Aveva deciso di aprire la lettera, tentò di ricordare dove l'avesse nascosta la settimana precedente, la trovò poco dopo tra le pagine di un libro regalatole da Calum nel trascorso Agosto.
Accarezzò la lucida copertina, passando le affusolate dita sul titolo in rilievo, quel foglio di carta era proprio lì; tra due pagine dove spiccava un passo sottolineato a matita.
"Voglio rendere geloso Romeo, voglio che tutti gli amanti morti odano il nostro riso e ne siano gelosi".
La frase pronunciata dal ragazzo dagli occhi neri come la pece risuonò nelle orecchie di Dafne, come se il tempo non fosse mai passato, come se non si stesse accorgendo di tutto ciò che le stava scivolando mestamente tra le dita. Come della fresca acqua, che non riusciva a trattenere nel palmo, i ricordi di cui non era più padrona stavano scorrendo tra le mani.
Reputava Oscar Wilde uno dei propri scrittori perferiti, adorava come ogni singolo particolare avesse la propria importanza, allora le parole danzavano davanti ai suoi occhi, cullavano l'immaginazione di un amore verso la bellezza, considerata come la più bella forma d'arte ne "Il ritratto di Dorian Gray".
Era giunto il momento tanto temuto di aprire la busta.
Si stupì nel trovare un piccolo disegno di una rosa, realizzato con la meravigliosa tecnica degli acquerelli, rossa e incantevole nei suoi particolari.
Ancora una volta rimase meravigliata dallo stratagemma adottato da Calum per raggiungere il proprio obiettivo.
Dietro alla porzione di foglio campeggiava un indirizzo e una breve didascalia:
"Mi sono trasferito qualche tempo fa, vienimi a trovare. Vorrei poter parlare con più calma.
Cara Dafne, non correre via dal tuo Apollo".Sorrise. Fu un sorriso genuino che si trasformò in una risata accennata.
Non correre via dal tuo Apollo.
In effetti aveva ragione, stava fuggendo via da lui, tentando di evitare in qualsiasi modo tutto ciò che avesse a che fare con Calum.
Stava cercando di scappare su una strada deserta, inciampando sulle proprie paure.
Camminava da sola, su una strada di sogni infranti, cadendo ogni tal volta non riuscisse a superare un ostacolo che appariva invalicabile.
Doveva fare affidamento su sè stessa, in fondo non era che l'unica artefice del proprio destino.
Aveva fallito tante volte quante le lacrime le avevano rigato il volto, troppo fragile per reagire.
Non ne poteva più di quel ruolo passivo, non poteva più dipendere da Michael o da Calum, lasciandosi spezzare da colui che prendeva il posto di maggior importanza nel cuore manipolato e ingannato per troppo tempo, per troppe volte.Parole, solo parole gettate al vento, non potranno mai cambiare nulla.
Per quanto fondamentali non potranno mai mutare una situazione in meglio o in peggio se non pronunciate.
Era proprio in questo dove Dafne sentiva di essere debole. Da sempre aveva taciuto, stando zitta qualora avesse voluto aggiungere qualcosa alla scrittura della storia, della sua storia.
Sapeva di non poter continuare a tentare di ignorare quello che la circondava, cercando di mostrare sempre il lato migliore del carattere.
Siamo umani, abbiamo pregi, difetti, vulnerabilità. Non siamo perfetti e mai lo saremo.
D'altronde si dice che la bellezza sia soggettiva, c'è chi rimane incantato dalle imperfezioni, dai tratti non perfetti, da quei paesaggi che molti giudicano come tristi perché desolati. Ma spesso sono proprio quest'ultimi a sorprendere con dettagli mai osservati prima d'ora.Tutto sommato chi ha toccato il fondo può soltanto migliorare.
In ognuno di noi risiede una forza visibile solamente nei momenti peggiori, bisogna solo impegnarsi di farla emergere nel mare di disagio interiore in cui si rischia di affogare.
La ragazza non aveva ancora toccato il fondo, le delusioni d'amore non sono un problema così grande, ma non è mai troppo presto per salvarsi.
Era stufa, stufa delle pressioni e del martellante pensiero di non essere abbastanza che si era autoinflitta.
Abbastanza per chi, per cosa?
Mise i suoi vestiti migliori, si truccò ed uscì.
Con l'indirizzo in mente, camminò sino l'abitazione di Calum.
Determinata a scoprire la verità.
Spazio autrice
Scusate per avervi fatto aspettare così tanto, ma ho avuto numerosi impegni.
Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo molto importante.
Dafne ha avuto la forza di saper analizzare la propria situazione non arrendendosi.
Cosa ne pensate del tema trattato?
Ormai bellezza è uguale a perfezione, e i valori che caratterizzano la persona sono superflui.
Secondo me è un concetto più che sbagliato, non bisognerebbe mai tentare di cambiare il proprio corpo e il proprio essere per il bisogno di sentirsi all'altezza per la società.Detto questo mi piacerebbe sentire la vostra opinione in merito.
Goodnight and Good vibes 🌟
~Evelyn_blackheart
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From: firework, to: fire ☞cth
FanficEravamo come fuochi d'artificio, o fireworks come ti piaceva tanto dire, eppure ciò che rimane è fuoco, fuoco che infiamma i ricordi, che brucia quello che resta. Ma anche il fuoco è destinato a spegnersi e le ceneri verranno spazzate via dal vento...