Secret kiss

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Vi consiglio di ascoltare durante la lettura la canzone "Pity Party" di Melanie Martinez (dalla quale ho preso spunto).

Calum, a differenza di Dafne, affrontava il risentimento in modo diverso. A testimomonianza di ciò i piccoli pezzettini di carta ridotti in brandelli per la troppa rabbia circondavano il corpo del ragazzo dalla pelle olivastra, steso a peso morto sul letto della sua camera, prima di emettere un urlo straziante Calum si coprì il volto dai tratti vagamente asiatici con un cuscino.

Non poteva sopportare che Micheal si fosse preso senza il suo permesso quella che era stata l'ennesima ragazza a cui aveva spezzato il cuore, non poteva sopportare che lei lo avesse dimenticato così facilmente, ma soprattutto non poteva sopportare l'amore che Dafne era certa di provare nei confronti del tinto, definito più e più volte da Calum come un idiota o con epiteti ben peggiori.

Rispose sgarbatamente anche all'amata sorella con un'imprecazione con la seguente frase:

«Vattene! Cosa puoi capire tu di quello che sto passando? Non mi venire a dire che una superficiale ragazzina di sedici anni possa sapere cos'è l'amore».

In fondo l'aveva ammesso, al contrario di Dafne, di provare quella stessa sensazione di qualche mese fa. Quando gli era arrivata la prima lettera non poteva credere ai propri occhi, il cuore aveva accelerato i battiti e le mani tremanti avevano accarezzato la ruvida superficie della busta color crema.

Per la prima volta nella sua vita si era sentito in colpa, rimpiangendo con ira quel momento in cui dopo aver accarezzato il viso candido della ragazza che aveva dinanzi le aveva detto di non amarla come prima; oramai la soddisfazione provata in quell'attimo in cui una lacrima, trattenuta troppo a lungo, aveva rigato le guance di Dafne arrossate dal gelo di quella notte di Dicembre era svanita quasi del tutto, ma un piccolo sorrisino compiaciuto si fece spazio egualmente sul volto di Calum.

Si sentiva terribilimente patetico, umiliato dalle parole scritte che lo attorniavano, e promise a se stesso che avrebbe fatto incendiare nuovamente il cuore soggiogato troppe volte.

Ma soprattutto che l'avrebbe fatta pagare a quello che un tempo era stato uno dei suoi più cari amici.

"Caro Calum,
Ho passato tutto il pomeriggio a rileggere la tua lettera e a piangere, Michael mi ha apostrofato come un'ingenua, ma so di potermi fidare di te.
Dopo tutte le delusioni che mi hai inferto ti credo ancora.
Forse Michael ha ragione: non sono altro che una sciocca che si lascia abbindolare dalle belle parole, ma sono certa che il mio ragazzo voglia solo il meglio per me.

Calum perchè lo definisci un idiota?

Nei suoi occhi cristallini posso leggere il rancore che prova nei tuoi confronti, perché vi odiate così tanto?

Se sentivi la mia assenza tanto quanto me perché non ti sei fatto sentire?

Calum mi manchi e mi mancherai sempre, non riesco a  leggere la tua grafia senza che questa venga sbiadita da lacrime amare, non riesco ad eliminarti dalla mia mente.

Ho paura, paura di bruciare di nuovo per te, non voglio essere abbandonata tra le ceneri.

Finchè tu non sarai definitivamente fuori dalla mia vita non potrò risorgere come una fenice.

Ti avevo perdonato anche quella volta, il giorno seguente al mio diciannovesimo compleanno, quando ti sei avvicinato a me ridendo così tanto da dover reggere con la mano la pancia. Mi dissi di essere stato tu, allora io cercai di sorridere trettenando le lacrime che minacciavano di scendere copiosamente come durante quella patetica festa di cui io ero l'unica invitata.

Non so se questo evento sia ancora tra i tuoi ricordi, oppure se con il tempo sia sfumato; io lo ricordo come uno dei momenti peggiori della mia vita.

Era il mio diciannovesimo compleanno, avevo pensato di fare qualcosa di leggermente retrò: inviai a tutti quelli a cui tenevo un invito tramite una lettera su cui avevo scritto ogni parola con minuziosa precisione la mia migliore calligrafia spiccava grazie anche alla penna stilografica di mio padre.

Ma quelle ore si rivelarono vane a causa di uno scherzo di pessimo gusto.

Avevi rubato ciascuna lettera dalla cassetta della posta di ogni invitato.

La festa avrebbe dovuto avere inizio alla diciotto, non potevo sapere del tuo crudele divertimento. Alle ore diciannove iniziai a perdere le speranze, provai a chiamarti. Nulla, non rispondevi. Provai a chiamare qualche amico ma uno scherzo del destino volle che nessuno mi rispondesse. Inutile dire che passai quel compleanno in lacrime, cercando di capire cosa ci fosse di tanto sbagliato in me, non mi sentii più all'altezza di stare con te -non che ne fossi mai stata convinta- e piansi tutte le lacrime che avevo in corpo.

Finchè qualcuno bussò alla mia porta verso le ventuno.

Aprii la porta in uno stato pietoso: avevo il mascara colato sulle guance, i capelli raccolti in una treccia dalla quale uscivano varie ciocche ribelli, la mia gonna era ricca di pieghe, ma quelli erano gli ultimi dei miei problemi.

Il giorno dopo avrei taciuto su quell'evento per paura che potessi essere geloso nei confronti di quello strambo ragazzo appartenente al mio stesso corso di letteratura che, con una rosa rossa tra le mani, mi augurò inizialmente un buon compleanno, ma dopo aver gettato un'occhiata fugace sulla mia figura mi asciugò le lacrime per guardare quel quel film che tanto amo definito da te "patetico".

Ti ho tenuto nascosto anche il bacio quella stessa sera tra me e Micheal; che stupida che sono stata! L'ho allontanato non appena mi resi conto di quello che stesse accadendo.

Calum, ho paura di respingerlo nuovamente pensando a te.

Dafne."

Angolo autrice

Mi scuso per aver pubblicato con così tanto ritardo il capitolo, ma a causa di alcuni impegni non ho potuto dedicare abbastanza tempo alla scrittura per pubblicarlo domenica scorsa.

In compenso il capitolo è più lungo rispetto ai precedenti e ci sarà un aggiornamento anche questa domenica.

Spero che la storia vi stia piacendo.

Quale pensate sia l'evento che ha fatto allontanare così tanto Michael e Calum? Chi tifate tra i due?

Goodnight and Good vibes🌟

~ Evelyn_blackheart

From: firework, to: fire ☞cthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora