🌸5🌸

329 20 2
                                        

Sakura : 8 anni
Kagome : 3 anni

( dovrebbe essere daichi quello in copertina )

- sakura! Aspetta prima di uscire!- le urlò la madre, mentre la ragazza era già pronta per andare a scuola,  ma le toccava badare a kagome, accompagnandola all'asilo - tch...ok!- 3 anni erano passati da quel giorno, e l'odio di sakura nei confronti della sorella non era cambiato .
La odiava,  per averle portato via il padre.
Lui aveva una famiglia, una moglie da amare e una figlia da crescere , kagome invece....Lei non aveva niente, era solo una mocciosa che respirava , eppure lei era viva e daichi no.
La madre aveva pregato sakura di non dirle niente della morte del padre,  e sakura lo fece,  ma solo per fare un favore alla madre.
Kagome la raggiunse , con lo zainetto in spalla e il grembiulino rosa.
Era ancora troppo piccola per comprendere che la sorella la odiava, per qui quando sakura la evitava pensava fosse normale.
- sorellona andiamo?-,-seh- si mise le mani in tasca e si diresse verso la propria scuola , incontrando come ogni mattina ikuto - neko chan!kagome!- la più piccola sorrise e salutò il ragazzo- Ciao piccola, come stai?-,- bene ikuto!- i due andavano davvero d'accordo, e quindi kagome passò il tragitto a parlare con lui , mentre sakura leggeva il suo libro camminando .
Quella mocciosa le faceva davvero schifo, perché doveva prendersi la briga di proteggerla? Era debole, e i deboli come lei o imparano a difendersi,  o muoiono.
Lei non aveva nessuno che la proteggesse,  ha imparato da sola a difendersi ,  perché invece kagome doveva avere un trattamento migliore?
- Ciao sorellona! Ciao ikuto!- la prima le rivolse un ringhio,  mentre ikuto la salutò.
Arrivati a scuola , trovarono il solito trio di ayato,  ma quella mattina sembrava non avesse voglia di rompere le scatole .

* dopo scuola *

- Ciao neko chaaan -,- Ciao - sakura prese la sua strada, ma prima di passare per la scuola di kagome, doveva passare per il cimitero.
Appena arrivata si inginocchiò a terra , davanti alla tomba del padre , e accarezzò la lapide - daichi higurashi,  amato padre e Marito....- lesse sakura, e sotto c'era una piccola didascalia - io vivo perché ho qualcosa da proteggere - era la frase che diceva per consolare sakura , e allora lei cominciò a piangere, e le lacrime caddero sopra i fiori - bugiardo....Sei un bugiardo, avevi me da proteggere...Perché allora sei morto - ripeteva quella frase ogni volta che andava li , come una routine - voglio che tu mi protegga papà...- fortunatamente non c'era nessuno al cimitero per sentire la piccola piangere - non sono forte papà,  torna in vita e proteggimi - ma ovviamente non ricevette ne una riposta e nemmeno un miracolo,  quindi si alzò e uscì dal cimitero, trovando kagome ad aspettarla, allora si asciugò le lacrime fingendo che le fosse finito qualcosa nell'occhio - muoviti mocciosa - kagome sorrise e la seguì come in cagnolino .
Durante il tragitto sakura sentì il Miagolio di un gatto, e abbassando lo sguardo vide un piccolo gatto bianco a macchie nere e marroni all'interno di una scatola dentro un vicolo -dio, chi è il mostro che abbandonerebbe un gatto -prese in braccio il piccolo gattino e lo coprì con la sciarpa , mentre il piccolo gatto Miagolava - shh,shh, adesso ti porto a casa - sapeva che la madre non avrebbe detto di no.
Kagome la guardava come un bambino guarda un super eroe, la ammirava, e anche se la trattava male pensava fosse la persona più fantastica e forte dell'universo.
Tornarono a casa,  e sakura asciugò il piccolo gatto, che la madre accolse sorridente .
Forse avere un gatto avrebbe risollevato il morale alla figlia .
- come lo chiami? - chiese curiosa kagome - non lo so - disse sakura senza accorgersi di aver usato un tono felice con kagome, cosa che la piccola notò subito e sorrise - pujo!- gridò - eh?-,- pujo!pujo!- sakura, che voleva far zittire la piccola , si arrese -e va bene, lo chiamiamo pujo -il piccolo micio scodinzolò sorridente .



UN AMORE DEMONIACO~LA STORIA DI SAKURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora