Capitolo 2 - Spiegazioni

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-Come?!-
-Tranquillo, si fa chiamare con un soprannome, non dovrai andare in giro per i corridoi facendo lo spelling...-
-Intendo... Wow, bel nome.-

Jane alzò gli occhi al cielo.
-Vieni,- disse -ti spiego un paio di cose.-

Uscirono dalla stanza. Era una casa spaziosa e pulita, molto semplice, quasi anonima.

-Dunque,- cominciò Jane con fare pratico -tu ti chiami Newt Harington...-
-Davvero?-
-No. Ma ce lo dovrai pur avere un cognome, giusto? Per cui in questo mondo sei Newt Harington. Abiti qui, da solo...-
-Davvero? Wow, Minho si darebbe testate al muro dall'invidia se lo sapesse...-
Una punta di nostalgia si fece sentire nella sua voce e Newt si maledisse per averla lasciata trapelare.

-Andiamo avanti.- proseguì Jane per alleggerire l'atmosfera che si era creata.

Scesero le scale e arrivarono in cucina. Jane buttò il torsolo della mela in un cestino vicino a quello che a Newt sembrava il frigo.

-Automaticamente ti ricorderai lo stretto necessario per passare inosservato...- spiegò la rossa -La posizione delle aule, i nomi dei professori e dei compagni, il programma scolastico dell'ultimo anno, eccetera eccetera.-

Jane si sedette sul tavolo. Newt cominciò a pensare che quella ragazza avesse seri problemi di relazione con le sedie.

-E io- disse Newt -dovrei andare a cercare Thomas in una città sconosciuta mentre tu te ne stai qui a sgranocchiare mele?-
-Esattamente.- rispose Jane, dando un'occhiata all'orologio -Muoviti. Il bagno è di sopra in fondo a destra. Fatti una doccia e preparati psicologicamente per il tuo primo giorno di scuola.-
-Non ho scelta, vero?-
-Già.-
Newt si voltò e salì le scale.

Mentre percorreva la strada per arrivare al bagno, non poté fare a meno di ammirare la casa e la sua tranquilla normalità: ogni soprammobile, ogni piastrella, ogni granello di polvere.
Ci mise persino un paio di minuti a capire come si accendeva la doccia.
Dopo essersi dato una sciaquata ed essersi messo per sbaglio lo shampoo negli occhi due volte, Newt uscì dalla doccia fiero di averci impiegato solo dieci minuti.

Indossò un paio di jeans e si guardò allo specchio nel bagno. Era ancora eccessivamente smilzo per la sua età, ma Newt ormai era convinto fosse una cosa genetica.
Sulla schiena c'era ancora il tatuaggio marchiato a fuoco della C.A.T.T.I.V.O.
"Soggetto A5: il Collante."

-Avresti mai detto che la colla si sarebbe staccata così in fretta, Thomas?- sussurrò da solo nel silenzio del bagno, prima di mettersi una maglietta larga con la scritta AC-DC.

Quando ridiscese in cucina, c'era Jane ad aspettarlo. Si era messa comoda con in braccio un cesto di mele. Ne lanciò una a Newt.
-Mangia.- disse -Mai andare all'inferno con la pancia vuota.-

-Certo che tu fai proprio pena come supporto morale, eh?-
Prima che Jane potesse replicare, Newt morse la mela rumorosamente.

-Allora,- disse il biondino masticando -dov'è la scuola?-
-In fondo alla strada, ci metterai circa cinque minuti.-

Jane squadrò il ragazzo dall'alto in basso.
-Devo ammettere che hai stile.-
-Perché? Cos'è "A-C-D-C"?-
-È una band molto famosa in questo periodo, una delle mie preferite. Te ne farò ascoltare qualche canzone prima o poi.-
Jane prese uno zaino accanto al tavolo che prima Newt non aveva notato e glielo lanciò.

Newt fece per prenderlo al volo ma non appena lo afferrò e sentì la sua pesantezza, lo lascio cadere a terra con un gemito.

-Lo senti questo? È il tuo libro di chimica che piomba a terra, proprio sopra la tua forza di volontà.-
-Lo sento forte e chiaro.-
-Perfetto.- disse Jane scendendo dal tavolo -Andiamo, ti accompagno a scuola.-
Newt raccolse lo zaino, se lo mise sulle spalle e seguì Jane fino all'ingresso.
-Dopo di te.- disse la ragazza aprendo la porta.

Remember || NewtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora