Prologo.

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La musica a tutto volume, le luci dal soffitto colorate, corpi che si muovono, si strusciano, si toccano senza che nessuno si fermi a guardare o giudicare, dato che era normale vedere tutto ciò in un posto del genere. Colin amava molto le discoteche, specialmente quando erano affollate. Era arrivato lì con un gruppo di amici, ma dopo solo un paio di Drink, i suoi compagni si erano sparpagliati solo loro sanno dove. Stava in mezzo la pista colma di persone, ad occhi chiusi, ballando seguendo il ritmo folle della musica a tutto volume, sotto quelle moltitudine di luci rosse, le quali continuavano a muoversi sulla pista gremita di persone. Lui continuava a muoversi come più gli piaceva, non facendo caso alle persone che aveva intorno.
Dopo qualche passo messo a caso delle forti braccia lo avvolsero per la vita facendo aderire il suo corpo a quello di qualcun altro, Colin fece un lungo sospiro, aprendo gli occhi pronto a mandare via l'ennesimo scocciatore, pronto a provarci.
Non appena i suoi occhi furono aperti vennero catturati da un paio di occhi scuri puntati su di lui. L'uomo in questione sorrise malizioso e Colin non potette fare a meno di rispondere nello stesso modo, non era riuscito a mandarlo via, come aveva fatto già in precedenza con altri ragazzi che si erano accollati a lui con la scusa di ballare. Senza rendersene conto si era fermato e non ballava più, l'uomo davanti a lui continuava a tenerlo, forte, stretto a lui senza dare segni per lasciarlo andare.
Il ragazzo prese le braccia e gliele appoggiò sulle forti spalle e si morse il labbro inferiore involontariamente. Non riusciva a staccare gli occhi da lui.
<<Balli o mi mandi via come quello di poco fa?>> L'uomo che lo teneva per la vita si avvicinò a lui parlandogli nell'orecchio per farsi sentire meglio da Colin e un brivido di piacere gli percorse lungo la schiena. Sorrise stringendolo ancora di più a se, si alzò leggermente sulle punte e gli portò una mano sulla nuca facendolo abbassare leggermente, così da colmare la differenza di altezza, avvicinò a sua volta le proprie labbra all'orecchio dell'uomo, proprio come aveva fatto lui per parlargli. <<Ballo.>>
L'uomo sorrise soddisfatto stringendo ancora di più il corpo del ragazzo al suo, iniziando a muoversi a ritmo di musica.

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