Rinvenni. Mi guardai attorno. Ero su un letto morbidissimo. Le pareti e il pavimento sembravano fatti di legno. Ero troppo stanca per mettere a fuoco delle immagini chiare. Emisi qualche suono indistinto. Mi rigirai e fissai a lungo un armadio, forse di legno anch'esso. Mi misi in posizione supina e osservai la porta aprirsi. Entrò nella mia stanza un ragazzo più o meno alto, con i capelli neri. Mi ricordava qualcosa, ma non sapevo cosa. Mi si avvicinò e si sedette sul letto.
"Non avrei dovuto lasciarti lì." disse "Mi dispiace. Stavi correndo un grosso rischio". Lo fissai, le sue parole erano confuse nella mia mente. Mi sentivo troppo stanca per capire. Mi addormentai. Quando mi svegliai di nuovo mi ritrovai a casa mia, allungata vicino alla finestra aperta. Non ricordavo molto di quanto fosse successo. Nonostante non riuscissi a focalizzare immagini e ricordi chiari nella mia mente, mi sentivo strana. Andai a farmi una doccia per rinfrescarmi le idee. Entrai in bagno, aprii l'acqua della doccia e mi lavai. Dopo essermi vestita sentii qualcuno che bussava alla porta. Andai ad aprire e mi ritrovai davanti lo stesso ragazzo che, a quanto pare, mi aveva "salvata" anche se non capivo da cosa. Mi salutò. Lo invitai ad entrare. Accettò l'invito e disse "Noi due dobbiamo parlare".
STAI LEGGENDO
These were my demons inside
VampireMi svegliai. Ero circondata dal sangue. Non avevo ferite ma la mia maglia era bucata sul fianco, come se mi avessero morsa. Era questo il momento. Ero tornata ad adulare la luna piena. Ero diventata un ibrido.