Sapore di amaro

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Leia

Naboo era sempre stato conosciuto nella galassia per i suoi bellissimi scenari, la sua architettura esteticamente perfetta, e per la sua dedizione a preservare l'armonia e la tranquillità. Queste persone sarebbero state molto sorprese dalla scena al porto spaziale di Varychino, quando l'Agape IV fece inaspettatamente sbarcare un centinaio di rifugiati da Wobani.

Alcuni dei rifugiati erano diventati isterici per la meraviglia e lo stupore; altri collassavano su casse o droidi, evidentemente bisognosi di aiuto medico o almeno di un posto dove riposare. Erano tutti sporchi di fango, come l'intero equipaggio e Luke e Leia stessi.

"Ho informato la Villa che stavamo arrivando!" Protestò Batten, mentre cercavano di assemblare tutti in qualche tipo di ordine. "Voglio dire, li ho informati non appena abbiamo attraversato l'atmosfera, che non era molto tempo fa, ma era il prima possibile-"

"È tutto a posto, Tenente." Il Capitano Typho sembrava stranamente distratto, pensò Leia. "Devo contattare subito la Senatrice."

Perché deve parlare con mia madre? Leia guardò confusa mentre il Capitano si allontanava senza guardarsi indietro. La Senatrice si occupa degli affari di Naboo con il resto della galassia. L'amministrazione della villa spetta a-

"Il Capo del Personale della Casata Naberrie di Varychino, Qui-Gon Antilles!" Annunciò un droide dal fondo della piattaforma, e Leia e Luke si voltarono con tutti gli altri per vedere loro padre che avanzava, vestito tutto di nero, manipolatore del viso attivo, lenti a contatto scure al loro posto e capelli biondi al vento. Senza alcun distintivo o fronzolo; Anakin non ne aveva bisogno per chiedere attenzione, per attirare attenzione, o per sembrare in tutto e per tutto un capo.

Cadde il silenzio senza che fosse richiesto. Leia guardò suo padre salire sulla piattaforma e rivolgersi a tutti loro, la sua ricca voce baritonale che riempiva l'intera piattaforma. "Buon popolo di Wobani, siete i benvenuti su Naboo. Parlo a nome della Senatrice Naberrie Amidala e di tutta la nostra casata. Perdonateci per non esserci preparati meglio per accogliervi, ma da questo momento in poi la mia squadra si occuperà di qualunque vostro bisogno." Fece cenno al gruppo dietro di lui - personale medico e assistenti sociali che stavano già iniziando ad infilarsi nella folla. "Senza dubbio vorrete riposare, recuperare, e riflettere su cosa fare poi. Giuro qui e ora che ogni singola persona che è arrivata qui oggi riceverà uno stipendio che gli permetterà o di viaggiare verso un altro mondo dove ha famiglia o amici, o di iniziare una nuova vita qui su Naboo. È il nostro regalo di benvenuto."

Qualcuno urlò, "Lunga vita a Lady Padmè!" che non era esattamente come le persone salutavano la nobiltà su Naboo. Leia era più abituata a gentili applausi. Ma il popolo di Wobani ci mise così tanto entusiasmo che l'equipaggio si unì a loro, e alla fine anche Luke e Leia lo urlarono una volta.

Mentre il Capo del Personale scendeva dalla piattaforma e i rifugiati iniziavano a ricevere gli aiuti, Batten disse, "Wow, il tuo patrigno sa decisamente come farsi valere alla svelta."

"Si fa sempre valere." Leia allo stesso tempo ammirava ed invidiava suo padre. "È nato così. Vorrei che mi avesse insegnato il trucco."

"Beh, se mai lo imparerai, fammelo sapere, d'accordo?" Batten le fece l'occhiolino prima di tornare sull'Agape IV per finire i controlli di fine volo.

Leia vide suo padre attraversare la folla verso di loro;  a chiunque si avvicinasse si faceva da parte, scombrandogli la strada senza che Anakin dicesse una parola. Alla fine, Leia e Luke sarebbero riusciti a parlare con loro padre di quello che avevano realizzato, dello splendido salvataggio che avevano completato su un mondo che la maggior parte delle persone aveva paura anche solo di nominare, tanto meno visitare. Anakin Skywalker avrebbe parlato ai suoi figli come a degli eguali.

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