intro: proiettile nel petto

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introduzione

Non vi aspettate nulla di troppo da queste poesie, è un genere nuovo per me, che sono solita scrivere racconti lunghi, con trame complesse e spesso inciampo nei nodi che si sono venuti a creare. In questo spazio dedicato alle mie poesie, che sono solo pezzi di vetro che sistemo piano e lentamente per non tagliarmi, vi lascio frammenti di pensieri, i colori della mia mente e immaginazione, un po' di zucchero da diluire nel vostro mare, di miele per addolcire il dolore, di braccia che possano cullarvi per qualche minuto. Vi chiedo di prendervi cura di queste parole insicure, nate in momenti in cui ho sentito la necessità di mettere in pausa la mia vita, lasciando che il tempo scorresse sulla mia pelle, con la lingua calpestata da mille parole e la mente abusata da mille pensieri. Vi chiedo di stare attenti, con questi pezzi di vetro taglienti, trovate qui la vostra pace, uscitene curati non feriti. Prendetevi del tempo e attraverso le mie parole indecise, imperfette, forse frettolose, drammatiche, fataliste e sognatrici, un po' come le persone, con la vostra mente, viaggiate, dove l'uomo non può portarvi con le navi, con gli aerei e con i treni, dove l'uomo può portarvi solo attraverso le parole, la musica delle rime e l'asprezza dei pensieri, che con le dita spugnate di miele misto alle lacrime, cerca di addolcire una verità che fatichiamo a mandare giù. Sentitevi tutti liberi di cadere a pezzi tra queste parole, io in primis sono crollata, a volte, perché la scrittura è un'arma a doppio taglio ed io sto provando a maneggiarla con le mani scivolose.

Grazie per aver dedicato del tempo a questi miei pensieri che si vestono con gli abiti dell'introduzione,

buona lettura
- l'autrice.

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