Quella che chiamo casa

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Caro Diario,
Sono Lizzy. Beh, sarebbe troppo facile descrivermi con i soliti cinque aggettivi quindi, data la mia coerenza, lo farò. Sono una principessa e questo non mi piace. Odio la vita di corte e per di più sono ricoperta da stupidi pregiudizi. Vivo in una villa, più o meno grande. Okay si, vivo nella più grande delle case. La mia abitazione non ha gli ideali del posto che io chiamo casa. Il posto che io chiamo casa sono io, ovunque io vada. Sono io, quando indosso i vestiti che più mi rappresentano oppure sfoggio i miei occhiali arancioni. Sono bassa e magra. I miei capelli sono marroni ma io odio la monotonia e perciò ho tinto le punte di un rosso fuoco.
Sono una piccola Nerd (beh questo punto mi sembra quasi sotto inteso poiché sto scrivendo un diario però è sempre meglio specificare).
Sono una fangirl a livello agonistico e leggo di tutto.
Ah, quasi dimenticavo... la musica è fondamentale per la costruzione del posto che chiamo casa. Suono il pianoforte, il clarinetto e il sassofono. Sono una di quelle adolescenti che postano continuamente foto del loro cane. Ma la verità è che non ho niente di bello da raccontare nella mia vita. Eh qui, oh mio diario, tu dirai: "come mai stai occupando le mie righe con pensieri inutili se non hai niente di bello da raccontare?". Il punto è proprio quello; scrivo su un diario solo per avere il gusto di farlo.
Non sono una ragazza molto socievole e la maggior parte del mio tempo sono nella mia stanza ad ascoltare gli Imagine Dragons oppure i Coldplay. A proposito: sono elettrizzata poiché domani esce il video di "Whatever it takes". Dunque, dicevo, non sono molto socievole. Ho un'amica però. La nostra amicizia è una di quelle vere, di quelle che sai che non finiranno. Il suo nome è Silvia e lei non so come faccia ma piace a tutti. Bah.
La mia casa come costruzione purtroppo è ben diversa da questi ideali.
Qui tutto deve essere perfetto. Non abitiamo nel nostro regno perché un tiranno ha occupato il nostro palazzo. Ci siamo trasferiti da poco e questa nuova vita mi piace. Ma il perfezionismo non ha abbandonato neanche questa dimora. Quando sono in presenza dei miei genitori tutto deve essere come dicono loro, soprattutto come dice mia madre. Per andare a scuola indosso jeans casual e camicette o t-shirt invece quando c'è lei devo abbigliarmi con vestiti eleganti e tacchi alti. La mia casa è apatica. Le pareti sono verniciate con un verde spento come le foglie durante la fine di settembre. È proprio quel colore che ti fa pensare a settembre. A tutto che torna alla normalità dopo un'estate di divertimento. È questo che trasmette.
Ma quando entro nella mia camera tutto è diverso. È come se spuntasse l'arcobaleno dopo un giorno di pioggia. Di solito funziona così: entro e vengo rimproverata per la più piccola delle ragioni, corro in camera mia e mi butto sul letto; dopo circa una mezz'ora in cui controllo "velocemente" tutti i miei social inizio i miei compiti e poi faccio qualche cosa che varia ogni giorno.
Oh, sento la voce di mia madre e non voglio che veda questo diario perché vorrebbe subito leggerlo. Ora vado.
Grazie per aver supportato i miei sfoghi. Ci sentiamo domani.
Lizzy.

Ciao sono un nuovo utente e spero la mia storia possa piacervi. Se vi va lasciate una stella e seguitemi. 😊❤️

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