4.Milano

6 1 0
                                    

Prendiamo la metropolitana che ci porta in Piazza Duomo e io inizio a fare foto a tutto. Alla sinistra della cattedrale entriamo in quella che dovrebbe essere la Galleria Vittorio Emanuele. Non ho mai visto niente di più bello! Tengo gli occhi sul soffitto in vetro con dettagli e volte color oro e vado a sbattere contro una famiglia di turisti tedeschi che si girano e mi guardano male. Alzo la mano in segno di saluto e corro verso il trio che si trova più avanti. Ci sono un sacco di negozi (molto costosi), ma ho un dubbio. -Hey Luke! Ma praticamente dove si trova il vostro ex appartamento?-

-Ehmvicino al Pirellone-

-Ma è dallaltra parte della città!-

-Esagerata! Comunque lo so, volevo solo farvi vedere qui e poi stiamo andando nel pub dove lavora il mio amico Michael. Non posso precipitarmi a casa sua di punto in bianco. Cioè, lo faccio spesso, ma con le valigie e tutta la mia attrezzatura da informatico mai.-

-Capisco e dovè questo pub?- in quel momento usciamo dalla Galleria e imbuchiamo una stradina dove si trova un piccolo locale con uninsegna al neon, spenta, sopra Electro, bel nome Sembra chiuso, ma quando Ash si avvicina alla porta, la apre facilmente. Linterno assomiglia ad uno di quei pub newyorkesi: pieno di luci e scritte al neon; tavoli e sedie in plastica trasparente. Le pareti blu elettrico sono tappezzate da quadri strani di arte astratta e di qualche band famosa. Il pavimento e il palchetto in fondo alla sala sono in legno scuro, come anche il bancone, con dietro scaffali e scaffali pieni di alcolici, e davanti a noi troviamo due ragazzi. Il primo è seduto al bancone e sembra cinese-coreano. Ha la pelle color cioccolato, i capelli neri, due occhi piccolini e guarda me ed Eunice con aria di sufficienza. Laltro, dietro il bancone con un grembiule il mano, ha i capelli tutti scompigliati di colore biondo ossigenato e sembrano reduci di diverse tinte, gli occhi grandi e verdi e un sorriso inquietante. Entrambi sembrano avere sui ventanni.

-Hey, chi non muore si rivede!- Luke si rivolge al tipo cinese-coreano dandogli una pacca sulla spalla.

-Hey!- risponde il tipo, mentre io ed Eunice rimaniamo incerte su come dobbiamo comportarci. Intanto Ash si dirige verso il ragazzo dai capelli ossigenati e chiede due birre.

-Ah, loro sono Emma Grego ed Eunice Ferrari.- ci presenta Luke, notando gli sguardi interrogatori dei suoi amici.

-Piacere,- diciamo io e Eni e il tipo ossigenato ci porge la mano:

-Piacere, io sono Michael Clifford e lui è- indicando il coreano che lo interrompe:-Io sono Calum Hood-

-Sei cinese?- mi scappa la domanda, mannaggia a me, alla mia curiosità e alla mia impulsività

-No,- e mi guarda male, -Sono australiano-

-Ah- in questo momento vorrei prendere un aereo per Timbuctù e non tornare per ventanni e Luke, quasi leggendomi nel pensiero, rompe questo silenzio imbarazzante che si è creato, rivolgendosi al tizio dietro il bancone: -Ehmsìcomunque Michael, io e Ash abbiamo un problema Quella strega ci ha buttati fuori dallappartamento, non è che potremmo portare le cose da te per qualche giorno? Finché non ne troviamo un altro Ti prego!- dice facendo in un modo buffo quella che dovrebbe essere una faccia dolce, da cucciolo, con gli occhi grandi, ma riesce solo ad essere ridicola, tanto che scoppiamo tutti a ridere e poi Michael risponde:-Okay, okay, basta che sia solo per qualche giorno e Ash non dovrà toccare nulla, okay?- si rivolge al tuttofare che ha sempre una faccia da ebete, ma dolce e annuisce: -Sissignore!-

-Daccordo!- e Luke e Michael si stringono la mano.

-Ora chiudo il locale e vi aspettiamo là-

-Okay-

In tutto ciò il cinese-australiano continua a fissarmi e ho già detto che odio la gente che mi fissa? Sto per tirargli una delle mie frecciatine quando Ash apre bocca: -Ragà! Ma perché il colore blu si chiama blu e non verde?-

Against all odds ~ Calum Hood & Emma WatsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora