-DIM-
Vedo Serena e Chiara correre verso la porta.
- Sere tutto okay?- le chiedo, lei si gira e vedo gli occhi lucidi.
- Questa volta non cercare di fermarmi perché è inutile. Credimi- mi dice. Capisco subito il motivo.
-Ma cosa ti ha detto? - le chiedo.
- Dim ci vediamo dopo. Tranquillo- mi dice severa ma io le blocco il polso.
-No! Non sei in grado di controllare la rabbia. Non posso permettere che ti trasformi in licantropo davanti a lei. Starai a casa - le dico.
- Dim fatti i cazzi tuoi- mi dice uscendo dalla porta mentre Chiara rimane qui. Quello è un ordine Alpha ed è obbligata a rispettarlo. Non può fare a meno.
- Chiara vieni con me! - le dice Serena.
-Non posso- le risponde triste.
-Serena torna dentro. È un ordine- Dico da Alpha. Lei mi guarda e mi prega con gli occhi di non farlo ma non posso permetterlo.
- Subito- le dico severo. Lei va avanti comunque e comincia a correre. La fermo in tempo.
- Serena ti vuoi calmare?- le dico duro ma me ne pento subito quando la vedo piangere talmente tanto che non riesce a respirare.
- Cazzo! - la stringo a me e lei fa altrettanto. Mi siedo in una panchina e la faccio sedere sulle mie gambe.
- Mi vuoi spiegare cosa ti succede?- le dico ma lei singhiozza talmente forte che sembra stia soffocando. La stringo a me e le asciugo le lacrime.
- Piccola calmati un attimo. - le dico. Lei finalmente respira normalmente e mi guarda.
- Ha cominciato a dire che prima o poi sarai suo. Che ti perderò come ho perso i miei genitori e non ci ho visto più. Tu non sarai mai suo a costo che la uccido ma non starai mai con lei. La uccido. Devo andare da lei. Ti prego.- mi dice.
- No!- le rispondo serio.
- Se non ci vado le farò capire che ha ragione quando non è vero. Non puoi usare il tuo potere Alpha quando non c'entra assolutamente niente. Lasciami- mi dice cercando di alzarsi.
- Sai che non ti lascerò andare quindi smettila. Uso il potere di Alpha perché non sapresti controllarti come stava per accadere ieri sera. Lo faccio solo in questi casi. Non l'ho mai fatto per impedirti di uscire ad esempio quindi...
Se non ci vai le farai capire che sei più intelligente di lei. So che dà fastidio. Ma non sarò mai suo e non mi perderai mai. Lo sai. Ti devi solo fidare di me piccola.- le dico.
- Non puoi vincere sempre tu. Al mio posto avresti reagito peggio e io non ti avrei fermato. - mi dice.
- Io riesco a controllarmi. Ora torniamo a casa. - le dico arrabbiato.
- Eh certo... - dice alzandosi.
- Senti se non mi vorrai parlare va bene non mi importa ma non permetto che tu metta in pericolo il nostro gruppo. - le dico andando verso casa. Lei mi segue sbuffando e quando arriviamo va subito nella nostra stanza mentre io vado da mia sorella. Lei mi guarda subito e si mette seduta.
- Dim... -
- Stai zitta. Non ti voglio sentire. - le dico. Lei abbassa la testa.
-Secondo te lo dovrei dire a papà? Non so cosa farebbe ma io non penso niente di divertente. -
- Non lo fare ti prego- mi dice quasi piangendo.
- Perché non dovrei?- le domando.
- Perché mi vuoi bene forse- mi risponde. Oddio ma come le vengono certe sparate? Mi siedo accanto a lei.
- Valentina io non ti voglio bene, io ti amo. Sei mia sorella. Se volevi uscire bastava che me lo dicessi. Ti avrei portato con me e saremmo tornati certamente prima. Non hai l'età per rientrare alle 2 di notte. Se devi uscire fallo ma di pomeriggio. Non dirò nulla a papà per questa volta ma non deve succedere più. Promettimelo!- le dico.
- Te lo prometto fratellone mio- mi risponde dolce.
-Eri solamente con delle amiche o c'era quel ragazzo del viaggio? Dimmi la verità! - le dico.
- Promettimi che non ti arrabbi - mi dice.
- Cazzo Valentina! Sono già arrabbiato con te. Rispondi alle domande e basta. - le dico severo.
- C'era anche lui. Si è trasferito nella mia scuola. Ci siamo baciati. Stiamo quasi insieme - mi confessa. Stringo i pugni.
- Sono più che deluso da te. Hai mentito a tuo fratello. Dammi il telefono e il computer!- le dico con voce di tono alto.
- Dim ti prego- mi dice.
- Valentina o mi dai il telefono e il computer o vado da papà- le dico con voce severa. Lei mi porge subito le cose e io vado verso la porta ma mi abbraccia da dietro. Mi fermo ma non mi giro.
- Dim perdonami. - mi dice con voce triste. Poso il telefono e il computer nel mobile e mi giro.
- Vorrei che mi dicessi tutto. Che non ti nascondessi da me. Perché io sono quello che sarà sempre dalla tua parte e ti proteggerò sempre. Non dirmi mai più bugie e raccontami queste cose. Sono geloso ma voglio la tua felicità. Se proprio vuoi uscire, dillo a me e ti porto ovunque. Sai che papà non direbbe niente.- le dico. Lei annuisce.
- Va bene. Te lo prometto. Mi perdoni? - mi chiede dolce.
-Ti perdono piccola. Certo che ti perdono! - le dico abbracciandola. La mia cucciola.
- Dim potrei mandare un messaggio a... - cerca di dirmi.
-No. Il telefono e il computer lo riavrai tra 1 settimana. - le dico.
- Va bene, ti voglio bene fratellone- mi dice.
- Anch'io sorellina - le rispondo dandole un bacio in fronte. Mi guarda con occhi dolci.
- Volevo uscire con te però sapevo che non mi avresti portato perché avresti dovuto ritirarti prima e quindi sono uscita con loro- mi dice.
- Pensi sempre le cose sbagliate. Non m'importa rientrare dopo. Se me lo avessi chiesto ti avrei portato con me. Basta chiederle le cose. Farei di tutto per stare con te lo sai- le dico, lei sorride e annuisce.
- Stai un po' con me? - mi chiede, io annuisco e mi sdraio nel suo letto. Poco dopo lei mi raggiunge.
- Sai sono gelosa di Serena. Si lo so che adesso è mia sorella però in un certo senso mi ha rubato il tuo affetto.- mi spiega.
- Vale non ha rubato proprio nulla. L' affetto lo avrai per sempre. Sei mia sorella. Lei è la mia ragazza ed è un'altra cosa. Non siamo veramente fratelli però... -
- Tu sei mio fratello e basta. Ho capito. Per lei provi un affetto differente anche se è tua sorella perché la vedi con occhi diversi. - Io sorrido e annuisco.
- Esatto- le rispondo. Lei mi guarda e scende dal letto per mettere il nostro film preferito, si appoggia al mio petto come faceva da piccolina e restiamo a guardare il film per 2 orette circa, poi scendiamo in cucina dove trovo Serena e Chiara che nemmeno si guardano, la mia migliore amica mi guarda e va via con sguardo triste. Serena ovviamente se la prende con tutti e ora la ritiene responsabile del nostro litigio perché non è andata con lei. La conosco troppo bene.
- Che succede? - chiede innocente mia sorella.
- Niente. Solo che alla fine chi si definisce migliore amica alla fine si blocca per un ordine- le spiega Serena con tono acido.
- Se è un ordine Alpha è necessario. Lo sai anche tu. - le risponde.
- Lo sa ma non vuole accettarlo. Sai anche tu che quando litiga con qualcuno lo fa con tutti. - dico svelto.
- Vaffanculo Dimitri....- dice uscendo dalla cucina e sbattendo la porta d'ingresso. Salgo subito sopra e vado da Luca.
- Bro devi seguire Serena. Abbiamo litigato e ora sicuramente va da Beatrice. Si trasformerà. Io non posso. Non mi ascolta. - gli dico. Lui salta giù dal letto e si mette le scarpe.
- Vado. Tranquillo Bro- mi dice uscendo. Torno in cucina e ovviamente mia sorella mi chiede il motivo di tutto questo. Le spiego tutto e lei dà ragione ad entrambi e mi dice che magari avrei dovuto accompagnarla da Beatrice per controllare che non si trasformasse e che anch'io avrei reagito così anche se dopo l'ultima volta non avrei fatto sta scenata ma avrei tenuto d'occhio la situazione magari. Dopo 2 ore tornano e Luca mi fa segno di salire sopra ma Serena mi blocca.
- Dim...- mi dice.
- Non ora- le dico duro. Salgo sopra con Luca e chiudo la porta.
- Sta andando fuori controllo. Piangeva come una pazza. Non faceva altro in pratica. Si è trasformata. Non sa controllare la rabbia. Non l'ha vista nessuno. Tranquillo. Io al momento non direi niente ma dobbiamo starle vicino. Non la devi lasciare sola nemmeno un secondo. Ha fatto discorsi che.... - non ci voglio credere...
- Okay ho capito. Io le sto sempre vicino. - gli rispondo.
- Si ma lei ha paura di perderti, che Beatrice ti porti via. Magari ora non le dire niente. Falle capire che sbaglia, sarà lei a venire. Rimani qui. - mi consiglia.
- Va bene, grazie- rispondo preoccupato. Lui mi dà una pacca sulla spalla.
- Stai tranquillo, ti aiuto io. - mi rassicura. Io annuisco e lui esce. Mi sdraio nel letto e accendo la tv e cerco di non pensare a quello che mi ha detto perché mi sale l'ansia ma poco dopo entra Serena. Io faccio finta di niente e continuo a guardare la tele. Si siede accanto a me e il desiderio e l'istinto di stringerla a me è davvero forte ma devo seguire il consiglio di Luca.
- Sei arrabbiato con me vero?- mi domanda. Io la guardo.
-Non ti fidi di me, fai scenate inutili, litighi con tutti. Secondo te? - le chiedo.
- Hai ragione. Scusami, non succederà più. Te lo prometto ma cerca di capirmi.- mi dice.
- Serena ti capisco più di chiunque altro. Anch'io mi sarei incazzato ma non avrei fatto tutto ciò. Ne avrei parlato con te. Si magari sarei stato possessivo ma... - le lascio intendere.
-Hai ragione. Sono stata troppo impulsiva- mi risponde avvicinandosi per avere un bacio ma io mi allontano e lei mi guarda delusa.
- Ti devi fidare di me. Devi capire che nessuno mi allontanerà da te. Sono il tuo ragazzo, fidati- le dico.
-Mi fido- mi risponde sicura.
-Non sembra. Dimostramelo. Io faccio di tutto per farti notare che mi fido di te. Sono geloso ma è un'altra cosa. - le rispondo guardandola negli occhi.
-Te lo dimostrerò- mi dice, io annuisco e lei mi bacia leggermente ma vede che io sono freddo quindi si mette vicino a me. Appoggia la testa nel mio petto e mi accarezza i capelli. Mi guarda e io faccio lo stesso. La stringo a me e la bacio. La porto sopra di me e la guardo.
- Farò di tutto per dimostrarti che lei e nessun altro mi potrà mai portare lontano da te - le dico, lei annuisce e mi bacia.
- Grazie- mi risponde abbracciandomi. La mia cucciola ha bisogno di me e io sono qui.-Ragazzi fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti. Grazie. -
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Perché devi essere cosí geloso?
Lãng mạnDue ragazzi che incontrano il proprio amore a scuola ma lei deve convivere con la gelosia del suo fidanzato possessivo. Classico ragazzo puttaniere, Dimitri, che non ama studiare ed é stato bocciato. Tutte gli fanno il filo e lui sorride e non rifiu...