Mirta

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 "Senti" dissi, mentre mangiavo un sandwich al pollo e maionese "Mi dici che cosa era quel coso?"

"Quale coso?" fece Martin azzannando un panino con uova e bacon.

"Prima di perdere i sensi, ho visto una creatura di luce. Aveva le ali d'arcobaleno. Che cos'era? Tu lo sai?"

Martin bevve il te', mi guardo' ed a me venne da ridere perché aveva uno sbaffo di tuorlo d'uovo sulla faccia.

"Perché ridi?" chiese.

"Hai la faccia sporca, sei buffo!" risposi, nascondendo la bocca dietro il tovagliolo.

"Ah-ah, molto divertente" fece, pulendosi alla meglio.

"Comunque... a parte che ti sei pulito dal lato sbagliato... rispondi per favore" dissi, arrossendo per la mia audacia.

Martin riprese il tovagliolo.

Si sfrego' tutta la faccia, TUTTA, per essere sicuro di pulirsi.

"Ora?" fece, buttandomi il tovagliolo addosso.

"Ok" risi, buttandoglielo indietro senza colpirlo.

Non avrei mai osato farlo, avevo paura potesse arrabbiarsi.

"Quel coso come lo chiami tu, era un'ombra di luce. Qualcuno la tiene dentro di se', ma non so chi..." disse in tono vago.

Guardo' di lato, ed io capii che qualcosa non andava.

"DORIAN!" esclamai, facendo cadere il ripieno di mezzo sandwich sul piatto.

"Shhhhhh!" fece Martin "Zitta!"

"Ops!"

"Ok, ci hai azzeccato, e' Dorian. Ma non so perché e come. Credo che quella cosa si sia attivata per difenderti... Credo che qualcuna qua abbia fatto colpo nel cuore del ragazzino!" rise.

Ma come? Dorian... io? Mi chiesi, fissando Martin con faccia da scema.

"Ma figurati!" dissi, raccattando quanto caduto nel piatto.

Me lo ficcai in bocca senza pensare, ritrovandomi con troppa roba tra i denti.

Mi tocco' masticare tantissimo per mandare giù tutto.

"Io ho naso per queste cose, fidati!" disse Martin in tono pieno di sicurezza.

Certo, hai naso solo per gli altri... pensai, morendo dentro.

A me di Dorian fregava nulla, io volevo Martin!

"Comunque, questo significa che il sigillo ha dei problemi. Almeno ciò che e' emerso e' il lato angelico di Dorian, e ciò mi rassicura, pero'..."

"Pero'?"

"Pero' se il lato angelico sfugge, può farlo anche l'altro!" sbuffo', finendo il panino.

"Owww, hai ragione!"

"Certo che ho ragione!" rise "Sei troppo ingenua tu!"

"E che c'entra essere ingenui?" chiesi stizzita.

"C'entra. Sei un'anima innocente che non vede mai il lato oscuro delle cose. Per questo mi preoccupo a morte quando non sei in giro..." disse.

Tossicchio' girandosi da un lato e poi aggiunse: "Solo un po'. Mi preoccupo solo un po', dopotutto sono un professore e tu sei sotto la mia tutela."

Sentirlo parlare cosi', mi scaldo il cuore.

Si preoccupava per me, non ci potevo credere!

"Devo esaminarlo per capire cosa non va... E poi c'è sempre il problema del Dragonfly. L'ho abbattuto, ma c'era in lui una grossa carica di rabbia. E quella rabbia si rivolgeva a te..."

"COSA?!"

"Shhhhhh ti ho detto!" fece lui, agitando una mano "Non te l'ho detto subito, perché speravo di farla franca, cioè che non avessi visto l'essere di luce e via discorrendo, ma a questo punto..."

"Insomma vogliono farmi fuori?!"

"Probabile, ma mi sfugge il motivo. Tra l'altro sono quasi certo ci sia Kmoch coinvolto in qualche modo. Mi odia, e dunque può benissimo aver pensato di usarti come mezzo per prendersi una bella rivincita. Inoltre lui sa benissimo come ammaestrare le creature magiche, e' una delle sue specialità"

"Allora e' per questo che mi hai detto..."

"Esatto. Stai alla larga da lui. A lezione resta calma, e non fargli vedere che sai."

"Mi dici come posso fare? Non ci riuscirò mai!" strillai, suscitando l'impazienza di Martin.

"E basta! Smettila di gridare... Ci riuscirai. Sei molto più tosta di quanto pensi..."

In quel mentre una ragazza di media altezza con lunghi capelli scuri si accosto' al tavolo.

Indossava degli occhiali con la montatura spessa e un bellissimo pendente a forma di mezzaluna.

Quel ciondolo brillava di tutti i colori dell'arcobaleno.

Per un attimo, mi sembro' di vedere qualcosa alle sue spalle.

"Mi scusi professore..." disse in tono gentile.

"Ah, ciao Mirta" fece, sfoggiando un sorriso da marpione.

"Volevo chiederle se la lezione di domani sarà all'aperto come previsto, oppure no"

"Certo, staremo fuori! Lascia il mantello in classe e porta la bacchetta magica."

"Quella per le magie ampie?" chiese ancora.

"Esatto, proprio quella!"

Poi volgendosi a me, fece le presentazioni.

"Lizzie, questa e' Mirta. Sta seguendo un corso di magia degli elementi, per questo mi ha chiesto informazioni circa la lezione di domani. Credo tu possa imparare molto da lei, sai? E' un' ottima studentessa!"

Mirta abbasso' il capo. Scostandosi una lunga ciocca scura disse: "Grazie, lei e' troppo gentile professore..."

"Dico solo la verità! Mirta vuole specializzarsi in controllo del clima. In pratica intende approfondire la branca magica che consente ad un mago di controllare pioggia, vento e via discorrendo... E' un campo molto delicato, e serve tanta sensibilità!"

Lizzie and the WizardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora