Capitolo 9

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Adrien

Oggi è sabato.
Sono andato subito a casa di Marinette per poterle parlarle.
Entro nel negozio e trovo la mamma e il papà di Mari che lavorano.
-Salve signora, cercavo Marinette.- la mamma di Marinette mi squadra da testa a piedi e poi mi indica la strada
-Dovrebbe essere in camera sua.- annuisco
-Grazie signora-
-Prego ragazzo delle foto.-
vado nella sua camera, ma invece di trovare Marinette sveglia la trovo addormenta sul letto.
Mi avvicino a lei e cerco di svegliarla, ma vedendo che i miei tentativi sono inutili, mi siedo ,sul pavimento, davanti al letto e la guardo.

Marinette

-Mari.. forza svegliati.-
Sento una voce calda e tranquilla che mi chiama, apro leggermente gli occhi e vedo il viso di Adrien
-Nah è un sogno.- richiudo gli occhi. Poi sento una dolce mano accarezzarmi una guancia.
-Non stai sognando.-
Scatto seduta -TU!-
Da dove io abbia preso le forze di alzarmi e urlare non si saprà mai.
-Tu, cosa ci fai qui!-
-Volevo parlare con te..- cerca di parlare ma lo blocco
-Non voglio più vederti.- lui si guarda attorno e ridacchia
-Allora cosa ci fanno tutte queste mie foto sparse per  la camera?-
-QUESTO NON VALE!- posa una mano sulla mia spalla, nel tentativo di calmarmi.
-Marinette mi spiace per quello che è successo ma..-
-Ma? La mia migliore amica mi odia e il ragazzo che amo..- lo guardo, non sono più con ChatNoir, a cui potevl dire tutto senza problemi, ora sono davanti Adrien Agreste.
-Mari...- scuoto la testa
-...vai via.- abbasso la testa e con lei anche lo sguardo.
-No. Io non me ne vado.-
Perché non vuole andare via?
Perché non se ne frega ed esce dalla mia camera, dalla mia vita?
Perché non va via... io non voglio che vada via...infondo.
Ma allora perché me no sto qui, a urlargli di andare via, quando in realtà io voglio tutto il contrario. Io voglio che lui rimanga, che mi dica cose carine, o magari.. nono non devo fare troppi film, quando succede così va sempre a finire male.
"Mandalo via.
Tanto lui non ti ama.
Lui ama LadyBug.
E tu non sei come LadyBug" dice una vocina nella mia essa ha  un suono cupo come se venisse da un incubo.
Si aggiunge poi un altra vocina, angelica sembra quasi musica, mi fa una carezza ogni volta che parla.
"Marinette se lui è qui c'è un motivo. Quando lo capirai saprai cosa fare."
Fantastico.
Sono diventata matta. Ora sento piccole vocine che mi danno consigli che siano buoni o cattivi. Anche se, dopo che una specie di coccinella parlante mi ha proclamata eroina di Parigi, e da quel giorno combatto contro dei tizi malvagi assieme a un gatto pervertito.. non mi stupisco più di nulla.
Guardo attentamente Adrien.
-Perché sei qui?-
-Non lo capisci?- scuoto la testa, okay sono un supereroe, okay che sento le voci, ma continuo a essere stupida.
-Marinette io..- lo fermo
-No. Ti prego non dirmi "Ti amo" perché anche tu sai che non è così!- la sua faccia è quasi, anzi è incredula
-Tu ami LadyBug e..beh io sono Marinette non LadyBug!-
Sorride e poi gli scappa una risatina.
-CHE COSA CI TROVI DI DIVERTENT- non riesco a finire che mi abbraccia, uno di quegli abbracci che arrivano al cuore, che ti fanno capire, sentire a casa.
-Rido perché nonostante tu non capisca, io continuo a essere irrecuperabilmente cotto di te.-
Silenzio.
-Marinette sei la prima ragazza che mi ha fatto sentire a casa, la prima che mi ha ricordato mia madre senza farmi soffrire. Lei mi avrebbe detto "Che aspetti! Vai da lei subito!" ogni volta che volevo vederti. Sei la prima ragazza che non mi ama perché sono ricco o famoso. Sei modesta, simpatica, bellissima.. Ah! E poi c'è LadyBug. Sì certo, tu non sei LadyBug. Mi spiace rovinare i tuoi sogni ma, sì tu sei LadyBug. Solo che quando sei LadyBug sei più sicura di te. Marinette, non mi importa quanto, ma aspetterò.
Insomma so per certo che tu ami Adrien, visto che me ne hai parlato molte volte anche se inconsapevolmente, e so che ti piace ChatNoir. Ma non so se ti piace quello che ho fatto. Mi dispiace che Alya l'abbia presa male, ti aiuterò a calmarla e farete pace..- mi guarda incerto.
Sono a bocca aperta non posso credere che quelle parole siano uscite seriamente dalla bocca di un modello, eroe, fantastico ragazzo. Non ci posso credere che ha detto tutte quelle cose a me.
Rimaniamo a guardarci per parecchio tempo.
-Marinette io..- sbuffa, alza gli occhi al cielo e poi riprende a guardarmi -..mi spiace per tutto, ma io ti amo.-
Divento viola in un nano secondo.
Sento le guance riscaldarsi e le orecchie andare a fuoco.
-Mari tranquilla, insomma non ti mangio eh.-
-Adrien?- lui mi guarda. -Si?-
-Sei pienamente sicuro di ciò che hai detto?-
annuisce -Ovvio-
Lo abbraccio forte all'improvviso.
-Ti sei messo in grande guaio lo sai?-
-No spiegami sono curioso.-
-Beh, non ti lascerò andare via facilmente- dico sorridendo contro il suo petto
-Chi ha detto che voglio andare via?-


*ANGOLO SCRITTRICE*
Saaaalve.
Vi prego capitemi, non ho tempo di scrivere durante il giorno, quindi scrivo la notte, non uccidetemi per l'orario e il ritardo..io vi voglio bene.
Il capitolo è corto perché DOVEVO farlo finire così.. e in più ho altre cose da fare..
ANYWAY spero vi piaccia.
Baciiii.
Marta.

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