11 anni dopo

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1 settembre 2011, stazione di King Cross, ore 10:30

Una locomotiva di un rosso sgargiante emetteva sbuffi di vapore bianco, sopra una folla di gente accalcata attorno ad essa. La famiglia Riddle si trovava poco più in la, con una bambina dai capelli ribelli neri e ricci e gli occhi verdi che fissava estasiata tutto ciò che la circondava, come se dovesse assorbire ogni cosa.

-E ricorda, non importa in che casa andrai a finire. Qualunque cosa sceglierà per te il cappello parlante andrà bene.-

Un'emozionata Hermione stava facendo le ultime raccomandazioni alla figlia undicenne, mentre un sedicente ragazzo dall'aria quasi annoiata le stava affianco.

-Si mamma va bene. Adesso posso andare?-

Ribatte la piccola ora con espressione scocciata. I genitori risero entrambi.

-Certo vai pure e ricordati di osservare le regole!-

Ma la bambina era già lontano, pronta a vivere la sua nuova avventura.

-Amore mio se la caverà. Petra ha le nostre stesse qualità, andrà tutto bene vedrai-

Disse l'uomo nel tranquillizzare la moglie, mettendole le mani attorno ao fianchi. Abbracciati così, guardarono l'espresso partire fra sbuffi e fischi, con una certa apprensione che mai avrebbero ammesso l'uno all'altra.

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1 settembre 2011, Hogwarts, ore 20:30

Petra entrò nel grande salone illuminato da tante candeline sospese a mezz'aria, i tavoli delle quattro casate sistemati ordinatamente e non poté fare a meno di notare che non appena entrarono i primini il vociare si interruppe; il cuore martellava nel petto a ogni passo che faceva verso il cappello. Ad un tratto si fermarono e la Preside iniziò a chiamare i nomi dei nuovi arrivati. Solo allora si accorse di sua madre al tavolo degli insegnanti che con aria ansiosa guardava la scena.

-Petra Riddle.-

Costrinse alle sue gambe diventate come piombo in quella manciata di minuti ad andare verso lo sgabello che ad ogni passo sembrava oscillare leggermente "Non svenire adesso, respira e vai dritta al tuo obbiettivo"
Non appena il cappello si posò sulla testa sentì una vocina interna sussurrarle "Ah...Un cervello niente male. Tuo padre ha fatto cose veramente grandi, terribili ma grandi. Hai talento da vendere e come ho detto prima un cervello niente male.. Saresti una perfetta Serpeverde ma anche una Corvonero niente male... Ma ho già deciso... SERPEVERDE!" Un moto di sollievo esplose nel cuore di Petra che raggiante raggiunse il tavolo della sua nuova casata. Prima di iniziare a mangiare però, si voltò verso la madre la quale sorridendo le mimò un "Ben fatto" ricambiò il sorriso e si concentrò sul piatto scoprendo solo ora quanta fame aveva. Quei sette anni sarebbero stati fantastici.

THE END

*Spazio Autrice*

Allora.. Ho pensato di concluderla così, altrimenti si sarebbe potratta a lungo e avrei rischiato di essere ripetitiva. Spero che questa versione forse strana in tutte le sue forme e sfaccettature del nostro Tom vi sia piaciuta. Ringrazio di avermi seguita nonostante ne abbia scritta già un altra (incentrata più sulla figlia e come coppia una Bellamort). Non escludo in futuro un possibile sequel.
Per ora grazie infinite. Fatemi sapere i vostri pareri.

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