Capitolo 7.

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<<Bene ragazzi, la lezione è finita, potete andare.>> Il professore di letteratura inglese chiuse il proprio libro e si tolse gli occhiali buttandoli sulla scrivania. Colin a sua volta rimise in ordine tutto le proprie cose e le buttò alla meglio dentro il proprio zainetto. La sera prima era arrivato al dormitorio e dopo che Timothy lo aveva accompagnato, sfrecciando sulla sua moto nero lucido è completamente sparito, non lasciando nemmeno un numero di telefono. Colin sbuffò, mettendosi il gubbino e prendendo lo zaino in spalla. Uscì dall'aula seguito da altri ragazzi, si affacciò dall'enorme finestra nel corridoio della propria università, il cielo era grigio, pieno di nuvole, pronto a far incombere una pioggia incessante.
<<Ehi.>> Una voce a lui conosciuta Lo chiamò alle proprie spalle, Colin si girò di scatto incrociando subito un paio di occhi verde acqua.
<<Drake.>> Lo chiamò il ragazzo quasi come se fosse in una specie di trance. <<Scusami non ti avevo visto.>>
<<Tranquillo.>> Asserì serio. <<Piuttosto, dobbiamo parlare.>>
Colin sorrise amaramente, consapevole del fatto che stava per entrare a conoscenza di un qualcosa che lo avrebbe ferito. Fece cenno di si con la testa e Drake si incamminò lungo i corridoi dell'Università, fermandosi poi davanti l'enorme porta marrone scuro, stile antico, della biblioteca. Il giovane ragazzo entrò seguito subito da Colin, durante il tragitto nessuno dei due aveva preferito proferire parola.
Camminarono dentro le lunghe file di scaffali alti, pieni di libri.
Drake si fermò in uno del tavoli appartati della biblioteca, i quali venivano usati per studiare o leggere un buon libro. Si sedettero, Colin vicino la finestra e Drake seduto di fronte a lui. Entrambi poggiarono gli zaini sulle sedie vicino ad ognuno di loro poggiandosi su anche i gubbini.
Fra i due cadde un profondo silenzio che durò qualche istante. I due si studiarono a fondo, Colin guardò il ragazzo seduto di fronte a lui, era di fatto che fosse un bel ragazzo, aveva i capelli leggermente Rossi, lunghi poco più su delle spalle, gli occhi verdi con delle leggere pagliuzze azzurre, quasi luccicavano, la pelle leggermente dorata, sembrava uno di quei modelli che si vedono nelle riviste di moda in copertina.
<<Ho saputo che in questi due giorni sei stato con Timothy nella sua casa in montagna.>> Ruppe infine il silenzio Drake. Colin lo guardò fisso negli occhi. <<Si.>> Rispose semplicemente sentendosi morire dentro. Non era il suo posto segreto quello?!.
<<Devi stare lontano da lui.>> Continuò a dire Drake. <<È meglio se ti allontani ora da lui che quando ti sarà impossibile.>>
Colin sorrise amaramente vedendo l'ingenuità del ragazzo. <<Perché?>> Chiese dimostrando una calma olimpica.
<<Perché ci sono molti ragazzi che se lo contendono nel nostro mondo e pensare che tu..>> La frase gli morì in bocca, girandosi di profilo guardandosi intorno, sperando che nessun altro lo avesse sentito, interrompendo quel contatto visivo che fino a quel momento aveva sostenuto.
<<Nel tuo mondo?>> Chiese Colin incuriosendosi.
<<Avrai capito benissimo che Timothy o io o Lee non siamo come altre persone.>> Rispose semplicemente Drake dopo alcuni minuti di silenzio tornando a guardarlo. Infondo lui aveva ragione, Colin lo aveva capito, solo che aveva preferito non chiedere.
<<Non mi importa di questo.>> Disse semplicemente Colin guardandolo, mentre si poggiava allo schienale e accavallava le gambe sotto il tavolo rotondo della biblioteca.
<<E se ti dicessi che potresti rischiare la vita in tutto questo continueresti ugualmente?>>
Colin attese qualche secondo prima di rispondere, facendo cadere fra i due un silenzio glaciale. <<Non potrei mai perdere la vita.>> Asserì sicuro di se.
<<Come fai a dirlo?>> Chiese Drake spalancando gli occhi.
Colin sorrise. <<Timothy non lo permetterebbe.>> Disse semplicemente, nemmeno lui sicuro delle parole appena uscitagli dalle labbra. Drake si prese qualche secondo prima di rispondere, assimilando a pieno ciò che Colin gli aveva detto.
<<Hai così tanta fiducia in un uomo appena conosciuto?>>
Colin sorrise. <<Lui mi fa stare bene .>>
Drake sorrise amaramente. <<Non potresti mai essere suo.>>
<<Lui ha detto il contrario.>>
Il ragazzo spalancò i propri occhi verdi, incredulo a quelle parole. <<In che senso?>>
Colin sorrise intrecciando le braccia al petto. <<Ieri mi ha chiesto se io volessi essere suo e io gli ho detto di sì.>> Iniziò a spiegare. <<Quando io gli ho chiesto di essere mio lui ha detto di sì.>> Fini la sua spiegazione con gli occhi di Drake puntati addosso.
<<Pensi che delle semplici parole possano servire a qualcosa?>> Il tono serio fece raggelare il sangue nelle vene del ragazzo moro.
<<Sono un inizio.>> Asserì cercando di non mostrare nemmeno un pizzico di paura. La tensione creatasi si poteva tagliare con una forbice tanto era sottile e palese.
<<Arrenditi!>> Disse quasi urlando Drake, alzandosi di scatto. <<Lui non potrà mai essere tuo, e tu non riusciresti a sopportare tutto ciò che c'è nel suo.. Anzi nel nostro mondo.>> Drake sorrise amaramente, sottolineando a pieno le ultime parole dette. <<Tu non fai parte del nostro mondo Colin. rassegnati.>>
Colin contrasse la mascella, rimanendo comunque seduto nella stessa posizione, non distogliendo comunque gli occhi dal ragazzo davanti a lui. <<Perché hai così paura?>> Chiese piano.
Drake spalancò gli occhi. <<Io non ho paura.>> Rispose marcando fortemente ogni singola lettera.
Colin sorrise. <<A me sembrerebbe proprio il contrario.>>
Drake cercando di non scomporsi, prese il gubbino e lo zaino rimanendo in silenzio. Si voltò di scatto sorpassando la sedia, per poi fermarsi dopo pochi passi. <<Non sei abbastanza forte per sopportare tutto.>> Si prese qualche secondo. <<Non lo è nessuno.>> Detto ciò uscì dal piccolo angolo di tranquillità dove si trovavano, scomparendo dietro le molteplici file di libri.
Colin rimase seduto, tirando un lungo sospiro, come se un peso gli si fosse tolto da dosso. Cosa era lui per Timothy?! Cosa c'era fra di loro?! Perché Drake si preoccupava così tanto per lui?!
Dopo che si fu del tutto ripreso, Colin prese il gubbino indossandolo e si mise lo zaino in spalla, uscendo anch'egli dalla biblioteca. Non appena si trovò fuori decise di dirigersi verso il proprio dormitorio, aveva bisogno di stare da solo. Viveva da solo in una delle camere singole. Non appena ci fu arrivato buttò tutto sulla poltroncina vicino la porta di ingresso, si buttò a peso morto sul letto, aprendo le braccia, era psicologicamente stanco. Quella discussione senza senso avuta con Drake gli aveva fatto venire ancora più dubbi, sapeva che Timothy gli nascondeva molte cose, e sapeva anche che era l'unico a non sapere.
Fece un lungo sospiro ora mai rassegnato, dato che non contemplava nemmeno la scelta di lasciarlo, restargli vicino era l'unica soluzione.
Doveva fidarsi.
E mentre ripensava a tutti i suoi dubbi, sentii un ticchettio alla porta, qualcuno aveva bussato.
<<Chi è?>> alzando il capo dal letto restando comunque disteso, e guardando la porta davanti a se.
<<Timothy.>> Disse semplicemente con voce forte e decisa dietro la porta.

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