wynston

Ricordi

La cena era deliziosa, fatta eccezione per il dolce, che ho finto di apprezzare e ora mi ritrovo con una fetta di torta di mele avvolta in carta d'alluminio per "fare colazione in caso io faccia tardi", ahh Margaret. Abbiamo riso e scherzato tutta la sera e non si è fatto il minimo accenno alla seduta che avrei dovuto tenere il giorno seguente con Steen. Margaret mi fece vedere foto e svariati album di famiglia. Da giovani erano davvero carini, non si riconoscono quasi. -"Chi è questo bambino?"- chiesi vedendo la fotografia di un bimbo di circa 4 anni che giocava con un orsacchiotto peluche, all'orso mancava un'orecchio e il braccio sembrava stesse per lasciare il corpo, ma il bimbo pareva assolutamente entusiasta vicino a quel giocattolo. 

Dopo una lunga pausa ad osservare la fotografia Marge si pronunciò-"Lui e Stewart, il nostro primo figlio. Quanti anni hai, Wynston? circa 20, no?"-

-"20 a luglio"- precisai.

-"Come pensavo, lui avrebbe all'incirca la tua età."-

-"Avrebbe?"- Chiesi senza voler del tutto sapere la risposta, prevedevo un lungo racconto in arrivo.

-"Si, purtroppo è venuto a mancare due anni fa"- disse Steen con voce tenue. In 5 anni non mi sono mai accorto che lui avesse figli, nè tantomeno sapevo che ne avesse perso uno, ma in fondo non so neanche il suo nome completo. C'è stata una volta un paio di anni fa in cui non si è presentato alle sedute, ma pensavo che stesse a letto influenzato, ora inizio a capire.

-"In cinque anni non ho mai visto vostro figlio. Eppure vengo spesso a cena da voi."- precisai.

-"Non eravamo in buoni rapporti così 7 anni fa circa è andato a vivere con suo cugino in Germania, ad Amburgo, non riuscivamo a parlare al telefono senza litigare e così pian piano si sono ridotti i rapporti, fino a scomparire del tutto."- Disse Steen ma poi Marge lo interruppe-" La notizia di...beh...dell'accaduto ci è stata riferita da nostro nipote, con cui Stewart viveva da ormai 5 anni. Dicono che sia stato un incidente d'auto ma un incidente non riduce così una persona!"- Marge scoppiò in lacrime. Steen la prese tra le sue braccia confortandola, ma senza ovvi risultati, poi mi disse -"Vedi, Margaret pensa più ad un fatto volontario, un assassino ecco, non so che dirle, se esce il discorso si finisce per discutere poichè mi incolpa di non voler un minimo di vendetta per la vita di nostro figlio, ma un incidente d'auto non può essere 'vendicato'."- Marge sbraitò improvvisamente -"Non è stato un incidente d'auto!"-.

Dopo che Marge si fu calmata mi continuò a raccontare per ancora un'ora circa del suo primogenito, di come era dolce e flebile in tenera età e di come sia cambiato col passare degli anni. Quando ne parlava le brillavano gli occhi benchè non fosse un figlio modello, tutt'altro. Mi disse delle sue ribellioni contro i genitori e di come si fece trasportare da alcuni amici di quartiere, che quando nacque, non era tra i migliori. Ma ripensando ai suoi amici, in fondo Stewart era un ragazzo modello rispetto a loro, non ha mai avuto grossi problemi con la società a parte qualche piccolo battibecco con i vicini più anziani, ma nulla di serio. Poi mi ricordai che loro dissero "il nostro primo figlio". -"Avete altri figli?"- chiesi incuriosito, benchè non abbia visto nessuna foto di altri bambini nei vari album mostratomi. Mi rispose solo Steen, Marge si ammutolì improvvisamente. -"Si sarebbe chiamata Avril, purtroppo non era nelle condizioni di nascere, la vita non è stata gentile con noi"- Ha ragione, la vita non è stata assolutamente gentile con loro, portando via un figlio e non facendone conoscere un altro ai genitori, ora capisco perchè mi trattano come uno di famiglia, non cercano di rimpiazzare Stewart o Avril! assolutamente! ma posso essere per loro il genere di figlio che non hanno potuto avere, purtroppo però non posso. Non sono in grado di dare l'affetto che meritano, non posso ricordarmi del nostro rapporto, e poi... non si dovrebbero avere segreti con i genitori, giusto? Allora non faccio al caso loro. Finito di parlare andai via, era ormai tardi ma per me erano passati pochi momenti dall'arrivo in quella casa, guardai l'orologio in macchina *00:20*.  Credo sia ora di andare a casa.