In riva al mare

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[Questa oneshot prenderà luogo in una città precisa e se sarete tanto bravi da scoprirlo, beh... fate finta che vi abbia dato una caramella per l'impegno. Ad ogni modo, questa qui è venuta scarsa ed è a tema estivo nonostante il fatto che siamo sotto Natale; ma ormai l'ho scritta e col cavolo che la cancello].

Ferragosto: quale serata estiva più perfetta di questa? La spiaggia era pullulante di ragazzi, musica, divertimento e soprattutto alcolici. Era la prima volta che Alae attraversava quella spiaggia da sola, circondata da sconosciuti sia umani che alieni. Sì, alieni. Erano ormai un paio di anni che degli alieni chiamati "troll" erano approdati sul pianeta Terra. Pacifici, ma parecchio strani a detta stessa di Alae. Erano tutti grigi, con corna arancioni e occhi dello stesso colore del loro sangue, che nella maggior parte dei casi non era affatto rosso come quello di un essere umano. Per non parlare delle dicerie sul loro modo di riprodursi e cosa nascondessero nei pantaloni o sotto le gonne...

Ad ogni modo, Alae non aveva mai avvicinato un troll in vita sua perché la intimorivano dal punto di vista sociale. Era spesso vittima di prese in giro dai suoi pari e non voleva diventare lo zimbello del globo terraqueo anche per una razza aliena. Ecco quindi perché era sola quella sera. Come tutte le sere, dopotutto. La ragazza si era tolta le scarpe, facilitando così l'avanzata sulla sabbia ed impedendo a quei fini granellini d'infilarsi nelle sue calzature. Ogni tanto s'imbatteva in qualche falò animato da balli sfrenati o musica lenta al chiaro di luna. Non parlava con nessuno, non si fermava su nessuna sdraio o lettino per riposarsi, semplicemente passeggiava con lo sguardo rivolto alla distesa nera che erano il mare e il cielo notturno fusi insieme. La luna e le stelle si riflettevano in acqua come se fosse uno specchio, scosso dal ritmo lento e dolce delle onde o da gruppi di ragazzi e troll che vi ci facevano il bagno. La giovane non si rese conto di quanto si fosse allontanata, ma si era accorta del diminuire dei falò e delle persone. In lontananza intravide un'ultimo fuoco e decise di fissarlo come meta da raggiungere per poi tornare indietro. Passo dopo passo, arrivò sul posto... e non c'era nessuno. Eppure la fiamma era bella forte e sulla brace c'era ancora della legna ancora in fase di combustione... che si fossero allontanati momentaneamente?

"Beh, non fa differenza" - mormorò Alae a sé stessa - "Non avevo mica intenzione di parlarci o che-" - un suono interruppe il suo piccolo monologo. Più che suono, era una nota, un SOL di chitarra acustica proveniente da un angolo buio della zona. Alae si sporse verso la fonte di quel suono e dall'oscurità tra uno scoglio e la torretta in legno del bagnino spuntò un troll con in braccio la chitarra in questione. In bocca aveva una sigaretta spenta ed indosso aveva solo dei jeans, stivaletti e canottiera a giro-maniche bianca con sopra stampato in violetto il simbolo dell'Acquario. Le sue iridi erano viola e le sue orecchie erano pinne, probabilmente era uno di quei troll che vivevano in mare su Alternia...

Suonava piccole note, mentre si avvicinava al falò con un sorriso - "buonasera". Un troll le aveva appena rivolto la parola e trovava la cosa quasi impossibile... fin'ora era passata davanti a decine e decine di falò, davanti a più di trecento individui, e solo questo tizio le aveva rivolto la parola. Perché?

"Ciao..." - ribatté lei indietreggiando di un passo. Il troll avanzò ancora facendo il giro del focolare per avvicinarsi alla ragazza, la prima umana che quella sera aveva ricambiato, seppur timidamente, il suo saluto. Era carina, con un paio di occhiali quadrati, bassina, capelli corti e castani... e delle curve davvero niente male. Parecchio diversa da tutte quelle capitategli quella sera.

"che ci fa una così bella ragazza quaggiù? la festa è tutta lì" - il troll fece un cenno con la testa, indicando la scia di luci in riva al mare. Nel suo tono di voce non c'era acidità o antipatia, ma Alae la percepì per abitudine e rispose di conseguenza - "Tranquillo, ora tolgo il disturbo e tanti saluti" - gli diede le spalle e fece per andarsene. Il troll però, si oppose - "no aspetta! uhh- non ti vwa di restare?".

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