Al mattino mi sveglio e la prima cosa che vedo è la foto di me e Ludovico sul mio cuscino. Ieri sera mi sono addormentata tenendola in mano. Gliel'ho scattata poco prima di partire. È così bello. Sorride. Adoro le sue fossette. Eravamo usciti noi due da soli quel giorno e ci eravamo divertiti molto. Camilla smettila di pensare a lui. Abita troppo lontano per poter stare con te. La mia coscienza ragione, ci separano sei ore di viaggio. Sei maledette ore. Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano. Guardo un'ultima volta la foto e la metto nel mio libro preferito: Harry Potter e i doni della morte. Rimetto il libro sullo scaffale insieme agli altri, poi mi alzo e vado a farmi una doccia. L'acqua ha un potere rigenerante sul mio corpo, infatti quando esco dalla doccia mi sento rinata. Inizio ad asciugare i capelli. Non devi più pensare a Ludo oggi uscirai con Gio. Quando sono uscita con lui non ho pensato un solo momento a Ludovico. Vado in camera mia. Oggi devo essere più carina del solito se voglio fare colpo su quel figo di Gio. Sono quasi sicura che con lui mi dimenticherò di Ludo. Scelgo con cura i miei abiti. Leggins neri per mettere in bella vista le mie gambe. Maglia verde acqua piuttosto scollata, aderente, ma non troppo. Vorrei anche truccarmi, ma all'ultima ora ho educazione fisica così prendo il mascara, la matita nera e li metto in cartella. Li metterò prima di andare a prendere il pullman. Vado a fare colazione e trovo un bigliettino da parte di mamma. Buon giorno Camy, oggi per te e i tuoi amici preparo la pizza va bene? Quanti sarete?
Prendo una penna e le scrivo una risposta. A quest'ora sta ancora dormendo.
Saremo in quattro (me compresa). La pizza va benissimo :)
Poi faccio colazione e esco di casa ascoltando Emis. IL MONDO DEI GRANDI ho letto che, da bambini si sta meglio perché un ginocchio sbucciato è sempre meglio del cuore spezzato.
Hai perfettamente ragione Emis, come sempre. Avere il cuore spezzato è terribile e io lo so bene. Presto arriva il pullman, mi siedo sul sedile da parte a Sara.
-Ciao Camy
-Ciao!- dico fingendo un sorriso.
-Che ti è successo?- mi chiede la mia amica. Non sono mai stata brava a fingere.
-Hai una faccia- aggiunge lei. Osservo il riflesso del mio volto nel finestrino del pullman. Ho una faccia da depressa, si capisce benissimo che sto male per qualcosa.
-Niente- dico.
Sara mi guarda e dice- Se vuoi parlarne con qualcuno io ti ascolto
Sorrido e dico- Grazie.
Sara resta in silenzio. Abbasso il volume della musica. Voglio raccontare a qualcuno di Ludovico. Non posso parlarne con Marty, da quando ho scoperto che le piace Ludo non voglio che lei lo lasci perdere solo perché piace anche a me. Non posso parlarne con Leo perché mi ricorderebbe che fra noi ci sono sei fottute ore. Sara è la persona migliore a cui dire tutto. Le racconto di Ludo, di quanto mi piace e di quanto mi manca.
-Mi dispiace- dice Sara. Queste sembrano le parole più scontate da dire, ma dette da lei sembrano sincere. Guardandola in faccia si capisce che è realmente dispiaciuta per me.
-È per questo che esco con Gioele, quando sono con lui riesco a dimenticarmi per un po' di Ludo- ammetto.
-Stai attenta, potrebbe farti soffrire
Mi mordicchio il labbro come faccio sempre quando sono nervosa e annuisco. Gli porgo una d'elle due cuffiette e ascoltiamo Emis Killa finché non arriviamo a scuola. A CENA DAI TUOI. Loro vorrebbero un ragazzo più chic con una laurea e un lavoro, ma a te piaccio così.
Le prime tre ore a scuola passano velocemente. Ho prima fisica, poi matematica e infine latino. Durante l'intervallo io, Sara e Gabriele ci sediamo sui banchi in cerchio a chiacchierare. Da quando abbiamo scoperto di adorare Emis io e Gabri andiamo molto d'accordo. All'ultima ora abbiamo educazione fisica. Prendiamo tutte le nostre cose e andiamo negli spogliatoi. Mi cambio a tempo di record perché non vedo l'ora di rivedere quel figo del prof. Metto come sempre i miei pantaloncini di tela blu, una maglietta dell'ultimo torneo di pallavolo a cui ho partecipato con Marty, le scarpe di ginnastica e mi faccio una coda alta. Usciamo e ci sediamo in cerchio attorno alla cattedra. Il prof Sforza, quando siamo arrivati tutti, dice- Quest'anno faremo diversi sport, atletica, pallavolo, badminton, basket, pallamano, calcio e ginnastica artistica. Li alterneremo in modo da non annoiarvi. Ora iniziate a fare un po' di riscaldamento e poi inizieremo da pallavolo.
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Milla
Fanfictionessere un killer non vuol dire ascoltare ogni cosa che passa, killer vuol dire Emis Killa, killer vuol dire Emis Killa e basta.