Insolito

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Il solito incubo ricorrente, mi trovavo steso sul letto, non riuscivo a muovermi. Sentivo il mio corpo sopraffatto da una sensazione di stress, che mi impediva il movimento anche solo delle dita. Riuscivo a decidere dove guardare ma non a chiudere gli occhi. Le voci sussurravano in lingue incomprensibili che però mi sembravano quasi familiari. Il ghigno si avvicinava emanando odore di zolfo e presentandomi all'udito versi simili a lamenti. Non riconoscevo la stanza in cui ero, era troppo buio per vedere in lontananza. I denti bianchi e brillanti facevano risaltare gli occhi rossi di quella figura ignota che era in fondo alla stanza. Le ombre iniziavano a dirigersi verso di me lentamente, la scena alla mia destra era tremenda. Mi trovavo Steen accanto. Coperto da fiamme, mi chiede aiuto ma non posso aiutarlo in alcun modo. La paura mi immobilizza. Di scatto mi sveglio, mi tremano le mani e non mi sento le gambe, sudo freddo e mi gira la testa. Non è insolito, ma è la prima volta che mi sveglio prima di trovarmi le ombre a mezzo centimetro dal viso. Inizio a sentire le gambe e con esse anche un peso, accendo la luce della stanza e il cane e lì, sopra i miei arti, mi guarda con i suoi occhi impassibili e torna in giardino dalla porta vetri che mi ero scordato di chiudere con la chiave. Vado a chiudere e torno a letto, guardando il soffitto e sperando di non riaddormentarmi, l'incubo non mi lascerà stare, si ripete sempre la stessa scena ma ogni volta mi terrorizza come fosse la prima. Mi riaddormento. La sveglia non suona, l'ho disattivata poichè oggi è domenica e non ho alcun impegno in agenda. Ripensandoci bene, non ho rifatto quell'incubo. Ciò è davvero strano. Ho dormito come un bambino la seconda volta che mi sono addormentato. Non è mai successo. Che sia stato grazie a quel cane? Beh in un certo senso, sapere di aver accanto una bestia del genere mi dà un senso di protezione, benché tra di noi non ci sia alcun tipo di rapporto. Mi metto le ciabatte a vado in salotto, l'orologio da polso segna le 10:13, mai dormito così tanto! Nell'ampio open space vedo il cane, sul mio divano rosso strappato e rattoppato come meglio ho potuto fare, sembra davvero piacergli. -"Come sei entrato?"- Eppure avevo chiuso tutto a chiave durante la notte, ora stavo iniziando a preoccuparmi seriamente che casa mia non fosse abbastanza sicura se addirittura un cane era riuscito ad entrare senza farsi troppi problemi. Sapevo che sarebbe stato inutile ma tentar non nuoce quindi... -"okay. Da dove sei entrato?"- Come mi aspettavo, non si mosse di una virgola. -"Okay tu rimani qui a casa, un po' di protezione non nuoce, vado a fare la spesa"- .... -"ora parlo anche con i cani"- .

Mi misi dei vestiti senza troppe pretese e uscii di casa, facendo attenzione a prendere portafogli e chiavi. Mi assicurai di lasciare il cane in casa ma senza chiudere a chiave, in fondo si può aprire solo dall'interno la porta di casa mia. Entrai in macchina, guardai lo specchietto retrovisore per fare manovra quando vidi il riflesso del cane sui sedili posteriori, era contornato da una luce bluastra che però era visibile solo nel riflesso. -"Come sei finito qui?! E' impossibile!"- questo cane iniziava a spaventarmi, prima appare e scompare in luoghi chiusi, e ora è anche contornato da una luce blu, cos'è? un sayan? Aprii la portiera dell'auto e urlai -"SCENDI SUBITO!"-  e così fece, senza però cambiare la sua espressione disinteressata. Misi in moto la macchina e partii senza voltarmi. Arrivai al primo supermercato aperto, che lavorava 7 giorni su 7. Scesi dalla macchina, mi assicurai di non essere stato seguito da quell'insolito cane, non ce n'era traccia, così entrai nel negozio. Misi nel cesto un po' di frutta, una pentola antigraffio che vidi in saldo, un set di quattro piatti e bicchieri abbinati, un rotolo di carta asciugatutto, pane e affettati in abbondanza, uova, 2 bistecche e due detersivi, uno per panni e uno per pulire a terra, poichè quello per le stoviglie era finito. La fila in cassa era quasi inesistente così pagai ed imbustai il comprato con calma. All'uscita non c'era ancora traccia del cane, tirai un sospiro di sollievo, quell'animale passò dal darmi un senso di protezione ad inquietarmi. Tornando a casa vidi che la strada che prendevo di solito era chiusa così presi una via secondaria, dove vidi un negozio per casalinghi e oggetti di tutti i tipi, mi fermai un secondo per comprare qualche piatto fondo e il detersivo per stoviglie, poi di diressi verso la macchina. Nel tragitto negozio-macchina che dovevo compiere un camion sbandò, uscendo fuori strada, io ero sulla sua traiettoria. Ma mi ritrovai per terra a pochi metri dallo schianto, il grosso cane era sopra di me, mi aveva spinto via prima dell'impatto con il camion. Mi aveva salvato la vita. Sembrava arrivato in quel momento solo per salvarmi, poi corse via senza voltarsi. Avevo il battito a mille ma andai a vedere come stava il conducente dell'altro mezzo. Per fortuna stava bene, un gatto era sbucato del nulla e nel cercare di evitarlo aveva sbandato, senza colpire i negozi circostanti. Si scusò più o meno un centinaio di volte, il tempo di tranquillizzarci a vicenda e tornai nella mia auto, con le gambe ancora tremolanti; Nel tragitto verso casa c'era un negozio per animali così mi fermai anche lì. Nel caso il mio salvatore si fosse ripresentato l'avrei ringraziato con una ciotola abbondante di cibo di prima scelta, glielo dovevo in fondo. Arrivato sulla mia via, parcheggiai, presi le buste della spesa, aprii la porta chiudendo la macchina a distanza, posai le buste sul tavolo in legno iniziando a posizionare gli oggetti negli appositi scaffali, ripiani e luoghi freschi quali frigorifero e freezer. Posizionai le ciotole con acqua fresca e cibo all'entrata del corridoio. Ma del cane non c'era traccia.

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