Suona la sveglia e mi sveglio ancora tra le braccia di Simon, decido di non svegliarlo, è così pulcioso quando dorme. Mi lavo e mi vesto, opto per un jeans e una maglietta nera con scritto You and Me, poi mi metto la mia bellissima e adorata bandana nera con le Stan Smith bianche, scrivo un bigliettino a Simon ed esco dalla stanza per andare a fare colazione. Entro nel bar e mi siedo al mio solito posto per poi ordinare un caffé e un cornetto, intanto continuo a leggere la storia di Alba su Waatpad, devo dire che è davvero una brava scrittrice, già l'adoro e sto solo al 4° capitolo. Finito di leggere mi incammino a scuola ascoltando la nuova canzone di Fred de Palma, mi piace un botto si chiama "Ora che"; persa nei miei pensieri non mi accorgo dove stavo andando, infatti subito dopo mi ritrovo dalla parte opposta alla scuola (Bene mi sono decisamente persa!). Decido di chiedere a un passante dove sono, incontro un ragazzo molto carino e decido di chiedere a lui: "Ehi scusa, sai per caso dove siamo? Io sono nuova da queste parti e mi sono persa, dovevo andare a scuola e ho sbagliato strada, sai per caso dove si trova la London's High School?". Lui sorride gentilmente e poi mi risponde: "Si ci sto per andare, comunque piacere mi chiamo Alessandro". Io: "Piacere mio Alessandro, io mi chiamo Georgia", detto questo ci incamminiamo a scuola, lui sembra un ragazzo molto timido e quindi faccio io il primo passo e gli domando: "Scusa ma quanti anni hai?", lui risponde subito: "Ne ho 18 e tu?", "Io ne ho 16", gli risposi. Non sembrava per niente un ragazzo di 18 anni; parliamo per un po' e cosi finalmente si è sbloccato. Dopo un po' arriviamo e io entro in classe e vedo da lontano Jessica che parla con Lucas, ma lui che cazzo ci fa nella nostra aula? Bah. Va be meglio non pensare a quel cretino. Noto che lui si sta per avvicinare a me finché Alessandro da dietro mi chiama, io corro da lui e lo ringrazio per avermi risparmiato un'altra scellerata davanti a tutti, gli chiedo cosa voleva: "Allora Ale, cosa c'è?", lui sorride con quel sorriso da angioletto e poi mi porge una cosa: "Tieni questa, ti era caduta prima". Ahhh il mio quaderno di matematica, Dio questo già lo amo. Gli salto addosso per ringraziarlo e gli do un bacio sulla guancia e poi gli dico "GRAZIE GRAZIE GRAZIE, ce l'ho alla prima ora e la prof vuole che le faccia vedere i compiti, mi hai salvato il culo grazie mille, ti sono debitrice a vita", detto questo corro verso la classe prima che arrivi la prof che, come immaginavo, mi ha chiesto i compiti e io li ho fatti per sua sfortuna (Non mi può mette nessun 2 quella befana). Suonò la campanella e mi precipitai alla mensa, io ho sempre fame non è normale. Con Giulia ci incamminiamo con i vassoi pieni nel nostro tavolo poi arrivò il mio cucciolo (Simon) e gli diedi un bacino sulla guancia, poi intravidi Alessandro e gli feci segno di unirsi a noi, lo presentai a Giulia e a Simon, per fortuna non fu tanto timido. Simon mi frega sempre le patatine (Sto stronzo, me la pagherà!). Finita la scuola io, Giulia, Simon e Alessandro decidiamo di fare un giro per il centro, così per distrarci e conoscerci meglio pure se già ci conosciamo benissimo, ma era una scusa per uscire. Decidiamo di andare a prendere un gelato, ma io prendo un frappé, Giulia prende lo Yogurt e Simo e Ale prendono il gelato, uno alla fragola e vaniglia, l'altro cioccolato e stracciatella. Dopo ci incamminiamo verso il mare per gustarci al meglio il gelato. Simon come sempre ci prova con qualsiasi ragazza che passava di lì e, come immaginate, tutte gli hanno dato il numero, adesso sta bene per una settimana o più Ahahahaha; Alessandro invece era concentrato sul suo gelato, era strano forse, c'era qualcosa che non andava. Mi avvicino a lui e gli chiedo sotto voce per non farmi sentire da quei due: "Cos'hai? Perché sei così triste?", lui mi guarda dritto negli occhi e mi risponde: "Era un po' che non andavo in giro con i miei amici e mi mancano tanto, come puoi capire anche io sono nuovo da queste parti e nessuno mi aveva mai rivolto la parola finché una distratta ragazza non si perse per Londra". Io lo abbracciai e gli sussurrai: "Tranquillo adesso sei uno dei nostri, non ti lasceremo scappare e mi dispiace". Gli diedi un bacio sulla guancia e andai da Simon, che stava mettendo nel suo portafoglio tutti i foglietti che contenevano i numeri di telefono, mamma mia erano tantissimi, beh come biasimarle, è bellissimo Simon. Dopo aver finito il gelato e fatto fare brutte figure a Simon facendo finta che io e Giulia fossimo le sue ragazze così che le altre gli tirassero uno schiaffo, è stata una bellissima giornata... Finché non vidi Jonathan che, come il suo solito, venne a sbattermi contro, credo che lo faccia apposta. Io lo ignoro e lo supero, lui però si mette davanti a me e mi guarda incuriosito e poi mi dice: "Ho saputo cosa ha fatto Lucas, me lo sarei aspettato da lui, ti avevo avvisato che è un bad boy. Comunque parlando di cose serie, io e te non siamo partiti con il piede giusto, ti va di uscire con me una volta? Non sei obbligata ma è per farmi perdonare", io riflettendo su sta domanda, dopo un po' risposi con un semplice: "Si va bene, facciamo domenica". Lui sorrise, mi diede un bacio e poi si scusò e se ne andò, Giulia subito sbalordita mi dice: "Geo ma hai capito chi ti ha chiesto di uscire? Quanto sei fortunata, lui è il ragazzo più bello e più ricco della scuola, mi raccomando vestiti bene, domani io e te andiamo a fare shopping". Tutti ridono tranne Simon, che aggiunse: "Qualcosa non quadra, secondo me c'è qualcosa sotto e sicuro lo scopriró, fosse l'ultima cosa che faccio. Sta storia mi puzza, prima Lucas e mo Jonathan", io infastidita da questa sua affermazione dico irritata: "Che c'è, per caso non sono bella quanto te, che ti puoi permettere tutte le ragazze del mondo?". Lui mi guarda e poi dice: "Tutte tranne te".
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E poi arrivó lui...
RomanceE poi arrivò lui...non ricordo bene come, ne quando avvenne il nostro incontro, ma ricordo bene come cambió la mia vita...