella di mia sorella. Come pensavo, lei è in camera sveglia a giocare.
<Hai fame?> chiedo.
<No, mamma mi ha fatto la colazione.> mi dice.
<Hope a che ora è andata via la mamma?> le chiedo un po' preoccupata.
<Verso le 8.30, ma perché?> mi chiede.
<Niente, solo pensavo che la mamma ha proprio bisogno di riposo, dovremmo farla riposare un po', che dici stasera di portarla a cena fuori nel suo ristorante preferito, e chiamare nel suo ufficio per chiedere un giorno libero in più?> le chiedo.
<Ah non lo so, sei te quella grande. Però io vorrei che chiamassimo anche Lucas, magari vuole stare con tutti e tre.> dice.
Cavolo, ci sarebbe un po' troppa tensione, ma è suo figlio pure lui, quindi accetto.
<Va bene, ora chiamo.>
Esco e vado in salotto per prendere il telefono e chiamare.
Dopo aver chiamato l'ufficio, chiamo Lucas.
-Pronto.
-Lucas, sono Kira.
-Dimmi.
-Stasera cena con mamma e Hope nel suo ristorante preferito, alle 8. Ci stai?
-Ci sarò.
E riaggancia.
Vado a svegliare le ragazze, magari i loro genitori sono preoccupati.
Faccio per svegliare Erika, finchè non sento bussare alla porta. Vado ad aprire.
E' Damian, e io sono in pigiama, col trucco colato e sicuramente con una faccia da zombie.
<Oh, quindi sei tu.> dice con aria da superiore.
<Chi sarei io?> chiedo un po' nervosa.
<La bella addormentata nel bosco...secondo te? La figlia dell'avvocato, in classe di mia madre.>
<In persona, che vuoi?>
<Cavolo, un po' di cordialità manca in questa minuta ragazza.> dice.
Wow, era più attraente in classe, quando ancora non aveva aperto bocca.
Lo guardo male.
<Io mi chiamo Dam..>
<So come ti chiami, entra, sali le scale, l'ultima porta a sinistra, è l'ufficio di mia madre.> dico fredda.
<Sarà fatto principessa.> dice con aria molto pervertita, e anche molto persuasiva.
Lo guardo salire le scale, poi mi avvio verso il divano per svegliare le ragazze.
<Siamo sveglie da almeno tre minuti, giusto in tempo per sentire la vostra fiammeggiante chiacchierata.> dice Clara, con una faccia a dir poco pervertita.
<Oh piantatela, è un idiota.> dico spazientita, e anche offesa dal comportamento di quel rude ragazzo.
<Abbiamo notato.> dice Erika. <Ma è anche molto carino, e non credere di avere un carattere molto diverso; anche tu sei molto scorbutica e rude.>
<Sarà, ma spero che mia madre finisca velocemente questa causa, perché non potrei sopportare di vederlo qui tutti i giorni.>
A quel punto entra mia madre, col fiatone, si vede che ha corso per arrivare qui in tempo per chissà quale ora fissata.
<E' su.> dico.
<Grazie, Key.> mi risponde sollevata.
<Di niente mamma.>
<Kira noi dovremmo andare.> mi dice Dory.
<Oh si, certo, scusate mi ero incantata.> dico.
Le accompagno alla porta e le saluto.
Vado a farmi una doccia, ne ho proprio bisogno.
Entro in bagno ma è finito il balsamo. Mi tocca anche andare da mia madre per chiedere se posso prendere quello che ha nel bagno dell'ufficio.
Busso. Apro.
<Mamma non vorrei disturbarti ma non c'è più balsamo, posso prendere quello in questo bagno?> chiedo, molto imbarazzata.
<Certo, ma fai veloce.> mi dice.
Prendo il balsamo nel bagno e quando esco, c'è Damian che mi guarda con aria di sfida, come se si aspettasse che io faccia qualcosa di stupido, ma a me non interessa la sua opinione. Devo però essere gentile, devo per mia madre.
Esco dall'ufficio e vado a farmi una rilassante doccia calda della durata di un ora e mezzo.
Quando esco, vedo che lui è ancora nell'ufficio, la porta è chiusa.
Vado in camera, e mi metto dei vestiti a caso per stare in casa.
Nello stesso momento in cui io esco dalla camera, Damian esce dall'ufficio, e ci guardiamo negli occhi.
<Ciao principessa.> mi dice.
<Non chiamarmi così.> dico fredda.
<Okay, principessa.> dice, per poi scendere le scale e andarsene.
Che idiota, mi fa salire certi nervi.
Sto qualche ora a cazzeggiare in camera, intanto prenoto il risporante.
Sono circa le 6.30, vado da mia madre per dirle di prepararsi al meglio.
Mi guarda con aria stranita, ma poi accetta.
<Devi essere pronta per le 8.15, intesi?>
<Si, capitano.> disse ridendo.
Mi vestii elegante: una maglietta bianca con un lieve spacco sulla schiena, e dei pantaloni neri, con delle scarpe nere col tacco, e una borsetta bianca.
Il trucco era molto semplice: una sottilissima linea di eye-lyner, mascara e rossetto rosa. E capelli sciolti.
Ho messo il rossetto anche a Hope, per rendere un po' più elegante anche lei.
Sono le 8.15, e mia madre è puntuale come sempre.
E' bellissima: un vestito grigio attillato, capelli racchiusi in una crocchia perfetta, mascara e rossetto rosso opaco. Senza dimenticare le sue scarpe col tacco e la sua borsa neri.
Insomma, essendo un avvocato la vedo sempre vestita elegante, ma mai così, stasera è proprio perfetta.
Suonano alla porta, è Lucas, ma mia madre ancora non lo sa.
Apre la porta e lo abbraccia fortissimo. Anche lui è molto elegante, bellissimo, ammetto che mi è mancato, e mi manca molto il nostro rapporto di una volta.
Anche Hope gli salta addosso e lui l'abbraccia e la prende in collo riempiendola di baci, proprio come faceva con me.
<Ciao.> dico.
<Ciao, Kira.> mi risponde.
Usciamo e entriamo in macchina. Lui al volante, mia madre accanto, io dietro appoggiata al finestrino, e mia sorella accanto a me.
E partiamo.

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Nient'altro oltre noi.
RomanceKira è una ragazza di 19 anni con un passato difficile: l'anoressia. Sta ancora cercando di uscirne e ci riuscirà quando incontrerà Damian, finchè...