FailCraft il viaggiatore del tempo (Fan Fiction)

FailCraft il viaggiatore del tempo: Parte 1

Ciao a tutti! Io sono SpiritWolfITA è ho deciso di scrivere una Fan Fiction sulla FailCraft. Prima che iniziate a leggerla, ci tenevo a dirvi alcune cose... Per prima cosa, scusate se ci sono errori di punteggiatura o cose simili. É da poco che ho incominciato a scrivere storie. In più, mentre leggete potreste trovare delle immagini.

Come ultima cosa, se non avete letto la descrizione nella copertina della Fan Fiction, sappiate che il protagonista NON sarà Lyon e che lui, Mario, Stefano (Soprattutto Stefano) ed Anna compariranno nella seconda parte. BUONA LETTURA =-3

«Trova colui che può darti delle risposte».

Ogni volta che mi addormentavo sognavo sempre una voce che ripeteva sempre la stessa cosa. Non capivo a chi appartenesse la voce, era un pò distorta nella mia mente. Sicuramente apparteneva a qualcuno che conobbi prima della sconfitta degli umani contro Entity 303. Passarono molti anni da allora. Le entità come gli Zombie, i Creeper e gli animali di un tempo non esistevano più. Io ero l'ultimo scheletro sopravvissuto a quell'evento. Non ricordavo nulla di ciò che successe prima dell'esplosione e non avevo idea di successe dopo la sconfitta degli umani. Non sapevo neanche come fosse possibile che io fossi ancora in "vita." Il mondo era più arido ma meno distrutto rispetto a quello di tempo fa e c'erano delle strane strutture che non avevo mai visto prima. Avvolte mi avvicinavo a quegli edifici con l'intento di entrarci ma le porte erano serrate. Potevo provare ad entrare con forza ma essendo uno scheletro sarei potuto finire con le braccia staccate dal corpo o con qualche osso rotto, cosa che preferivo evitare. Le strutture mi fecero pensare che forse qualche umano era sopravvissuto e anche se era come cercare un ago in un pagliaio, un giorno presi il mio arco, o quel che ne restava e partì alla ricerca di un sopravvissuto.

Passarono mesi. Anche se ero uno scheletro, potevo provare stanchezza e dolore come gli esseri viventi e avevo delle emozioni. La più forte era la paura. Ogni volta temevo di ritrovarmi faccia a faccia con Entity 303 e di fare la brutta fine che avrei dovuto fare anni fa. Mentre camminavo in un piccolo bosco con alberi e cespugli quasi privi di foglie, sentii qualcosa calpestare delle foglie secche. Istintivamente cercai le frecce per potermi difendere ma non ne avevo. Avvertii qualcosa muoversi alle mie spalle. Tenetti il mio arco come se fosse una spada, mi voltai e vidi un villager che cercava di nascondersi tra i cespugli secchi. Sentii il rumore di una botola aprirsi, mi resi conto che il rumore proveniva da sotto i miei piedi ma fu troppo tardi e caddi nella trappola che mi era stata tesa. Fortunatamente sotto c'era della paglia che attutì la mia caduta, ma sfortunatamente per me mi ritrovai rinchiuso in una cella di un piccolo laboratorio.

«Mmmmh... Ma guarda guarda cosa abbiamo qui... Non avrei mai pensato che ci fossero ancora degli scheletri in giro.» Esclamò il villager mentre scendeva delle scale. «Come hai fatto a sopravvivere? Ci sono altri come te? Come mai sei qui? Perché non rispondi? Non riesci a capirmi oppure un ti hanno tagliato la lingua?»

«Tecnicamente, io non ho una lingua. Ho solo ossa visto che sono uno scheletro. Anche se posso parlare... Rispondendo alle tue domande, non ho idea di come ho fatto a sopravvivere. Ricordo solo che stavo per essere spazzato via da un'enorme esplosione, ho perso conoscenza e mi sono risvegliato molto tempo dopo sottoterra. Non so per quanto tempo sono stato lì, ma da tutti i cambiamenti che ci sono presumo anni. No, non ci sono altri come me e sono venuto qui perché stavo cercando qualcuno che potesse dirmi cosa è successo dopo la sconfitta di quei quattro umani. Tu come hai fatto a sopravvivere all'esplosione?»

«Zitto, sono io che faccio le domande qui. Testa d'ossa».

«Hey!»

«Solo pochi testificate sopravvissero all'esplosione. E questo è stato possibile rifugiandosi in rifugi sotterranei costruiti con del materiale più indistruttibile dell'ossidiana e della Bedrock stessa».