Gioco di tracce

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Luke

Luke fu svegliato di soprassalto dal fracasso infernale della sua sveglia. Sbuffando, la spense ed indugiò ancora per qualche minuto sotto le coperte, lasciandosi riscaldare il viso dal sole del mattino che filtrava dalle finestre della sua camera.

Erano già le 9 del mattino, e questo significava che Leia aveva già raggiunto loro madre su Coruscant per l'inizio della Legislatura di Apprendistato. Assonnato, cercò a tentoni il comm-link sul comodino, poi scrisse un breve messaggio testuale di incoraggiamento per sua sorella.

Fatti valere, Annabeth Chase. E buona fortuna!❤

Sua sorella rispose dopo pochi secondi.

Grazie, fratellino. Sei proprio un nerd 😘
Ancora convinto del tuo progetto?

Convintissimo. Troverò le risposte che cerchiamo.

D'accordo, buona fortuna.

Con quello Leia si disconnesse e Luke sospirò fissando il soffitto dipinto di blu scuro e decorato con le costellazioni visibili da Naboo. Oggi avrebbe iniziato a realizzare la sua sfida della mente, scrivere un saggio sulle Guerre dei Cloni. Tradotto: indagare sul passato di suo padre senza dare nell'occhio.

Sapeva che prima dell'impero era stato un generale durante la guerra, ma tutti i rapporti ufficiali erano stati cancellati. E quando cercavano di strappargli più dettagli, Anakin diventava nervoso ed evasivo, a volte quasi triste. Luke aveva la sensazione che qualunque cosa fosse successa, aveva in qualche modo a che fare con il comportamento erratico dei loro genitori.

E lui era intenzionato a scoprirlo.

Con determinazione, scivolò fuori dal letto, e dieci minuti dopo era seduto alla scrivania davanti al computer, sgranocchiando biscotti e sorseggiando aranciata.

Mentre rifletteva, picchiettava le dita sulla tastiera. I rapporti ufficiali su Anakin Skywalker erano inesistenti, aveva già controllato. Quindi, cos'altro so? Che cosa ha papà che lo colleghi al suo passato?

D'un tratto si illuminò. Ma certo. Il nome falso. Antilles era un cognome largamente diffuso nella galassia, ed era probabilmente il motivo per cui era stato scelto. Ma Qui-Gon? Di solito, quando si sceglie un nome è perché ha un particolare significato personale. Un amico? Un mentore?

Elettrizzato, Luke digitò sulla pagina principale dell'holonet: Qui-Gon e Anakin Skywalker.

Niente.

Provò di nuovo con: Qui-Gon guerre dei cloni.

Ancora vuoto.

Lievemente scoraggiato, fece un altro tentativo. Stavolta digitò: Qui-Gon Naboo Padmè Amidala

Tombola. La schermata si illuminò con un risultato. Lo cliccò e il link lo rimandò al sito della Biblioteca planetaria di Theed. Un libro lì costudito parlava dell'argomento, ma era consultabile solo personalmente.

Luke sorrise tra sé. Era tempo di fare un'escursione.

Svelto, spalancò l'armadio e si infilò un completo blu scuro il più anonimo possibile. Poi salvò il codice del libro che gli interessava su un piccolo datapad, si sistemò velocemente i capelli allo specchio, e si precipitò giù dalle scale.

"R2! 3PO!" Luke chiamò i due droidi quando li individuò in sala da pranzo. "Venite! Andiamo a fare un giro."

R2 bippò allegramente, mentre il suo compagno dorato sembrava più scettico. "Ha chiesto il permesso, Signorino Luke?"

Lights in the DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora