Capitolo 10

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Mi svegliai e lui era ancora allungato sul ciglio della finestra. Era sveglio e mi guardava. Mi girai nel letto verso di lui e lui fece per alzarsi, ma poi ci rinunciò. Ci guardammo a lungo.

Poi, parlando a voce bassa, gli chiesi: "Che significa che la morte dei miei genitori è stata in parte per colpa tua?"

"Significa che, se non li avessi fermati per strada quel giorno non sarebbero stati investiti. Era da un po' di tempo che mi impedivano di vederti e, per parlar loro li fermai. Uscirono dall'auto. Era notte fonda. Forse pensarono che non sarebbe potuto passare nessuno in quella strada poco trafficata anche di giorno. Si sbagliavano. Un pazzo, forse ubriaco sbucò dalla curva a velocità inimmaginabile e ci investì. Non riuscii a scappare nemmeno io perché per te avevo smesso di bere sangue. Erano mesi che non mangiavo".

"Hai fatto il possibile. Se io non avessi fatto i capricci per averli a casa anche quella sera durante la quale dovevano stare a lavoro non si sarebbero mai trovati su quella strada. Avevo solo quattro anni quando successe. Ma ora basta piangerci addosso, oramai è successo e non possiamo tornare indietro per evitarlo."

"Hai ragione" disse mentre si alzava "Vestiti, abbiamo ancora un cacciatore da uccidere. Pensa soltanto che dopo saremo finalmente liberi". Detto questo uscì dalla mia stanza. Mi feci una doccia, mi vestii e andai di sotto. Andammo a nutrirci, dato che il giorno prima non ce lo avevano permesso e tornammo a casa mia.

These were my demons insideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora