♑(β)×♉(β)= ♥ // Uno stupido pretesto, l'occasione perfetta

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[Questa oneshot prendere luogo sulla meteora "nella Vela", dove i troll "vivono" prima di... beh, robe. Ci sarà giusto un bacio un pochetto limonoso, nulla di che. Buona lettura].

TC: È sTuPeNdO, cOsO, mI sEnTo CoSì A mIo AgIo CoN tE

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TC: È sTuPeNdO, cOsO, mI sEnTo CoSì A mIo AgIo CoN tE.
AT: gIÀ, ESSERE AMICHEVOLI CON TE È, SPESSO BELLO, e DIVERTENTE,
TC: Hey...
TC: QuAnDo FiNiReMo CoL vEDeRcI pEr DaRe InIzIo A qUeStA rObA dEl TeAm RoSsO,
TC: DoVrEsTi DaVvErO oRgAnIzZaRtI e FaRe Un SaLtO aLlA mIa TaNa.
AT: oH, sì, aSSOLUTAMENTE
TC: PoTrEmMo FaRcI uNa FeTtA dElLe MiE tOrTe ChE hO sEmPrE a PoRtAtA dI mAnO, pRePaRaTe TuTtE bElLe SpEcIaLi SoLo PeR tE.
TC: E mAgArI uScIrE uN pO' iNsIeMe.
AT: uH,
TC: ;o)
AT: ,
AT: ,,

AT: ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,

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AT: ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,

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Molto tempo era passato da quella banale conversazione, molte cose erano cambiate da quell'istante ma solo un fattore restava immutato nel tempo: la cotta che Tavros aveva per Gamzee. Tavros non aveva idea se il Capricorno se ne fosse accorto o se qualcuno più attento di lui gli avesse riferito qualcosa, ma in segreto lui continuava a sperare che fosse ancora un segreto. Qualcosa che solo e soltanto lui sapeva. Perché? Beh, non avrebbe mai avuto il coraggio di confessarglielo, in qualsiasi circostanza. E poi sarebbe stato troppo imbarazzante. Come avrebbe reagito Gamzee? Lo avrebbe accettato? L'avrebbe frequentato come promesso o l'avrebbe lasciato in disparte come il patetico sognatore quale era? In certi momenti non voleva nemmeno immaginarne l'esito. Ma un giorno come gli altri sulla Meteora, dopo essere entrati nella sessione di Sgrub, qualcosa accadde. Tavros era ancora reduce dalla "convalescenza" impostagli dai suoi compagni dopo aver sostituito le sue gambe... mal funzionanti con un nuovo paio, robotico e almeno, funzionante. Il problema era che usarle in modo sicuro era quasi impossibile, perché il povero Tavros finiva sempre col muso a terra o con le chiappe di metallo al suolo. Nessuno era disposto ad aiutarlo, nemmeno Vriska (che, considerati i fatti, era abbastanza insistente su Tavros) e di chiedere allo stesso Gamzee non se ne parlava proprio. Quel giorno Tavros stava facendo pratica su delle scale, salendo e scendendo di continuo. Non era un processo facile, ovviamente: ci impiegava almeno due ore a salire la gradinata e tre a scendere perché il rischio di ruzzolare giù era più alto. Per puro caso passò di lì proprio Gamzee che, strafatto com'era di solito, non capiva il perché di quello strano comportamento. Sì avvicinò quindi all'altro troll con aria sciolta, pacata - "HeY tAvBrO, cHe CoMbInI?". Tavros, che in quel momento era impegnato a guardare gli ultimi gradini della rampa di scale che stava salendo, alzò subito lo sguardo per ritrovarsi davanti il juaggalo sorridente. Un tempismo peggiore non poteva proprio averlo! Lui era l'ultimo troll su quella meteora dal quale voleva farsi aiutare o vedere in queste condizioni, disperato in ogni patetico tentativo che si sforzava di compiere. Salì goffamente l'ultimo gradino e si ritrovò faccia a faccia con Gamzee.

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