se noi fossimo le stelle
che erano in cielo quella notte,
quando il mondo intero taceva
soltanto per noi
che stavamo lì
all'ombra eterna di un cielo
che si gettava sull'erba e
navigava tra le pieghe
di quel prato,
in cui le nostre dita annegavano.se noi fossimo le stelle
che erano in cielo quella notte,
quando sentirsi vicine con il cuore
era più importante di esserlo
con il corpo,
quando il profumo dei fiori
riempiva l'aria di quella notte
in cui ci siamo trovate dopo
esserci perse con gli occhi rapiti
dall'orizzonte,
lontano,
lontano,
come le stelle che ammiravi,
stesa su quel mare di fiori,
alcuni appassiti,
altri nascenti.se noi fossimo le stelle
che erano in cielo quella notte,
avremmo forse più tempo per capirci,
immerse in un rumoroso silenzio,
a gravitar nello spazio,
a cercare di colmare il vuoto,
nella speranza di accorciare quella distanza che ci soffoca,
ma che allo stesso tempo
ci rende libere,
libere di guardarci intorno e
di pensare a cosa vogliamo
più di ogni altra cosa,
pensare e pensare.e se sceglierai me ed io sceglierò te,
nonostante la distanza e le macerie
che ci orbitano attorno
e fanno come da barriera,
allora le parole non serviranno,
basta uno sguardo, a volte,
per trovarsi, anche da lontane,
basta un sorriso sincero per colmare
il vuoto, ma per capirsi
ci vuole tempo e se tu sei disposta
a capirmi, allora ci capiremo all'ombra del mondo,
con le mani nascoste,
con i polsi coperti e i capelli
disordinati, a spogliarci di tutte quelle
parole che ci hanno cucito sulla pelle.se noi fossimo le stelle
che erano in cielo quella notte,
forse conosceremmo qualcosa
che nessuno sa,
come quel segreto che depositasti
vicino al mio orecchio, quando eravamo immerse in quel prato,
in quel mare che abbiamo riempito
di ricordi di cui difficilmente ci dimenticheremo, forse li lasceremo lì, ma i piedi, prima o poi,
ci porteranno di nuovo in quel posto,
dove eravamo le stelle,
le uniche a brillare veramente.
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APPASSIRE
PoetryRACCOLTA DI POESIE | completa « dolce come l'imbrunire, lento come l'appassire » Dove le sfumature di un animo perduto piovono su queste pagine: aspre, fragili e premature. ©deperire