Chapter nine

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Capito precedente...
Non sto piangendo solo per quello che é appena successo, ma per tutte le  altre dove volevo farlo ma Non ho potuto.
Mi sento uno schifo.
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Per la stanchezza mi siedo su su una panchina e porto le gambe al mio seno, amo questa posizione, mi fa sentire protetta.
Vorrei avere qualcuno vicino a me che mi ripetesse, -"Tranquilla ci penso io a te"- ne ho proprio bisogno.
Ma nessuno persona la farà, le persone si stufano di me e del mio carattere di merda, beh anche io mi stuferei di me stessa...
Bahhhh
Rimango sulla panchina davanti ai giochi dei bambini, quanto vorrei tornare piccola quando il mio unico problema era convincere i miei genitori a prendermi una bambola, quando eravamo una famiglia felice, quando non avevo questi problemi del cazzo.
Però il tempo non torna indietro...purtroppo .

Sento una goccia cadermi in testa, -"Grandioso"- esclamo, -"Ci mancava solo la pioggia"- continuo asciugando le lacrime scese, non ho un posto dove stare.
Non voglio andare da Naty, mia zia non mi vuole più si è stancata anche lei di me, mio fratello? Cazzo quando mi manca, è andato a Los Angeles per scuola.
Boh non so dove andare.
Intanto la pioggia inizia a farsi sempre più forte, quindi di impulso mi alzo e cerco riparo sotto ad un terrazzo, le nuvole diventano sempre più scure e ho paura che arrivino i tuoni.
Si ho 19 anni e ho ancora paura dei tuoni.
Prendo il telefono e iniziò a cercare tra i miei contatti, mi cade nel occhio il SUO nome... si quello di Jacob.
È l'unica persone che mi viene in mente, penso per qualche secondo cosa fare e decido di chiamarlo.
Chiamata per Jacob.
J-Jacob?

Cosa?

Ho paura

Dove sei?

Al parco per i bambini

Aspettami arrivo .

P.V Jacob
Ho ricevuto la chiamata di Nia, ha paura!
Lei ha sempre avuto paura dei tuoni, me lo ricordo ancora.
Non riesco ad essere arrabbiato con lei, voglio stringerla a me voglio proteggerla, voglio che nessun ragazzo la tocchi apparte me.
Lei sarà sempre e comunque la mia piccola Nia.
Prendo le chiavi della macchina e corro verso al garage, c'è un diluvio in atto, sembra la fine del mondo, non immagino l'ansia che ha Nia.
Metto in moto e mi dirigo al parco.
....
Eccola! L'ho vista, sotto un terrazzo.
Fermo la macchina davanti a lei, apre la portiera, -"Gra-zie mille"- dice richiudendola, non dico niente, noto che i suoi occhi sono rossi..avrà pianto?
Rimetto in moto, senza dire una parola.
Dopo poco noto le sue gambe tramare come delle foglie, cosa gli è successo?
-"Nia cosa c'è?"- domando in ansia, -"Niente"- sussurra balbettando, -"Quindi mi stai dicendo che è normale chiamarmi al posto di andare a casa tua?"- domando, ha una testa dura, -"Okay scusa non dovevo. Ferma la macchina"- alza la voce, -"No tu non scendi"- mi impunto andando più veloce con la macchina, -"Jacob fammi scendere, non dovevi chiamarti, e non dovevo nemmeno conoscerti"- urla in lacrime, la guardò e nei suoi occhi vedo solo odio verso i miei confronti, -"Scusa se ti ho rovinato la vita"- urlo anche io, -"Dopo oggi è l'ultima volta che mi vedrai. Così ti renderò la vita più facile"- continuo,.
P.V Nia
Cazzo no no no.
-"Non l'ho pensò veramente"- -"Jacob cazzo ho avuto una giornata di merda okay? MIA ZIA MI HA CACCIATA DI CASA. IO E ALEC ABBIANO LITIGATO PERCHÉ MENTRE FACEVAMO SESSO HO PRONUNCIATO IL NOME DI UN'ALTRO!"- urlo.
Voleva sapere cosa mi è successo. Eccoti accontentato.
Ride.
Io gli confesso tutto ciò è lui ride.
-"Ora mi spieghi perché ridi?"- domando, -"Mi dispiace per Alec"- dice scoppiando in una forte risata.
Madonna.
La sua risata è una droga.
Senza rendermene conto inizio a ridere anche io, dopo anni riesce ancora a farmi lo stesso effetto.
-"Dovevi vedere la sua faccia"-esclamo guardando la strada bagnata, -"Scommetto che hai urlato il mio nome"- afferma facendo il suo sguardo da maniaco sessuale, -"No tesoro"- sputo acida, -"Faccio finta di crederci"- dice continuando la guida.
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-"Ti porto dei vestiti asciutti"- esclama correndo per le scale, intanto mi butto sul divano e accendo la TV, scorrendo i canali, ma non c'è segnale per colpa del diluvio.
-"Tieni"- urla lanciandomi una maglia del' Adidas e dei shorts, -"Ma sono troppo grandi"- mi lamento, -"Accontentati ho rimani con i tuoi"- dice andando in cucina, sbuffo e vado in bagno,chiudo la porta a chiave e mi spoglio per poi rimettermi i suoi vestiti; mi stanno larghissimi.
Mi guardo allo specchio, faccio paura.
Sembro un panda indemoniato con gli occhi rossi, ho tutto il mascara colato.
Jacob mi ha visto in queste condizioni? HAHAHAAHAH
Ora non avrai nessuna opportunità con lui!!
Chi l'ha vuole avere. Io amo Alec e risolveremo tutto come abbiamo sempre fatto.
.....
Esco dal bagno e ritorno sotto, ovviamente con il viso pulito, -"Chi sei tu?"- domanda guardandomi stranito, -"Ha ha ha ha divertente"- esclamò ironica, -"Che ne hai fatto del panda?"- dice sorridendo.
È dannatamente bello quando sorride.
È stesso sul divano a giocare con il tzelefono, -"Vuoi un mio autografo?"- domanda notandomi, -"No grazie"- dico andando verso di lui.
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Chapter fatto🥀
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Bella pe teeee.... ho scritto questo capitolo alle 4 del mattino e nada.
Commentate con #BOH

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