5 capitolo

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Sono le 7 e mezza di mattina, e io sono già pronta per andare a scuola. Cosi sveglio Giulia buttandola giù dal letto perché non si vuole svegliare (che pigrona!). Dopo aver aspettato che Giulia si vestisse e si desse una pulita, andiamo subito a far colazione. Io ordino un cappuccino con un cornetto vuoto, Giulia, invece, prende un caffè con un bombolone alla crema. Così ci dirigiamo a scuola e, dopo essere entrate in classe ci sediamo. Ha inizio la noiosissima lezione di matematica. Io, invece di seguire,  penso a Lucas (mamma mia quanto è bello!!! Se devo essere sincera, mi piace. Si, mi piace molto. Ma non pensate male voi, eh. Come amico intendo). Qualcuno mi distrae dai miei pensieri urlandomi contro. Sgrano gli occhi e vedo che è proprio la professoressa di matematica che mi sta urlando dicendomi: "GEORGIA DEVI ASCOLTARE SE NON VUOI ESSERE BOCCIATA, MA TANTO PER ME SEI VICINA ALLA BOCCIATURA!!!!". Ma è seria?! Dice sul serio?! È da una settimana che è iniziata la scuola e lei già dice che mi boccerà. (HAHAHAHAHA A POSTO, STO MESSA BENE). Le rispondo secca e decisa: "Prof siamo ancora a settembre, c'è tempo per recuperare! Peró non capisco cosa dovrei recuperare visto che non ho nessun voto". Lei mi guarda infastidita ma non dice niente. Io le sorrido con indifferenza e lei riprende la lezione mentre io ritorno a pensare a lui. (Cavolo che ossessione!). Suona la campanella e cosi mi affretto ad andare a mangiare con Giulia. Ci sediamo vicino a Jessica e iniziamo a parlare. Dopo un po' ecco ché Simon fa la sua entrata da figo e si avvicina a me per darmi un bacio e fregarmi una patatina e, cosi, si siede vicino a noi. (Va beh dai, mi ci sto abituando ai suoi baci). Lui, dopo aver ingurgitato la patatina mi sorride e mi dice: "Come sei bella oggi piccola". Io, imbarazzata, gli sorrido diventando più rossa di un peperone e rispondo: "Grazie, anche tu". Sorride anche lui e poi inizia a parlare del più e del meno. (Devo essere sincera, è davvero molto simpatico). Parlammo finché non suono la campanella. Allora io, Giulia e Jessica ci dirigemmo in classe. Che strano, non ho mai visto Lucas a scuola. Forse è al piano superiore. Dopo vado a vedere. Intanto io e Giulia stiamo parlando della festa di ieri sera. Ho notato che lei stava ballando con Andreas quando l'ho portata via. Secondo me tra quei due ci sarà una bella storia. Incuriosita, le domando: "Giu, ma cosa c'è tra te e Andreas?". Lei, imbarazza, risponde: "Ehm, ancora niente, ma credo di essermi innamorata". i lniziai ad urlare dicendo: "ODDIOOOO. Sicuro, starete bene insieme". Lei, ancora imbarazzata, mi sorride, ma poi, all'improvviso, si rabbuia sussurrandomi: "Peró non so se piaccio a lui. Ceh, credo di no, hai mai visto uno come lui mettersi con una come me? Ceh, mi hai vista?! Non sono una che lo merita, sono solo una semplice ragazza". Io, incavolata più che mai dalle sue parole, le faccio eco: " Ma sei seria?! Ma se sei una delle più belle della scuola, tutte ti invidiano. Persino io ti invidio. E molto. Giulia, è lui quello che non si meriterebbe una dea come te. Dammi retta, tu sei più di una semplice ragazza qualunque. Tu sei GIULIA, ricordatelo sempre". Mi salta addosso e, piangendo, mi ringrazia: "Grazie, grazie davvero di esistere, senza di te davvero non so che farei. Ti adoro mia piccola cucciola". Io ricambio l'abbraccio, stringendola forte a me. Adoro quando lei mi abbraccia, è come se fossi al sicuro, è come se tutto, per un secondo, andasse bene.

E poi arrivó lui...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora