Capitolo 12

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Appena arrivati scendemmo dall'auto e entrammo direttamente. Quì mi misi davanti a Malcolm per prendermi una freccia direttamente in petto. Fortunatamente non sfiorò il cuore. Ovviamente Malcolm me la tolse e cominciò a rimproverarmi come al solito.

"Non avresti dovuto farlo. Guarda ora cosa ti sei combinata. Se la freccia ti avesse colpito al cuore saresti morta ed io non me lo sarei mai perdonato. Io posso sopportare una ferita da niente, ma tu...". Io non lo ascoltai più di tanto.

"Ma non hai ascoltato nulla di quello che ho detto?" chiese.

"Come sei noioso!" sbuffai "dovresti ringraziarmi, non farmi una ramanzina".

"Grazie. Ma comunque non avresti dovuto farlo".

Andai avanti e lui mi seguì. Dopo aver aggirato centinaia di trappole ce lo ritrovammo davanti. Il cacciatore spezzò il collo a Malcolm, uccidendolo temporaneamente. Evidentemente voleva occuparsi soltanto di me. Lottamo per un po', poi Malcolm si svegliò e, mentre stava per ucciderlo disse:

"Marianne, tu non dovevi essere nata".

"Co... Cosa? Malcolm bloccalo, ma non ucciderlo, fallo parlare. Perché?"

"Mi dissero che tua madre era incinta. Io la uccisi insieme a tuo padre, ossia mio fratello. Evidentemente eri già nata. Mio fratello era un cacciatore come me, ma rinunciò al suo dovere quando si innamorò e sposò una ragazza con il gene della licantropia. Non potevo permettere che generassero un altro licantropo, così li investii insieme a quel ragazzo che hai portato quì. Allora era già un ibrido. Era arrabbiato perché non poteva vederti, poverino. In realtà nessuno poteva entrare in casa tua perché i tuoi genitori avevano paura che io sapessi di te. Credevo di averti uccisa, ma quando mi riferirono il contrario mandai mia figlia a completare l'opera. Lei si affezzionò troppo, tanto da non poterti uccidere, così lo uccisi io. Oramai era diventata completamente inutile".

"Aspetta, tu hai ucciso Judith?" disse Malcolm, con aria alquanto irritata.

"Ah, giusto era la tua fidanzatina... Mi dispiace" rispose il cacciatore, ovvero mio zio, anche se mi faceva male dirlo.

"Non era la mia fidanzatina. Era la mia migliore amica, Marianne, non credergli!" mi urlò.

"Lei moriva di dolore per te. Tu la consideravi come un'amica, ma lei ti amava".

Malcolm lasciò libero il caccitore, che finì di parlare.

"Alcuni problemi mi portarono lontano da te, ma ora sono tornato e non ho intenzione di lasciarti vivere".

Detto questo mi si scagliò contro e mi iniettò qualcosa, qualcosa che mi fece svenire. Malcolm lo uccise, mi prese in braccio e mi mise in macchina.

These were my demons insideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora