Capitolo 12

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Sono da sola in stanza seduda sul letto da dieci minuti. Hailey è uscita qualche minuto fa ed era felice come un bambino il giorno di natale.

Mi piace vederla cosi. Spero proprio che io abbia ragione e che Taylor non la farà soffrire, altrimenti non rivedrà mai più le sue palle.

Ho pensato ad Aiden e ho deciso che non devo assolutamente innamorarmi di lui, non devo persarlo e tantomeno volerlo, anche se sarà difficile ci devo riuscire, perché non voglio ritrovarmi col cuore spezzato,un'altra volta.

Sta per inziare un'altra puntata di friends quando mi ritrovo Aiden davanti che, come sempre, entra senza permesso.

<Ma non ti piace bussare? E perché sei qui?>chiedo.

<Sono venuto per stare con Emeruccia la bambinuccia>dice.

<Non mi chiamare cosi. >dico irritata. Lui viene a sedersi sul letto accanto a me.
la sua vicinanza per quanto mi irrita, mi fa battere il cuore.

<Hailey ti ha detto di venire venire vero? >

<Sono venuto qualche minuto fa prima che la tua adorabile migliore amica mi venisse a disturbare>dice con tono acido.

<Aspetta ma quando sei venuto? >chiedo. Ma poi capisco, con una ragazza.
<Sei disgustoso>

<Ognuno ha i suoi bisogno. Io pretendo di venire dentro una ragazza... Più o meno tre volte al giorno>

<Ripropongo, sei disgustoso. >dico cercando di non pensare alle ragazze che si scopa.

<Lo so. >dice con un sorrisetto arrogante.

<Che stavi facendo prima che arrivassi? >

<Mi stavo godendo la massima tranquillità>

<Noioso>

<Bè tra poco arrivano tre pizze, due delle quali sono mie. L'ultima la puoi pure mangiare>dico distratta mentre guardo friends.

Mi mette due dita sotto il mento e mi fa girare la testa per incrociare il suo sguardo.

<Ei, guardami mentre parli>dice.
Gli occhi così blu che potrei affogarci dentro e le labbra così vicine che riesco a sentire il suo respiro.

Vorrei abbracciarlo, vorrei baciarlo e vorrei che fosse mio. Ma non posso. Devo mantenere il controllo della mia mente e del mio cuore.

<Ei, smettila di fare così >

Ride. <Così come? >il suo solito sorriso beffardo.

<Questa cosa>gesticolo con le mani verso il suo viso e lui è chiaramente confuso.

<Sto solo sorridendo>dice sorridendo ancora.

<Lo so. Non devi sorridere. >dico.

<Troppo bello? >risponde.

Arrossisco e scuoto la testa irritata dalla sua risposta.

<No, idiota. Mi dai solo fastidio. >dico incrociando le braccia.

<Va bene. Ma guardami. >

Mi prende le mani e le stringe portandosele al petto dove sento il battito del suo cuore battere sul palmo della mia mano,mentre il suo sguardo è più incandescente che mai, sembra fatto di fuoco.
E le mie guance vanno in fiamme sotto il suo sguardo.

<Senti come batte il mio cuore.?>

Annuisco non sapendo cosa dire.

<È questo è solo per colpa tua.>dice e sembra arrabbiato per quello che gli sto facendo senza colpe.

<Io non voglio sentirmi così. Non voglio innamorarmi. Non voglio dovermi sentire una merda se sono un'egoista. >

<E so che anche tu provi qualcosa per me, e non provare a negarlo. Vedo come mi guardi, come mi desideri. E questo non può essere. >conclude infine.

Sono più confusa che mai, io non volevo innamorarmi di lui perché temevo che non provasse gli stessi sentimenti. Ma ora che so che anche lui prova qualcosa per me non so che fare.
Lui non vuole innamorarsi di me,ed io non voglio soffrire.
forse è meglio se lasciamo le cose così come sono.

<Rimaniamo amici? >esclamò sorridendo, ma vorrei fare il contrario di sorridere in questo momento.

<Come possiamo rimanere amici?>dice con più calma possibile.

<Allora trova tu una soluzione a questo che chiamiamo problema>sbotto esasperata.

<È un problema! >grida.

<Ho trovato. Per oggi facciamo finta che non sia successo niente, ma da domani non ci parleremo più>dice.

Devo porre resistenza a tutta la mia forza per non scoppiare a piangere per questa strana situazione in cui ci troviamo.

<Va bene. Da domani non parleremo più. > concludo.

***

Siamo rimasti abbracciati sul letto a guardare un film,a mangiare pizza,per quello che sarebbe stato il nostro ultimo giorno.

Quando poi il film è finito l'ho accompagnato alla porta, dove mi ha dato un'ultimo dolce bacio sulle labbra.

Chiudendomi la porta alle spalle mi sono ributtata sul letto dove non sono più riuscita a trattenere le lacrime, che uscivano dai miei occhi,salate come il mare.

Mi sono addormento con le lacrime agli occhi e con la consapevolezza di essere già affogata nel suo mare in tempesta.








Un'incontro Incasinato  /Daniel Sharman/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora