Chapter one

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19 anni e non sentirli.
Oggi è il mio diciannovesimo compleanno, sono abbastanza agitata...
Rivedo Alec dopo una fottuto mese, mi è mancato.
La nostra relazione è perfetta, apparte per delle piccole litigate.
Jacob?
L'ho dimenticato, io amo Alec e lui ama me.
Jacob è stata solo la cotta delle medie, non lo più risentito dopo quel giorno al mare.
Ho cambiato del tutto vita, mi sono fatta nuove amicizie.
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Stazione del treno...
-"Amoh"- esclama Naty, -"Dimmi?"- dico torturandomi le mani, -"Agitata?"- domanda vedendomi in panico, -"Si vede così tanto?"- chiedo saltellando sul mio posto, -"Si"- esclama ridendo, -"Stronza che ridi?"- dico sorridendo, -"È arrivato il treno"- esclama indicandolo, -"Oh cazzo...Alec"- dico vedendolo dal finestrino.
Il treno si ferma.
-"Corri"- urla spingendomi, inizio a correre, finalmente rivedrò Alec.
Mi fermo davanti alla porta scorrevole del treno aspettandolo; l'ansia si fa sentire.
-"NIA"- urla scendendo, -"Alec"- sussurro abbracciandolo, sono di nuovo nelle sue braccia, -"mi sei mancata baby"- sussurra alle mie orecchie, -"Anche tu!"- esclamo saltandogli in braccio, -"Da quando sei così dolce tu?"- domanda appoggiandomi per terra, -"Scusa se il mio fidanzato mi era mancato"- esclamò sorridendo come una bambina nella mattina natalizia, -"Baby oggi ci ubriachiamo e facciamo festa"- propone, -"Ovvio"- dico abbracciandolo da di fianco.
-"Ecco la mia coppia preferita"- esclama Naty vedendoci, sorridiamo, -"La solita"- dice Alec abbraciandola, -"Così io sono gelosa però..."- mi lamento facendo il finto broncio, scoppiano in una forte risata.
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19.10
Fra un'ora si va in discoteca.
Sono a casa di Naty, ad aspettare quella cogliona di nome Arianna.
-"Ma che cazzo. Ci farà fare ritardo"- si lamenta Naty, e nervosa perché non trova la sua adorata piastra, -"Mi presti qualcosa da mettermi"- domando aprendole l'armadio, -"Fai pure"- esclama continuando a cercare la piastra.
Afferro una top viola di velluto che lascia vedere un po' la pancia e afferro anche una paio di Jeans chiari.
Gli indosso.
-"Come sto?"- domando facendo una piroetta, -"Sei una favola...ora mancano solo i capelli"- esclama mostrandomi la piastra, faccio un applauso.
Il campanello suona, -"Ecco la cogliona, vado ad aprire"- dice Naty correndo verso il portone, lasciandomi sola in camera sua.
Accendo la piastra e mi faccio dei piccoli boccoli nelle punte dei capelli.
-"Chi sei tu?"- esclama Arianna indicandomi, sorrido, -"Sono Nia"- esclamo, -"Non è vero!!! Nia è più brutta di te"- alza la voce, -"Mi stai dando della brutta?"- domando facendo la finta offesa, e scoppiamo tutte e 3 a ridere.
-"I ragazzi?"- domanda Arianna, -"Stanno per arrivare"- esclamo mettendomi il mascara nelle ciglia, -"Claro."- borbotta uscendo dalla stanza.

-"Sono loro"- dico sentendo il clacson della macchina di Alec, -"Andiamo"- esclama Nary.
Usciamo da casa e ci dirigiamo nella macchina, -"pronte"- domanda Taylor, -"OVVIO"- urliamo noi tre come delle oche.
Accende il motore della macchina e partiamo.
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Eccoci arrivati.
L'odore di fumo e alcool invade le mie narici, amo questo odore o forse è  solo perché ho iniziato a fumare anche io.
La discoteca è strapiena, facciamo fatica ad entrare dall'ingresso.
-"Baby vieni con me a prendere qualcosa da bere?"- mi domanda urlando per farsi sentire, la musica è a palla.
-"Certo"- rispondo prendendolo per mano, ci facciamo strada per andare verso il balcone dei drink.
Finalmente arriviamo al bancone.
-"Che vi servo?"- domando un ragazzo molto carino, -"A me vodka alla menta e a lei vodka alle fragole"- risponde guardandolo male, -"Arrivano subito"-

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