Capitolo XIII

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Dante si accomodò a tavola accanto al suo amato, Giacomo invece stava fissando come ipnotizzato il bicchiere davanti a lui, era molto nervoso e Dante era riuscito a capirlo, nonostante il giovane Leopardi nascondesse questo sentimento molto bene, poco dopo si sedette a tavola anche la madre di Giacomo e suo padre, la tavolata era molto ampia e tutta apparecchiata in modo impeccabile, nonostante fossero sedute solamente 4 persone.

《Allora Dante, è la prima volta che vieni nelle Marche?》 Chiese curiosa la madre di Giacomo.

《In realtà sì. È la prima volta.》 Rispose Dante poco imbarazzato.

《È come hai conosciuto mio figlio?》 Questa volta decise di domandare il padre di Leopardi.

《Ehm... a una festa organizzata da un poeta a Piacenza...》

《Capisco...》 disse la Madre di giacomo per poi ingoiare un boccone di carne e continuare a parlare:《lo sai che Giacomo si è fatto tagliare la fettina di carne dal suo papà fino a quando non si è trasferito a Piacenza per l'università?》

Dante quasi sboccò quando la marchesa disse questo. Invece Leopardi sembrava parecchio infastidito. Era vero ciò che diceva e non gli piaceva quando sua madre raccontava fatti suoi agli altri.

《Comunque non ti ho raccontato di quando ci siamo trasferiti in Puglia!》 E la donna si mise ridacchiare.

《Cosa?》Chiese confuso Dante.

《Aveva soli sette anni il nostro Giacomino quando ci eravamo trasferiti lì. Protestava per tornare sulle Marche facendosi la pipì addosso e non volendosi cambiare i mutandoni per giorni! Inutile dire che gli vennero non poche infezioni!》

《Basta madre!》

《Oh scusa Giacomino... ti senti in imbarazzo?》

Giacomo senza proferire parola, si alzò dalla sedia e uscì dalla sala da pranzo.

《O Dio Adelaide, non pensi di essere stata un po' troppo cattiva?》 Chiese il conte Leopardi.

《Ma come? Ho solamente raccontato frammenti di infanzia del nostro piccolo!》

《Ma forse il vostro Giacomo non è più piccolo? Forse dovreste trattarlo come un adulto?》 Chiese presuntuosamente Dante, facendo innervosire la marchesa.

《Sentite voi Aligheri! Riconosco il vostro grande talento e la vostra poesia. Ma non vi permettete di dirmi come trattare il mio bambino!》

A quel punto anche Dante uscì dalla sala per andare a trovare Giacomo. E lo trovò sull'ermo colle e recitare per la seconda volta l'infinito.
Poi Giacomo si accorse della presenza del compagno.

《Non l'ho mai detto in vita mia, ma... mia madre è una vera stronza.》

《Alla fine ti vuole... bene?》Cercò di rassicurarlo Dante... probabilmente non riuscendoci.

una settimana dopo

Giacomo e Dante erano ritornati a Piacenza e intanto erano stati invitati da Ungaretti e Laura  insieme a tutti gli altri poeti ad un picnic vicino alla casa di Gabriele, circondata da boschi e radure.

si presentarono tutti di fronte alla magione di Gabriele e insieme si incamminarono verso il luogo prestabilito.

《È molto lontano?》 Domandò Giacomo.

《Perché, hai paura di camminare troppo e di stancare le tue gambette?》disse Foscolo, che quel giorno era davvero nervoso e infastidito, per solo lui sa cosa.
Giacomo intanto aveva lasciato correre quegli insulti a cui lui era ormai abituato, per via della sua non indifferente gobba,ma Dante inalberato più che mai rispose:

~Amori Improbabili~Poeti~ (Libro 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora