Altea

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 "E ora, andiamo in giardino. Ho ancora circa dieci minuti prima dell'inizio, e voglio fumare" fece, mordicchiando la base della sigaretta.

Non disse altro, limitandosi ad uscire dalla stanza.

Lo seguii sino al giardino dove c'erano già un bel po' di studenti in attesa.

Vidi Dorian, Mirta e persino Pearl con le sue amichette.

Mi guardo' malissimo, e le sue socie non furono da meno.

Io alzai le spalle, accostandomi a Martin.

Volevo farle schiattare di invidia, cosi' osai afferrare il braccio di Martin.

"Woah!" fece lui sgranando gli occhi "Qualcosa non va?"

Lo guardai rossa di imbarazzo.

"No, nulla... E' che ho avuto un piccolo capogiro... Scusa, ora mi levo di torno..."

Feci per andare via, ma lui blocco' la mano stringendo il braccio.

"Resta pure, non vorrei mai cadessi svenuta nel bel mezzo del prato!" ghigno', ed io capii che ci stava prendendo gusto.

"E Pearl e' verde come un ramarro" aggiunse facendomi l'occhiolino.

"Hai capito, eh?" chiesi in tono triste.

"Capito cosa?" rispose, mollando la presa per accendersi la sigaretta.

"Che stavo solo cercando di far ingelosire Pearl"

Martin butto' fuori una boccata di fumo.

Sembrava arrabbiato e non capii perché.

Probabilmente non approvava il fatto che l'avessi usato per far incavolare qualcuno.

Che avessi pensato di fare una cosa cretina come quella.

"Ah" disse solo, lasciandomi definitivamente.

"Ok, so che e' una cosa stupida, ma cerca di capire... Quella ti muore dietro, e volevo solo vendicarmi perché e' stata stronza..." dissi piano, a testa bassa.

"Ok" disse Martin, seguitando a fumare.

Guardava davanti a se', e sembrava distante, come se qualcosa lo disturbasse a morte.

"Sei arrabbiato?"

"Si', cioè, no" rispose torcendo la sigaretta sino romperla.

"E che cazzo..." borbotto', gettandola via.

"Non sono arrabbiato. Comunque Pearl ha già ricevuto quel che meritava" aggiunse, levando un'altra sigaretta di tasca.

Fece per accenderla quando la campanella suono'.

"Merda" disse, rimettendola via.

"Ok" risposi, sempre più confusa.

Perché aveva detto di essere arrabbiato se poi invece non era vero?

E comunque a me non sembra per niente tranquillo. Probabilmente sta solo cercando di essere paziente pensai, stringendo il manico della mia bacchetta nuova di zecca.

"Ok gente!" urlo' battendo le mani "Tutti qua che si inizia!"

Gli studenti accorsero tra risate e gridolini.

"Com'è bello..." dissero alcune fanciulle, sbavando alla visione di Martin e del suo trucco in stile halloween.

"Secondo me e' più bello senza trucco" fece una.

"Secondo me invece, quando si fa gli occhi da egiziano e' meglio!" disse un'altra.

"Secondo me e' meglio se state zitte ed attente" disse Martin, beccando il gruppetto in piena discussione.

"Si' professore, ci scusi!" miagolarono diventando rosse come peperoni.

Tutti risero, ma Martin diede ordine di tacere.

"Silenzio! E guai a voi se prendete in giro le ragazze... Non e' corretto, e LO SAPETE" dichiaro' in tono severo.

Tutti fecero silenzio, e per un attimo non volo' mosca.

Hanno tutti paura... Certo che Martin e' proprio un bravo professore... pensai, ritrovandomi a sorridere.

"Allora, oggi lavoreremo con gli elementi. Alcuni di voi, si stanno specializzando sull'argomento. Chi sta studiando in dettaglio la cosa si faccia avanti per favore!" ordino'.

Mirta ed altre quattro-cinque persone camminarono mettendosi davanti a tutti.

"In cosa vi state specializzando? Ditelo alla classe. Mirta?" chiese, fissando la ragazza.

"Controllo degli elementi. Vorrei diventare una maga esperta nel settore, e lavorare in collaborazione con contadini e chiunque abbia bisogno..."

"Molto bene, torna al tuo posto e grazie. Tu? Altea?"

Altea era piccoletta, paffutella, con bellissimi riccioli biondi ed occhi di un verde tanto chiaro da sembrare trasparenti.

"Sto preparando un esperimento per fare piovere a comando. Vorrei aumentare le mie possibilità di entrare in università magica!" disse in tono fermo.

"Oh wow" fece Martin sorridendo radioso "E' molto ambizioso, ma so che ce la farai. Sei un ottimo elemento ed i tuoi gradi sfiorano la perfezione"

"Grazie professore" fece Altea, arrossendo.

Gli altri studenti dissero di voler provare nuove strade in cerca di quella a loro più adatta, o di essere impegnati in ricerche specifiche per tesine e varie cose delle quali capii molto poco.

Sembrava che in Accademia si potesse lavorare a progetti extra per cercare di ottenere punti sul rendimento finale.

Questi punti venivano sommati, e se ne avevi molti potevi ambire a corsi di specializzazione di vario tipo, o l'ammissione alla Regale Università Magica, un luogo super elitario, dove solamente gli studenti più brillanti potevano entrare.

Guardai Altea, invidiandola morte.

Mi sarebbe piaciuto essere intelligente come lei.

La mia invidia divento' gigante quando Martin, poco prima di iniziare la lezione sul serio la chiamo' in disparte, parlando con lei per pochi minuti.

Sorrideva, e quando la lascio' andare via lo vidi tendere una mano, e carezzare con grande dolcezza il viso della ragazza bionda.

Lei abbasso' il capo mordendosi le labbra. Sembrava volesse piangere, ed aveva la faccia rovente come sole stesso.

"Lizzie?" disse qualcuno alle mie spalle.

Mi girai, vedendo Dorian.

"Ciao Dorian, tutto bene?" chiesi, forzandomi a sorridere.

"Io si'', ma tu mi sembri un po' giù di tono. E' colpa del professor Price?"

Mi venne un mezzo infarto, arrossi, ma cercai comunque di far finta di nulla.

"Nah, figurati!" dissi agitando una mano "Sono solo preoccupata per la lezione, non ho mai usato una di queste!" gli dissi, mostrandogli la bacchetta.

"Wow, che carina! E' carina come te... Ops..." fece zittendosi di colpo.

Per un attimo nessuno dei due parlo', eravamo pieni di imbarazzo.

"Voi due, smettetela di fare salotto e venire qua!" grido' Martin, richiamandoci all'ordine.

Lizzie and the WizardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora