Capitolo 7

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" E così Voldemort riuscì a dividere la sua anima in 7 parti... "

Certo che le lezioni del professore Ruf erano noiose. Così noiose che quella parola era più un eufemismo che la realtà.

In molti si erano chiesti, per decenni, se quel fantasma avesse avuto mai la voglia di riposare in pace e lasciare quella scuola. Il problema era che il prof era così vecchio e rimbambito che non si era neanche accorto di essere morto! E gli altri insegnanti avevano troppa pena per dirglielo, anche perchè in quel periodo nessuno avrebbe voluto fare il prof in quella scuola... Dove si era combattuta la più grande guerra magica di sempre.

Era proprio questo quello di cui stava parlando il prof. Non che fossero informazioni poco importanti, ma quegli alunni la guerra l'avevano vissuta in prima persona, non c'era bisogno di così tante spiegazioni dettagliate, ne sapevano più loro che qualunque libro di storia contemporanea, la quale maggior parte era solo una farsa.

Hermione cercava di prendere appunti, come aveva sempre fatto. Ma al contrario delle altre lezioni, quella la conosceva meglio di chiunque altro (anche molto più di Harry, visto che si era messa sotto con lo studio prima di partire). Quindi non riusciva proprio a seguire il filo del discorso.

La classe era decimata. Come prima ora del lunedì, sicuramente, molti avevano preferito rimanere a letto (come Harry e Draco, anche se nel letto stavano facendo ben altro). Ron stava dormendo nel banco di fronte, un gruppo di Grifondoro stava facendo casino nell'ultima fila e i serpeverde frequentavano già poco le lezioni.

Quell'anno, per i serpeverde, era il peggiore.

Molti avevano deciso di non frequentare più quella scuola, per le condizioni in cui la loro casata si era messa. Per le immense torture a cui avevano dovuto assistere l'anno precedente, per l'umiliazione e per la vergogna che ora sentivano. Molti di loro si erano pentiti e si erano detti di non meritare neanche più un posto nell'intera Inghilterra.

Pochi, come Draco, erano riusciti a trovare sè stessi e una persona cara a cui affidarsi.






Per fortuna la lezione finì.

Hermione si sdraiò sul dolce prato intorno al lago. Le piaceva tanto quel punto del parco. Era circondati da abbastanza alberi da gettare ombra nelle giornate, ma permettevano anche di godersi tutto il paesaggio, il lago di fronte a lei, il castello dietro e la foresta alla sua sinistra.

Si sdraiò in un albero  concavo dove erano raccolte tante foglie cadute per l'autunno ormai cominciato.

Non aveva voglia di andare dai suoi amici.

Ci aveva riflettuto molto durante il weekend. Della sua situazione, nel modo in cui si era comportata... Ed era stata una codarda. Ma ancora non riusciva a sentirsi a proprio agio in mezzo a così tanta gente allegra. Per il momento aveva smesso con le ricerche,  ma ancora sentiva quel vuoto.

Delle persone carissime se n'erano appena andate, come poteva pensare di stare bene? Si sentiva egoista anche semplicemente pensando che Ron e Harry avrebbero in qualche modo potuto sostituirle... Ma sapeva che era impossibile.

Eppure ora Ron stava bene, nonostante la morte di suo fratello.

Harry stava bene, anche se non aveva mai avuto dei genitori.

Per lei ci voleva solo del tempo o era in una situazione irrecuperabile?

- Hey -.

Hermione si riscosse, trovando la chioma di capelli bruni di Neville a guardarla.

- Ciao Neville -. cercò di salutarlo nel modo più amichevole possibile, anche se in quel momento voleva solo stare sola. Ora che ci ripensava anche Neville era cresciuto senza genitori.

- Ciao... - Disse un po' imbarazzato.

Neville nell'ultimo anno era diventato proprio un bel ragazzo, aveva sviluppato dei forti muscoli, non era più cicciottello e imbranato, si era alzato molto e dopo il suo discorso coraggioso davanti a Voldemort le ragazze che gli erano letteralmente cadute ai piedi.

- Vuoi dirmi qualcosa di particolare? -

Annuì. - Qualche giorno fa, dopo cena, la McGranitt ci ha detto che quest'anno i Prefetti e i Caposcuola sono i responsabili per l'organizzazione delle feste... Si ritrovano dopo il coprifuoco, al lunedì -.

Hermione sbuffò, le mancava solo quello. - Quindi mi stai dicendo che oggi sono incaricata di organizzare la festa di Halloween e devo andare con gli altri? - Chiese a Neville.

Lui annuì. - Mi dispiace di averti interrotta, ma so che tu non rimani mai in Sala Grande una volta finita la cena, quindi temevo che tu non avessi sentito l'annuncio... -

- Grazie mille Neville! - Detto questo saltò giù dall'albero e si diresse verso le aule delle lezioni pomeridiane.

- Si ritrovano in un aula dismessa del quarto piano, la A54, dalle 9 alle 11! E aspetta un attimo Hermione! -

Lei si girò e lui le corse dietro.

- Sono contento che sei ritornata tra noi -.

Sorrise.




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Allora, mi scuso immensamente per essere stata assente così tanto tempo per poi venirne fuori con un capitolo così...

È solo un capitoletto di passaggio, nel prossimo ci sarà la prima riunione e tra due capitoli ci sarà finalmente la festa di Halloween!

Vi prego però di attendere con pazienza, ora che ho cominciato il liceo trovo sempre meno tempo libero e sempre meno ispirazione, quindi attendete per favore  (/*.*)/


L'incantesimo del Lago  -- RomioneWhere stories live. Discover now